Novità Figura MMG: Dove andremo a finire?

Cari colleghi,
in effetti è la domanda che mi sorge spesso nella testa quando leggo le fugaci e spesso frammentarie notizie che vengon fuori dagli attuali dibattiti politici sul futuro ruolo del MMG. Io di mentalità sono anche propositivo, ma sinceramente questa idea dell'accorpamento di 20-25 medici assoggettati all'ideale "area vasta" che dovranno coprire anche la continuità assistenziale o GM che si voglia, mi sembra davvero assurda. Una tendenza "supermercataia" alla nostra professione che va a minare profondamente, a mio avviso, quello che c'era di veramente bello e unico nel nostro lavoro, ovvero la dimensione "familiare" dell'assistenza ai malati.
Oltretutto nelle future associazioni, sebbene venga ribadita la totale parità di importanza dei singoli medici accorpati, è tuttavia prevista una "figura di riferimento" della struttura responsabile delle intercomunicazioni con i sistemi superiori di sanità (regionali, ecc..) che a mio avviso rischia di diventare a tutti gli effetti un superiore e gli altri dei subordinati; anche questo aspetto, se ci pensate, va in netto contrasto con l'ideale di base del MMG che prevede una consistente autonomia lavorativa (molti di noi hanno scelto medicina generale perchè stucchi della gerarchia ospedaliera). Altro aspetto da considerare è la fattibilità economica della cosa: Ragioniamo un attimo cari colleghi. Per poter portare avanti decentemente un'attività così complessa, come H24/7su7 e GM con il pressochè totale assorbimento dei codici bianchi e non solo del PS, sono necessarie risorse economiche e nondimeno infrastrutturali enormi che spesso quando osservo il territorio lavorativo della mia zona fatico anche solo a pensare DOVE "sorgeranno/verranno impiegati per" gli edifici (perchè la logica fa banalmente capire che 25000 persone necessitano di strutture simil-ospedaliere). Il quadro economico rischia secondo me di portarci a lavorare o in condizioni assolutamente non decorose in strutture di ripiego o quantomeno non all'altezza delle finalità del progetto; oppure cari amici l'alternativa è se possibile, ancora più declassante: ormai medici di supermercato, verremo "naturalmente" internati in quelle che ad oggi sono le strutture più grosse nascenti sul territorio in grado di sopportare la pressione economica: i supermercati ed i centri commerciali. Impossibile? Voi direte...In una realtà così approssimata e attenta solo alla facciata, non è remota la nostra vicinanza con le salsicce e le casse, pur di veder realizzato in apparenza, un progetto che di base è di per sè fallace.
Lascio a voi le vostre considerazioni sull'argomento, per capire cosa ne pensate e, concretamente, cosa ritenete potrebbe accadere da qui a breve. Un salutone a tutti!

Io penso che, tutti noi, piùttosto che finirla ad auscultare una salsiccia, preferiremmo fare il salumiere!!
Quindi niente paura: Se non siamo scemi, non la accetteremo di lavorare in un supermercato.

Piùttosto dobbiamo opporci alla trasformazione del medico di famiglia in un medico "di gruppo pazienti di tutti".

In effetti anche io che fino a poco tempo fa stavo pensando ad una specializzazione, mi stavo ricredendo per la medicina generale perchè disgustato dal sistema di lecchinaggio che c'è negli ospedali.
Gli specializzandi il più delle volte fanno servilismo allo stato puro, non fanno i medici. Copiare le analisi sulle cartelle e scrivere lettere di dimissione lo trovavo così demoralizzante e deprimente da farmi cambiare idea sullo specializzarmi... per non parlare degli anni di frequenza gratis in reparto che devi farti per poter entrare... e alla fine una volta specializzati i concorsi pubblici per entrare in ospedale con contratti a tempo indeterminato sono per lo più fasulli, si sa già chi deve entrare...

Tutto questo mi aveva portato ad indirizzarmi verso la medicina generale.
Ma adesso questa riforma mi smonta l'idea positiva del medico di famiglia, cioè il medico di famiglia non è più libero, diventa come un mini-ospedale con tutte le conseguenze negative:
discordanze e litigi tra colleghi, il collega più anziano che detta legge, turni come in ospedale con festivi e notti... addirittura, la cosa che mi fa più arrabbiare, si perderebbe il rapporto "intimo" con i tuoi pazienti, i malati sono seguiti da tutti, da chi capita di turno in quel momento.

Estrema delusione.

Una breve considerazione tanto per evidenziare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto poco sia stata ragionata questa riforma: in alcune zone meno densamente popolate neanche ci sono i medici sufficienti per creare strutture associative simili.
Come pensano di risolvere? Non ci hanno pensato.
E allora spunteranno le solite mille deroghe, eccezioni, regolamenti locali bizzarri et voilà... tutto come prima.

Poi ancora non si è capito che fine dovrebbe fare la vecchia Guardia Medica, popolata non solo da giovani sostituti "tappabuchi", ma anche da titolari che non intendono/intendevano fare i MMG. Tutti licenziati?

Licenziati? Scusa ma chi pensi che farà le notti ed i festivi in questi supergruppi? Non mi vedo molto gli attuali MMG (già di una certa età) ad acccettare di fare tali cose ... e anche se volessero, come potrebbe un MMG ad esempio fare una notte ed il giorno seguente ambulatorio? E lo smonto notte? Ci vorrà comunque personale "extra", ovvero l'attuale Continuità Assistenziale che, probabilmente, nonostante mirabolanti rivoluzioni sulla carta, si ritroverà a fare ciò che già fa ora.

Vi pongo ora un quesito spinoso ...
Col "ruolo unico" il vantaggio dovrebbe essere quello di entrare nel gruppo di cure primarie lavorando "ad ore" (=pseudo-guardia medica) e progressivamente acquisire pazienti e quindi aumentare la quota di lavoro "capitaria" a scapito di quella "ad ore" ... dunque un processo più graduale e morbido di transizione rispetto all'attuale divisione assistenza primaria / continuità assistenziale ...
Problema ... come si possono acquisire in tale scenario nuovi pazienti? Rubandoli ai colleghi? Mi sembra poco credibile dato il clima che si verrebbe a creare all'interno del gruppo ... Si arriverà probabilmente a vietare cambi di medico all'interno dello stesso gruppo, come già accade ora. Ma allora come fa il giovane a prendere pazienti se all'interno del gruppo nel quale lavora non è permesso di cambiare medico? Soltanto sperando in pensionamenti (o peggio) dei colleghi più anziani e "ricchi di pazienti"? Boh

Eh caro einaz80 bella domanda...
Ci ho pensato anche io varie volte e non vedo sinceramente risposte concrete alla tua domanda, ma solo ipotesi poco chiare o addirittura raccapriccianti. Perchè è chiaro il bacino di utenza è 25000 pax, tutte già in carico ai fiduciari di ruolo già affermati. Le uniche possibilità per acquisire scelte per noi giovani sarà o il pensionamento dei colleghi come dici tu, (e lì spero i pz vengano suddivisi equamente con criteri regolati, ma ci dubito) oppure famiglie che magari non si trovano bene col proprio MMG con i propri figli (hanno già idea di abbassare la quota età a 6aa),  che cominciano fin da subito con te dopo essersi sganciati dal pediatra. Ma veniamo alla ipotesi raccapricciante: in uno scenario così complesso per l'acquisizione di nuove scelte si verranno naturalmente e penosamente a creare infime "aste" tra colleghi che, come a volte purtroppo succede, vendono i propri pazienti a suon di euro... Speriamo in qualche aggiornamento burocratico che definisca meglio questo aspetto molto oscuro.
Buona Domenica a tutti!