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Ruolo del MMG e soddisfazione professionale

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12 Anni 5 Mesi fa - 12 Anni 5 Mesi fa #178648 da oudeis72
Aggiungo che ovviamente con gli scarsi mezzi della medicina generale è difficile lavorare. E' vero che possiamo contare su PET, TAC, angioTC, TAC spirale, esami ematochimici che per esempio col BNP consentono solo dopo qualche tempo di differenziare addirittura la dispnea da scompenso cardiaco dalle altre (penso al paziente con COPD a rischio riacutizzazione): ma noi siamo ancora costretti a diagnosticare la bronchite con lo stetoscopio!!! Noi dovremmo essere dotati dalla ASL almeno di una Risonanza e un paio di TAC tra la sala d'aspetto e il cesso! Così potremmo fare vera prevenzione e fare prevenzione primaria (TAC a tutti i pazienti che entrano in ambulatorio!)

Per concludere: la soddisfazione della diagnosi raggiunta evitando al paziente code e viaggi in ospedale per vedere uno specialista...cosa c'è di più gratificante della vecchina che ci apprezza per il nostro lavoro e come dice Asclepios sa di poter contare su di noi per risolvere problemi?
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12 Anni 5 Mesi fa - 12 Anni 5 Mesi fa #178650 da einaz80
Caro Riccardo, non mi sovviene un esempio specifico. Ci tengo comunque a precisare un particolare non secondario che mi è venuto in mente rileggendo l'ultimo intervento di Marco (per una volta tanto mi è risultato utile) relativamente agli scarsi mezzi della medicina generale.

Dunque, come forse è noto a chi bazzica nella medicina generale, quest'ultima si compone dell'assistenza primaria e della continuità assistenziale. Ora, considerando che compirò a breve 32 anni, sarei probabilmente un caso da guinness dei primati se avessi già una convenzione come medico di assistenza primaria in Italia alla mia età. Ne deriva che la mia attività è fondamentalmente inserita nel contesto della continuità assistenziale, la quale, come già detto, è parte integrante della medicina generale.

Quindi, ribadisco, i mezzi a mia disposizione non sono solo scarsi, ma pressoché inesistenti. Quindi, quando parlo di ipotesi diagnostiche su basi probabilistiche, parlo della mia realtà quotidiana, perché in base ad anamnesi ed esame obiettivo devo orientarmi tra le varie possibilità. Lo leggerei anche volentieri l'ECG, se solo l'avessi a disposizione. Non ho possibilità di richiedere una TC, degli ematochimici, un Rx torace. Quindi, miei cari, altro che teorema di Bayes e scelta tra alta sensibilità o alta specificità ... stiamo parlando se lasciare a casa un paziente oppure no in base a sintomi spesso sfumati e quadri obiettivi non sempre chiari.

Tutto si riduce ad anamnesi ed esame obiettivo. Tutto ciò, ripeto, nonostante qualsiasi testo, dal Tintinalli al Rosen ad altri, sottolinei come alcuni sintomi richiedano almeno un accertamento strumentale di base.
Spero che, fatta questa doverosa precisazione, sia un po' più chiaro il mio punto di vista.
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12 Anni 5 Mesi fa #178651 da Eneriel
Mi dispiace che la discussione abbia preso la piega di una guerra interpersonale (tra i 2 titani Einaz e Marco) con tanto di alleati e controalleati. A questo punto non so più cosa dire né a chi, se mai può interessare a qualcuno. Mi sento confusa e a disagio. Tolgo il disturbo e chiedo scusa a chi non avrà risposta alle conversazioni iniziate. Continuerò comunque a leggervi (credo), perchè il topic mi interessa e ognuno di voi a modo suo mi ha arricchito con il suo punto di vista, a meno che la situazione non degeneri ulteriormente.

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12 Anni 5 Mesi fa #178652 da Asclepios
"casualmente" si parla di vecchine e non di pazienti...

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12 Anni 5 Mesi fa #178655 da Riccardo
Eneriel non si tratta di allearsi con nessuno, basta semplicemente evitare di rispondere alle provocazioni. Il discorso sulla disponibilità dei mezzi diagnostici, al di là di Hx ed EO, del MMG è un po' il punto delle mie perplessità.. quanto un MMG può giostrare con TAC, Rx, RMN, Eco, Scinti... prima di ricorrere allo specialista? dopo aver chiarito (e credo bayes sarebbe d'accordo) che un'angiografia coronarica per un dolore toracico atipico in un anziano, senza far prima neanche un test non invasivo per CAD, risulta eccessiva... vi rinnovo il quesito sul test di coombs, che avete tutti allegramente ignorato! :D

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12 Anni 5 Mesi fa #178657 da Lumy
io penso che "in medio stat veritas".. non penso che tutti i medici di base italiani siano delle capre, nè che tutti tirino a caso, nè che al contrario siano dei mc gyver della medicina, o dei nostrani dr house..
credo che il medico di base debba fare ciò che gli è richiesto, senza mediocrità, senza usare solo la burocrazia e il "passare la patata bollente", ma senza nemmeno strafare o usare competenze che non si hanno.. semplicemente rendendoci conto di quale sia il ruolo richiesto a una figura come la nostra.
io dal canto mio voglio riuscire a fare ipotesi diagnostiche e un percorso diagnostico-terapeutico senza limitarmi a capire di quale branca si tratta e inviare allo specialista, ma nemmeno voler fare tutto da sola perchè se no mi sento sminuita.. insomma quello di cui sono dotata è un cervello, una preparazione universitaria teorico-pratica che può essere più o meno sommaria, un'attuale formazione da cui cercare di spremere il più possibile, trasformando quello che sento-vedo-provo in ulteriori competenze sia di conoscenza che pratiche..
al corso mmg i prof sono tutti molto pieni di sè, con una coda di paglia grossa come una casa, sempre a parlar male dello specialista "studia una cosa sola x tutta la vita, x non saperla dev'essere proprio scemo".. mentre i tutor sul campo sono sempre pronti con la battutina "i medici di base non sanno un ca**o, sono degli incompetenti, bla bla"; io trovo il tutto davvero poco professionale e assolutamente deleterio.. tutti lì a dire (e su questo sono d'accordo da ambo i lati, solo che secondo ognuno è l'altro che sbaglia) "se ci fosse solo un po' più di comunicazione tra mmg e specialista.." sì ma allora fallo, riconosci il tuo ruolo, le tue competenze e i tuoi limiti e apprezza gli sforzi del collega, cercando come fine ultimo il solo bene del malato!
lo specialista sa tutto di poco, il mmg sa un poco di tutto.. se ci fosse una vera e voluta integrazione se ne gioverebbe tutti quanti, a partire dal paziente che spesso viene messo in mezzo a sue spese e non preso in cura a dovere.. non mi pare che ci voglia così tanto, non penso che specialisti e "generalisti" debbano essere schieramenti opposti, è tutto molto banale detto così ma non c'è nulla di più vero!

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