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Ruolo del MMG e soddisfazione professionale

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12 Anni 5 Mesi fa #178294 da Riccardo
Salve,
complimenti per il forum!
Sono un neolaureato e mi sto orientando per il futuro.
Volevo chiedervi se ci sono delle specializzazioni che permettano oggi di fare il mmg senza frequentare il corso di formazione o se, al contrario, qualsiasi medico specializzato che volesse fare il mmg sia obbligato a frequentare il corso triennale.
Inoltre approfitto per domandare a qualsiasi mmg voglia rispondere se c'è la possibilità, nella medicina generale, di seguire dei percorsi diagnostici propri, di sentirsi parte integrante nella terapia dei propri pazienti o se, come vociferano lingue maligne, la posizione del mmg sia (indipendentemente dalla passione e dall'impegno di questo) svilita a ruolo di burocrate sottomesso alle direttive mediche dei vari specialisti.
Grazie!

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12 Anni 5 Mesi fa #178309 da Elessar
Ciao! io sto finendo l'ultimo anno del Corso di formazione, se non hai l'attestato che esso rilascia non puoi iscriverti in graduatoria (e quindi avere la convenzione e fare il MMG) anche se hai altre specialità. Unica deroga per chi è laureato prima del 94. Per il resto... non ho una esperienza pluriennale, ma da quello che ho visto puoi farti carico tu dei percorsi diagnostico terapeutici dei tuoi pazienti (in teoria dovresti) o puoi demandare il più possibile agli specialisti, è una tua scelta! Probabilmente dipende anche dalla voglia di lavorare... io ho visto entrambi gli estremi (nel corso abbiamo due semestri da due MMG diversi). In bocca al lupo!

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12 Anni 5 Mesi fa #178324 da einaz80
Allo stato attuale delle cose, non essendo il corso MMG una specialità ma costituendo l'unica via di accesso alla graduatoria (ne sono esentati, come già detto, gli abilitati entro il 1994 per una questione di diritti acquisiti), esiste una totale e biunivoca "separazione di carriere" tra specialisti e medici con attestato.

In sostanza, uno specialista non ha i requisiti per fare il MMG, né quest'ultimo ha i requisiti per poter ambire ad un posto da strutturato in un ospedale pubblico.

Tale regola mi lascia in realtà un po' perplesso ... nel senso che o si è rigorosi fino in fondo, oppure pare lecito dubitare dell'intero sistema. Mi spiego meglio.
In virtù delle "equipollenze" tra titoli specialistici giudicati attinenti, ho visto pochi mesi fa un medico internista che ha lavorato almeno vent'anni in medicina d'urgenza "trasformarsi" miracolosamente in dirigente medico in oncologia. O ancora, un'infettivologa di mia conoscenza è stata assunta a tempo indeterminato come pediatra.

Per una pura e semplice questione normativa legata al fatto che il corso MMG è un'entità a parte slegata dall'università, equipollenze di tale genere non sono nemmeno a priori ipotizzabili (né nella direzione specialista --> MMG né tantomeno in quella opposta MMG --> specialista).

Se si vuole giustificare questo fatto rifacendosi al concetto che ciascun medico deve lavorare soltanto nell'ambito per il quale ha studiato (e quindi il MMG nella medicina generale sul territorio e lo specialista nell'attività specialistica di competenza), lo posso anche accettare (almeno in parte) ... ma a quel punto allora mi aspetto che in oncologia ci lavorino soltanto gli oncologi ed in pediatria soltanto i pediatri, o sbaglio?

Ad ogni modo, inutile scaldarsi troppo.
In riferimento alla soddisfazione personale, anch'io come Elessar ritengo che dipenda molto dalla scelta del singolo professionista e le esperienze dirette vissute al corso MMG hanno confermato tale convinzione.

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12 Anni 5 Mesi fa #178336 da Riccardo
grazie delle risposte! quindi fondamentalmente neanche un internista, oggi, può fare il mmg.
Per quanto riguarda i percorsi diagnostico-terapeutici ieri leggevo di corsi di ecografia internistica e vascolare organizzati dalla SIUMB, proprio nella prospettiva di formare MMG che utilizzino nei propri ambulatori questo strumento non invasivo.
Per chiarire le mie perplessità vi faccio però degli esempi pratici:
se vi arriva un pz cui diagnosticate una bronchite o una dispepsia potete accollarvene completamente le cure, ma nel momento in cui vi arriva un sospetto di artrite reumatoide? sarebbe motivo di soddisfazione per un MMG poter prescrivere esami rx e di lab e, una volta fatta la diagnosi, risolvere la situazione prescrivendo FANS, MTX e magari inibitori del TNF... mentre la buona pratica medica oggi richiederebbe che, al contrario, il MMG si appoggi a un reumatologo, secondo un approccio multisettoriale e di squadra anzichè olistico e personale. Parimenti, in caso di diabete o distiroidismi, il MMG sarebbe tenuto (secondo un approccio collaborativo) ad appoggiarsi a un diabetologo o a un endocrinologo... e in caso di scompenso o fibrillazione atriale a un cardiologo....  mentre a mio avviso sarebbe più gratificante diagnosticare e prescrivere ormoni o coumadin o dabigatran o amiodar senza direttive da specializzato alcuno... inoltre in caso di acuzie (pancreatite, appendicite, asma grave, bpco riacutizzata, scompenso riacutizzato...) il MMG ha il ruolo di riconoscere e inviare in PS, seguendo poi nel follow-up la terapia consigliata in ospedale...  insomma il MMG può lavorare come fosse un internista privato oppure ha fondamentalmente l'esclusivo ruolo di riconoscere precocemente i quadri patologici più svariati, limitando le proprie decisioni terapeutiche a quadri comuni e di lieve complessità??

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12 Anni 5 Mesi fa #178338 da Lumy
ciao! io inizio lunedì il corso di specializzazione in medicina generale, quindi non so ancora esattamente come funziona e cosa mi darà a livello formativo.. io da circa 6 mesi mi sono abilitata e ho iniziato a fare sostituzioni, e mi sono accorta molte volte di avere delle lacune che mi costringevano ad appoggiarmi ad uno specialista, un esempio fra tutti è quello delle lesioni dermatologiche.. quante volte arriva il pz dicendo "cos'è questa macchia cos'è questa bolla" e io non mi fido mai a dire "non è nulla passa da solo" oppure "metta questo prodotto".. quello che mi aspetto da questo corso è proprio il saper riconoscere più patologie e poterle trattare (ovviamente nei limiti del caso: non potrò mai accollarmi una gastroscopia o un intervento chirurgico), e anche soprattutto saper riconoscere quando il pz non ha nulla o ha un problema che si risolve da sè, o con una mia semplice prescrizione.. non voglio assolutamente essere il classico medico di famiglia che non tocca mai un pz e si limita a discernere tra le specialità cui mandare i suoi mutuati e stampare ricette!
tutto questo per dirti che secondo me è possibile che il mmg abbia delle soddisfazioni personali a livello clinico, perchè molte situazioni le può gestire da sè, anche dove sia richiesta la consulenza specialistica può comunque seguire la cosa nel tempo!

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12 Anni 5 Mesi fa #178339 da Riccardo
ciao! come prima cosa ti faccio gli auguri per l'inizio del corso! :)
quello che mi domando è proprio quanta autonomia decisionale può permettersi oggi il MMG... quali sono le situazioni più delicate (tralasciando le patologie banali) in cui il suo ruolo è fondamentale e non consiste nel semplice "seguire nel tempo" le terapie consigliate da altri... forse un MMG con esperienza lavorativa sufficiente potrebbe risponderci in modo esaustivo, anche con qualche esempio!  :D

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