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Convalida Corso MMG all'estero

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12 Anni 6 Mesi fa - 12 Anni 6 Mesi fa #177650 da einaz80
La frase (si può verificare alla pagina precedente) era inserita in un contesto personale e recitava "Che strano che molti colleghi, anche che hanno fatto il corso in Italia, sono tuttora a lavorare in altri Paesi e nessuno di loro mi risulta sia stato espulso per inettitudine professionale. Boh, farò parte di una stretta cerchia di eletti.". Mi riferivo a colleghi non in senso lato (nel senso di persone abilitate all'esercizio della professione medica) ma a colleghi di lavoro personali (nel senso di persone con le quali ho condiviso il corso MMG o che ho avuto modo di conoscere sul campo). Per questo motivo ho concluso con la frase riferita agli "eletti", cioè un ristretto gruppo di persone che ho avuto modo di conoscere e che si sono sistemate chi in Scozia, chi a Londra, chi in Svezia, chi in Francia, chi in Svizzera e non mi hanno raccontato di esperienze chissà quanto traumatizzanti e che ad oggi non mi risulta siano state "espulse". Mi scuso se mi sono espresso male.

Quello che insomma voglio dire in sintesi è questo: si parla tanto di "fuga di cervelli", ma partendo dal presupposto che se c'è una fuga vuol dire che qualcuno lascia l'Italia (paese con mille problemi, mille ingiustizie, mille meschinità, ma lo si può tranquillamente affermare anche in modo decoroso) per un altro posto, ciò significa necessariamente che esiste quell'altro posto che di fatto riceve/accoglie tali "fuggitivi". Pertanto, il tuo tentativo di scoraggiare il lettore che ignaro chiede informazioni sulle modalità di trasferimento all'estero va di fatto a cozzare con i numeri che dimostrano inequivocabilmente che c'è buona mobilità all'interno dell'UE. Non è necessario dare un giudizio morale sulla questione, soltanto prendere atto del fatto che l'Europa ci garantisce ampie possibilità di inserimento lavorativo all'estero che sta a noi sfruttare o meno. Basta collegarsi al sito EURES (portale europeo della mobilità professionale) e vedere quante offerte di lavoro per medici ci sono. Tendenzialmente sono rivolte a medici già in possesso di titolo specialistico, ma in alcune nazioni (vedi Germania) sono avidamente richiesti aspiranti specializzandi.

In passato ho partecipato ad alcune discussioni relative alle specializzazioni all'estero; purtroppo anche lì ho incontrato qualcuno (raro, per fortuna) che quando capiva che si cercava di chiarire in qualche modo le "modalità di espatrio", prontamente interveniva con frasi più o meno convincenti del tipo "io so che ...." finalizzate a spezzare le gambe al discorso, esasperando le problematiche esistenti (che ci sono ovunque, non esistendo il paese dei balocchi) ma senza realmente dare una mano a chi legge. Ho parlato un giorno con un amico specializzando in Svizzera in merito al discorso concernente tale nazione e la sua risposta è stata "non leggere quelle cose, sono tutte c......."; mi è stata portata tutta una serie di spiegazioni sul perché di tale affermazione, arrivando ad ipotizzare insieme a lui che evidentemente c'è qualcuno a cui NON piace (paura della concorrenza? - a scanso di equivoci, non sto parlando nei miei confronti, evitiamo battute scontate - cattiveria gratuita?) che vengano pubblicati consigli veritieri, dettagliati, supportati da evidenze e davvero utili su come intraprendere il "salto" al di fuori dell'Italia.

La tecnica "del rimbalzo" ("tu parli tanto di dati poi non li citi", "tu critichi quello poi lo fai") può sembrare efficace, sicuramente è funzionale a rispondere a tono in questo che sembra essere diventato un duello verbale di misera levatura, una guerra tra poveri se preferisci. Appurato ormai penso da entrambe le parti che come spesso accade in discorsi di questo tipo si può andare avanti in eterno a botta e risposta senza grande utilità o soddisfazione, anche a costo da parte mia di mangiare un po' di polvere (diciamo che in questo caso il fine può giustificare i mezzi), ti chiedo ancora una volta, gentilmente, sinceramente e senza ironia, se ti è possibile fornire qualche "passo" che spieghi come avviene tale processo di "assimilazione" del GP straniero nel sistema sanitario inglese. Voglio dire, se è un meccanismo previsto e definito, ci sarà pure da qualche parte uno stralcio di descrizione ufficiale! In fondo è questo il nucleo centrale del problema, se vogliamo continuare a girarci intorno, facciamolo pure, basta che ne siamo coscienti entrambi.

Io ho ammesso da subito di necessitare di ragguagli sull'argomento e sono desideroso di averli, non capisco dove sia il problema nel chiedere di fornire delle evidenze a sostegno di ciò che si dice (altrimenti ci mettiamo a dire che la luna è quadrata e guai a chi chiede delle prove convincenti) visto che non si sta scrivendo sull'"angolo della posta" di un giornaletto per adolescenti ma su un forum frequentato da professionisti che sono abituati a ragionare in termini di evidenza e non a prendere per oro colato il sentito dire.

Mi pento amaramente, per quanto possa servire ora, di aver inavvertitamente fornito nell'articolato svolgersi del discorso degli appigli (oltretutto relativi ad argomenti collaterali poco attinenti al tema principale) ai quali ora ci si può attaccare per evitare di fatto di affrontare la questione di fondo, che è quella che verosimilmente interessa di più chi apre un topic intitolato "Convalida corso MMG all'estero".
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12 Anni 6 Mesi fa #177664 da DocRock
Colleghi non andiamo OT con le polemiche, atteniamoci alla discussione...
Sig. Deis se anche questo mio consiglio diventa appiglio per polemiche mi troverò costretto a cancellare poco democraticamente tutti i messaggi OT.
Almeno le regole del forum rispettiamole...

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12 Anni 6 Mesi fa - 12 Anni 6 Mesi fa #177849 da einaz80
Uff ragazzi quanto è dura trovare informazioni sull'argomento ... mentre per questioni riguardanti la registrazione all'"ordine dei medici" inglese ed il riconoscimento dei titoli ti viene risposto in fretta e con precisione, questa cosa del fantomatico tirocinio aggiuntivo mi sta facendo impazzire ... una mia amica che ha svolto il corso MMG in Italia e si trova ora in Scozia non ne sa nulla ... da email varie sono riuscito per lo meno a capire che sono le PCT (Primary Care Trusts) a fornire l'"autorizzazione", se così possiamo chiamarla, ad essere papabili per un potenziale posto di lavoro nell'NHS, quindi mi sto rivolgendo ad alcune di loro per avere maggiori informazioni, spero mi rispondano qualcosa di utile.
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12 Anni 6 Mesi fa - 12 Anni 6 Mesi fa #178012 da einaz80
Mi è giunta risposta dall'NHS di Northampton:

"Per essere inseriti nella Medical Performer list (dalla quale vengono selezionati i medici per i posti Salaried (posti fissi) e Locum (sostituzioni temporanee) devi essere iscritto al registro GMC in qualità di General Practitioner - ovverosia essere iscritti all'ordine inglese con titolo riconosciuto di medico di medicina generale, procedura puramente burocratica, se si è in possesso del titolo (laurea+abilitazione+attestato MMG) - In tal caso puoi essere inserito nella list".

Poi c'è una parte della mail relativa alla necessità di presentare la propria fedina penale (Criminal Records Bureau), ma nessun riferimento a tirocini ulteriori rispetto al titolo di GP europeo
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12 Anni 6 Mesi fa #178013 da nonso
salve
vorrei sapere , per il titolo del corso di formazione in medicina generalein Spagna, si fa l'homologacion, il reconocimiento o entrambe?
grazie!

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12 Anni 6 Mesi fa - 12 Anni 6 Mesi fa #178044 da einaz80
Nonso mi dispiace ma non so :-) nulla della Spagna, speriamo qualcun altro accorra in aiuto.

Posso dirti che il processo di riconoscimento dei titoli in Europa è automatico, ma non sapendo cosa si intende per "homologacion" e "reconocimiento" e qual è la differenza tra i due, non posso proprio rispondere.

Volendo concludere il discorso UK, la gentilissima interlocutrice dell'NHS di Northampton mi ha inviato un file PDF illuminante intitolato "RCGP GUIDANCE - ADMITTING GPs FROM OUTSIDE THE UK TO PRIMARY CARE LISTS - ADVICE TO PRIMARY CARE ORGANISATIONS", non so come poterlo mettere a disposizione sul sito.

Esprime sostanzialmente dei "timori" sul fatto che GP provenienti da altri Paesi (europei e non) possano non avere competenze linguistiche e/o cliniche adeguate, quello sì, ma dice chiaramente a proposito degli europei:

"EU nationals
A pre-requisite to entry to a List is inclusion in the GMC’s GPs Register. An EU Directive  facilitating the free movement of EU nationals gives GPs qualified within the EU automatic right of entry to the Register if they have either a certificate of specific training in general practice or an acquired right to practise from their own Member State . They do not need an evaluation by the GMC or PMETB, nor do they need to have any familiarity with the NHS. "

Direi che più chiaro di così non si può!!!

Quindi, come ho sempre sospettato, non è previsto alcun tirocinio aggiuntivo, dovendo, anche a malincuore, accettare i GP europei sulla base dei titoli acquisiti

Azzardando un paragone, in pratica, alla luce del principio di fondo che ha definito l'Unione Europea, discriminare una persona in base alla sua nazione europea di provenienza è un po' come discriminare qualcuno perché appartenente ad un determinato sesso o ad una certa religione. Il concetto di base è lo stesso.
Che poi vi possano essere delle ragioni di fondo che spieghino tale discriminazione, è del tutto ininfluente sul piano normativo.

E' possibile che un Paese UE voglia porre dei paletti, ma fondamentalmente non può, o se lo fa rischia di essere multato nonché "crocifisso" da apposite commissioni di vigilanza.

Un esempio eclatante è a mio giudizio rappresentato dalla questione linguistica. Giustamente il Regno Unito si preoccupa per il fatto di dover accettare medici incapaci di comunicare adeguatamente, ma NON può porre in atto un esame di lingua per i medici UE. Lo ha fatto senza tanti scrupoli per quanto riguarda l'accesso alla specializzazione, ma lì ha potuto perché trattasi di ambito non coperto dalle direttive. Il problema della lingua è stato però sollevato in più occasioni ed è possibile, secondo alcune fonti, che venga affrontato nella ormai imminente revisione della Direttiva 2005/36. Fino ad allora, tuttavia, la situazione resta immutata, volenti o nolenti.
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