Master Universitario di II livello in Medicina Generale

20-10-10 
SANITA': MASTER CAMPUS BIOMEDICO, MEDICI DI FAMIGLIA COL BOLLINO BLU 
 
(ASCA) - Roma, 20 ott - Anche in Italia, come in buona parte d'Europa, arrivano i medici di famiglia ''con il bollino blu'' garantito dalla formazione universitaria. Ad abbattere il muro che fino ad oggi ha diviso il mondo Accademico da quello della formazione dei Medici di Medicina Generale e' il primo Master Universitario di II livello in Medicina Generale promosso dalla Facolta' di Medicina e Chirurgia e dalla Scuola di Formazione Continua dell'Universita' Campus Bio-Medico di Roma, oltre che dal Centro di Formazione Regionale per la Medicina Generale.

Un 'progetto pilota', al quale collabora la Societa' Italiana di Medicina Generale (SIMG). Una iniziativa importante perche', come ha sottolineato il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dei corsi, ''l'avvio di questo Master rappresenta un ulteriore passo per abbattere il muro ed e' probabile ed auspicabile che altre Universita' seguano l'esempio del Campus Bio-Medico di Roma, tanto piu' se la partecipazione ai master, che si somma alla formazione garantita dalle Regioni, verra' riconosciuta da queste stesse in termini di punteggio nelle graduatorie che consentono poi l'accesso alla professione''.

Parole fatte proprie dal Presidente dell'Universita' Campus Bio-Medico di Roma, il Professor Paolo Arullani, per il quale ''l'iniziativa costituisce il primo passo per un incontro del mondo Accademico con quello delle Scuole Regionali, finalizzato ad avviare la formazione specialistica dei medici di Medicina Generale e a promuovere la medicina del territorio ponendola al centro del nostro sistema sanitario''.

E chissa' - e' stato sottolineato nel corso dei lavori - se i medici di famiglia ''super specialisti'' sfornati dalle Universita', oltre che dialogare su un piano di pari dignita' con i loro colleghi specializzati ed ospedalieri (che oggi tendono a relegarli un po' ai margini) non riescano anche a ridare motivazioni ai giovani che sembrano accusare una crisi di vocazione per la Medicina Generale.

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ha proprio in questi giorni studiato la curva anagrafica dei medici di Medicina Generale e si e' scoperto che tra il 2015 e il 2025 ( cioe' 'domani' per chi si occupa di programmazione sanitaria) circa 25mila medici di famiglia andranno in pensione e non saranno rimpiazzati per mancanza di giovani medici formati in Medicina Generale, con la conseguenza che circa 11 milioni di italiani resteranno senza medico di famiglia, soprattutto in campagna o nelle zone di montagna dove i servizi sono gia' al minimo.

L'iter formativo dei nostri medici di famiglia si ferma oggi al triennio gestito dalle Regioni con il rilascio del diploma di formazione che, per quanto valido, non puo' essere comparato ai diplomi universitari di specializzazione veri e propri, necessari per intraprendere la professione in altre branche della medicina. Una anomalia rispetto a buona parte dei Paesi Europei, dove in molte Universita' sono previsti Dipartimenti di Medicina Generale in grado di formare medici specializzati a tutti gli effetti. Il che significa poi avere medici di famiglia piu' autorevoli per dialogare a distanza con specialisti e ospedalieri e mettere a punto con loro terapie e percorsi diagnostici per i propri pazienti, magari evitando inutili duplicazioni di analisi che finiscono per allungare le liste d'attesa con effetti negativi per tutti gli assistiti.

Che ne pensate?

in parte ne abbiamo discusso qua:
Topic: cercasi colleghi per lotta affinchè il corso MMG sia equiparato ad una specialità

www.giovanimedici.com/index.php?option=c....php?topic=157349.15

Secondo me è inutile oltre che vergognoso: leggendo gli argomenti del corso sono una ripetizione di quanto fatto nei 3 anni di formazione MMG ed inoltre bisogna pagare anche 3 mila euro.
Abbiamo fatto 9 anni di studio per fare cosa? Per continuare a pagare? Formarsi si, ma non in questo modo: non ci siamo!
Inoltre v'invito a leggere questo articolo, tratto dal seguente sito:

www.wellme.it/salute/news/1650-master

In particolare, l'autrice del testo afferma quanto segue: "In questo modo, attraverso una formazione più completa, sarà quantomeno ridotto il divario di competenze tra i medici veri e propri, ossia di quelli che hanno conseguito una laurea in Medicina e Chirurgia, e chi invece possedeva una formazione offerta da corsi regionali"

In pratica secondo loro, chi è Medico di Famiglia non ha una laurea in Medicina di Chirurgia: ma ci rendiamo conto???

Mi accodo a quanto sostiene Bogdani ...

Il problema centrale a mio giudizio non è che se non fai 5 anni allora non può essere specialista, tanto è vero che per esempio nel Regno Unito il corso da General Practitioner dura 3 anni ma è comunque considerato un corso specialistico. Stesso dicasi per la Francia, giusto per citare due importanti nazioni europee. Con il nuovo ordinamento universitario in molti campi ci si laurea in 3 anni, e adesso andiamo a cercare le finezze nella formazione post-laurea. Come già scritto in un altro topic, allora gli specialisti di qualche anno fa (durata 4 anni) sono "meno" specialisti di quelli che escono ora (durata 5 anni)?

L'ipotesi di introdurre 2 anni aggiuntivi di "master" per completare il percorso formativo può essere utile soltanto a chi si intasca i soldi dell'iscrizione. Se proprio non si può prescindere dalla durata, a quel punto si fa un corso di 5 anni in medicina generale parificato in tutto (stipendio per primo) alle altre specialità, ma se si pensa di prendere in giro la gente facendole fare 3 anni con borsa di studio ridicola di 900 euro lorde più addirittura, udite udite, 2 anni aggiuntivi a pagamento, che se lo tengano pure il titolo di specialista!

Oltretutto, pur non essendo un esperto nel settore "programmazione sanitaria", proprio non concordo con una cosa: se realmente fra qualche anno mancheranno medici di famiglia e ci sarebbe come si dice una "crisi vocazionale", pensano che introdurre un ulteriore master di 2 anni a pagamento possa costituire un'attrattiva? A  mio parere e per esperienza personale, molti già escono "stremati" dai 3 anni. Più probabile che si ottenga l'effetto opposto sulle nuove leve, facendole scappare a gambe levate.

Ho letto l'articolo. Complimenti all'autrice che ha proprio capito tutto!

Inoltre, cosa ancora più negativa, è il fatto che daranno punteggio a chi farà questi due anni: io spero che non s'iscriva nessuno a questo Master in quanto oltre al fatto che gli insegnamenti sono nulli ci costerà almeno 3000 euro.
Però temo che si potrebbero creare  due categorie di persone che accetteranno di farlo.
1) chi appoggia il sistema e per sistema intendo i sindacati che hannocooperato nel  portare avanti questo MASTER e che contano tra di noi diversi iscritti vuoi per motivi di assicurazione vuoi perchè credono in quello che fanno. Molti potrebbero optare per questo motivo a questa scelta;
2) i poveracci e con questo non voglio offendere nessuno, ma chi effettivamente dopo i 3 anni esce senza grandi prospettive di lavoro se non quelle delle sostituzioni e magari, attratto da tutto questo e con la prospettiva di avere un altro titolo, decida di fare questo corso con tali finalità.
Invece di rendere il corso una specializzazione ( e qui quoto Einaz80), si tenta di creare questi strumenti alternativi che ci danneggiano economicamente e ci beffano in quanto così facendo il corso MMG non diventerà mai una specializzazione vera e propria.
Per concludere, vi lascio a questo commento di un utente ( sperando che sia solo ironia...):
Ed io che mi preoccupavo per il mio futuro lavorativo!
Ringrazio gli Esimi professori del Campus Biomedico per la
interessante e formalizzante e complessitivizzante offerta!
Qualche malalingua dirà che 3.0505 euro sono tanti, ma, hei, vuoi
mettere l'investimento in cultura? Eppoi, un anno senza fastidiosi
ECM.
davvero, nel panorama disperante della sanità italiana in generale e
nelle difficoltà della MG in particolare, finalmente un Master che
(peccato sia solo ancora un progetto pilota!) proietta la realtà
italiana alla pari degli altri paesi del continente..... uno
qualsiasi, purché non sia l'Europa.