Grazie per il tuo messaggio, che inaugura il forum di Ematologia!Posso risponderti per quello che facciamo a Bologna...Noi usiamo la PET come esame di routine nella gestione clinica dei linfomi, sia per la stadiazione iniziale sia nel follow-up per evidenziare precocemente eventuali ricadute. Solitamente i pazienti effettuano una PET ogni 6 mesi per i primi 2-3 anni, quindi 1 volta l’anno fino al 5^ anno. Questo è sempre vero per i linfomi alto grado, meno per i linfomi basso grado, dove la PET è un esame meno sensibile (ad esempio non facciamo mai la PET in caso di linfomi a piccoli linfociti, di maltomi, né ovviamente la ripetiamo se l’esame era negativo alla diagnosi, ma la facciamo ugualmente in altri casi).Per quanto riguarda il Mieloma Multiplo, attualmente una PET alla diagnosi è prevista soltanto all’interno di protocolli sperimentali, ma consideriamo la PET un esame molto utile per evidenziare precocemente relapse/progressione scheletrica a livello di segmenti non esplorabili tramite RMN (la RMN resta l’esame più sensibile, ma rispetto alla radiografia tradizionale la PET dà utilissime informazioni riguardo all’attività delle lesioni). I pazienti in protocollo ripetono l’esame una volta l’anno, ma anche pazienti fuori protocollo (specie giovani) vengono studiati tramite PET quando necessario. Anche se la positività PET nel MM non implica necessariamente una ripresa/intensificazione del trattamento, un aumento del numero delle lesioni o della loro intensità, essendo un chiaro segno di progressione, influenza spesso le nostre scelte terapeutiche... Nel complesso direi che, anche se ad alto costo, la riteniamo una metodica utile.Naturalmente, chi avesse punti di vista differenti si faccia sentire...
