Patologia molecolare

Grazie per le risposte.
Non vorrei dire una cavolata (sono ancora piuttosto inesperto), ma può essere l'anatomopatologo a diagnosticare una patologia a carico, non so, dei recettori del VEGF tramite tecniche di immunofluorescenza (quindi vedendola al microscopio elettronico) o "somministrando" a un campione del tessuto VEGF sintetizzato con isotopi radioattivi, in modo tale da appurare se si leghi ai recettori o se rimanga fuori dalla cellula?

potrebbe essere l'anatomopatologo, magari superspecializzato, ma anche altri, per esempio da me l'immunofluorescenza è più competenza di immunologi e patologi clinici (sebbene siano comunque vetrini).
Comunque l'IF è il classico territorio di nessuno, quindi la fa chi la sa fare xD

Ok in fondo da un punto di vista è meglio così, almeno da qualche parte ce la lasciano un po' di iniziativa

Scusate, ma io credevo che ormai immunofluorescenza e immunoistochimica fossero nel repertorio dell'anatomo-patologo.
Cioè, se per esempio dovesse arrivarmi una biopsia di tessuto totalmente anaplastico e pleiomorfo, come faccio a determinarne l'origine senza una IF verso marker tessuto specifici. Che ne so, differenziare una derivazione epiteliale da una mesenchimale individuando citocheratine o vimentina/desmina.