Buongiorno a tutti,
Questo post nasce per dubbi inerenti ad alcuni aspetti della professione di ginecologo. Premetto che sono ancora uno studente del corso di laurea in medicina ma da qualche mese ho sviluppato un interesse verso questo ramo.
Mi chiedevo: per quanto riguarda la diagnostica prenatale, quindi facciamo riferimento in particolare modo alle tecniche ecografiche, mi sembra di capire che oltre a valutare il numero di feti, la posizione della placenta, la settimana di gestazione, la stima di peso ecc (cose che reputo ovviamente di elevata importanza) molti altri aspetti mi danno l'impressione che siano rivolti a valutare se il bambino ha quella o quell'altro malformazione, se ha una sindrome piuttosto che un'altra è così via, tutte cose che ogni genitore ha il diritto di sapere. Ora la mia vera e propria domanda è: l'utilità di diagnosticare queste alterazioni risiede nel permettere poi ai futuri genitori se optare per un aborto o meno oppure ci sono delle procedure terapeutiche atte a risolvere alcune situazioni e che quindi giustificano ancor di più queste indagini prenatali??
Voglio chiarire che la mia non è una critica velata nei confronti dell'aborto, ma solo una domanda da parte di uno studente curioso e che vorrebbe avere più chiarezza. Aspettando eventuali risposte vi auguro una buona giornata.