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Erasmus:si pu? fare a medicina?

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12 Anni 3 Settimane fa #181720 da
Risposta da al topic Re:Erasmus:si pu? fare a medicina?
Francesca, che dire.. complimenti!!  ;)

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12 Anni 3 Settimane fa #181757 da ari

Salve a tutti  :)
mi sono laureata lo scorso ottobre a cagliari e ho fatto il V anno in erasmus a Lione.
Quando sono partita non avevo esami in arretrato e la mia media era 29,3. Nella stessa situazione erano i cinque colleghi che sono venuti con me: la francia e soprattutto Lione erano infatti tra le mete più gettonate.

L'insegnamento della medicina in Francia è diverso rispetto all'italia.
La frequenza in reparto viene fatta con stages veri e propri, nei quali lo studente entra a far parte a tutti gli effetti dello staff del reparto e ha le sue mansioni (ovviamente non può decidere una terapia) ed è guidato nel seguire un tot di pazienti dal loro ingresso in reparto alla dimissione. Non fa lo spettatore, ma lavora ed è anche pagato (a Lione però gli erasmus non venivano pagati, a strasburgo invece si). Non si può assentare quanto vuole, ma deve prendere le ferie. Noi avevamo 28 giorni di ferie all'anno, con le quali ci dovevamo arrangiare, tenendo conto che ne dovevamo consumare per rientrare a Natale (da orario di lavoro, se non avessi preso le ferie, nemmeno il  26 dicembre era festivo). Questo significa non solo che non è possibile passare il tempo in viaggi, ma anche che non ci si può assentare quando si vuole perchè ci sono gli esami e si deve studiare. Gli esami vanno preparati nello stesso periodo in cui ogni mattina si va in reparto, pena il mancato riconoscimento dello stage, e il mancato riconoscimento è serio, con i miei stessi occhi ho visto un primario negare il riconoscimento dello stage a una francese che si era assentata senza chiedere ferie. In alcuni stages capitava che il primario facesse dei veri e propri esami, il cui mancato superamento precludeva il mancato riconoscimento della frequenza.

Anche gli esami sono diversi. La mole di studio è minore e i contenuti riguardano meno la fisiopatologia e più la terapia. La modalità è molto diversa:
- l'esame consiste in casi clinici: ciò è più stimolante ma anche molto più difficile: un conto è che all'esame vi chiedano il lupus, ad es., un altro è che vi presentino un caso clinico da cui dovete arrivare a una diagnosi, dando le giuste motivazioni, il giusto iter diagnostico e la giusta terapia.
-la media di voti è bassa, molto più bassa della nostra, è diverso il metro di giudizio. In una scala in ventesimi in cui la sufficienza è dieci, la maggior parte dei francesi si assestano su 11-12, un 14 è raro...convertite questi voti in trentesimi!...
-per standardizzare la valutazione in francia i punteggi alle risposte vengono assegnati in base alle parole chiave che vi sono nella risposta. Questo è un sistema che soprattutto all'inizio falciava noi erasmus che magari esprimevamo uno stesso concetto ma senza usare quella parola chiave che ci avrebbe dato il punto; vi erano poi anche le cosiddette "notes eliminatoires" per cui se nella risposta mancavano alcune parole chiavi molto importanti per il prof, l'esame era automaticamente non superato.

Risultato: nei miei 10 mesi francesi ho studiato duramente come duramente ho studiato in italia, ho dato 5 esami, non pochissimi, ma nemmeno molti, considerando che diversi miei colleghi in italia in quei dieci mesi ne han dato di più, e con una media che da 29,3 è passata a 28,4: pur avendo studiato tantissimo, ed avendo risposto alle domande dei casi clinici, ho preso voti bassi. Non ho passato nefrologia, pur avendola studiata molto, perchè posta di fronte al caso clinico non sono riuscita a ipotizzare una diagnosi (per me le diagnosi possibili erano moltissime) , l'ho ridato in italia prendendo 28. Sono stata tantissimo in reparto, ho seguito tanti pazienti nel loro decorso, mi sono abituata a scrivere l'esame obiettivo firmandolo, rispondendo di ciò che avevo scritto, ho fatto emogas, intubato, ventilato, eseguito punture lombari senza nessuna paura perchè i medici ti stanno affianco e insegnano senza ansia: prima avevo paura di provare a fare qualcosa perchè chi mi era attorno aveva a sua volta paura, son tornata dalla francia senza più di queste paure, son tornata che non potevo più accettare di esser messa in un angolino a far la spettatrice come era accaduto ai miei colleghi rimasti in italia.

Non è vero che in erasmus ci si diverte e basta, si danno molti esami senza studiare. Ho studiato tantissimo, ho dato degli esami, ho preso voti bassi, ho fatto tanto reparto, ho avuto pochissimo tempo per viaggiare (solo 3 giorni a barcellona). Lo stesso è accadutp agli altri miei colleghi che erano a lione. Tra quelli che sono andati ad altrove, ad aver racimolato voti alti senza troppa fatica sono stati quelli che sono andati in polonia. Gli altri, chi si è impegnato come me è rientrata con degli esami dati e una media più bassa, chi di è impegnato meno è rientrato con pochi esami superati ed è quindi rimasto indietro.

Non credete quando vi dicono che in erasmus non si fa nulla. Per medicina questo è falso, scordatevelo poi se andate in francia, infatti, posto che non abbiate voglia di dare esami, perchè gli stages vi siano riconosciuti dovete per lo meno andare con continuità in reparto. é poi vero che c'è tutto l'aspetto culturale, ma non è l'unico.


Bellissima esperienza! ;)...brava :-*

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11 Anni 7 Mesi fa #187438 da

questa volta sono completamente d\'accordo con tglfba...La verit? ? che chi va in erasmus ha:
1)una gran voglia di divertirsi
2)una gran mole di esami indietro
da cui 1+2:ottenere il max facendo un cavolo...
L\'Italia non ha nulla da invidiare agli altri stati dell\'EU e la \"crescita culturale\" ( o meglio la vacanza) la si pu? fare sempre nel proprio tempo libero....


A quali stati europei?? Alla Grecia alla Polonia e alla Romania?? O intendi anche Francia, Germania Olanda ?? No perche' nel qual caso (scusa) ma devo pensare che mai nickname fu piu' azzeccato..
Boh???

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11 Anni 6 Mesi fa #189433 da zebas
Ma infatti l'erasmus è un esperienza culturale, soprattutto! Per vedere come funziona la medicina all'estero, far pratica e conoscere meglio la lingua! Io partirei subito se potessi...

Ma mi trovo al terzo anno, esami in pari e media molto alta. E non voglio restare indietro o abbassarmi la media. Non posso permettermi di metterci un anno in più del dovuto per laurearmi. Così, in attesa di fare la specializzazione all'estero propendo più per fare un electives una volta laureata..

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