cardiologia interventistica

ciao a tutti, frequento i primi anni di medicina, volevo avere informazioni su come si diventa cardiologi interventisti,,e se è possibile occuparsi soprattutto delle cardiopatie congenite sia fetali , pediatriche e adulte e correggerle con la cardiologia interventistica grazie

Ciao, io sono al quarto anno, non ho molte informazioni da darti ma posso provare a dirti quello che ho capito (o penso di avere capito).

Per diventare cardiologi interventisti, si fa la scuola di specializzazione in cardiologia (per cui se sei interessata ti conviene già da adesso iniziare ad informarti sulle ADE e sugli esami specifici che danno punteggio per il concorso); nel corso della specializzazione ci si indirizza verso la cardiologia interventistica. Poi, eventualmente, (credo) si possano fare corsi, master, ecc. anche al di fuori della specializzazione. Insomma, per farla breve, ti specializzi in cardiologia e la qualifica di "interventista" te la "guadagni sul campo".

Sulla seconda domanda non sono ancora particolarmente ferrato e quindi preferisco lasciare rispondere ad altri (a cui delego anche la correzione di eventuali imprecisioni-errori presenti nella mia risposta).

Dunque, io all'epoca mi informai molto sulla cardiologia interventistica, poi lasciai perdere per altri motivi. Comunque, il cardiologo interventista è a tutti gli effetti un cardiologo che si occupa dell'emodinamica, quindi la parte più invasiva della cardiologia, spesso sono veri e propri interventini piuttosto complessi.
Ad ogni modo in quasi tutte le scuole di specializzazione c'è una sorta di "ruotazione" in modo da imparare un po' tutto, ovviamente tu approfondirai il campo che ti interessa di più.
Dunque come ha detto giustamente l'utente doppioemme, non esiste una qualifica esclusiva, ma semplicemente un approfondimento nel campo, co pubblicazioni, numero di interventi etc.
Teni presente chee saper fare l'emodinamica bene, così come saper fare gli ecocardio, richiede dedizione pressochè esclusiva, e all'interno degli ospedali chi fa emodinamica solitamente non si occupa di altro.

Per quanto riguarda le malattie congenite, eccetto i vari dotti di botallo, difetti dei setti, che credo si possano aggiustare interventisticamente, le patologie più complesse come l'inversione o la tetralogia necessitano comunque un intervento cardiochirurgico.
Tieni presente inoltre che le cardiopatie congenite sono ormai pochissime (di solito non ci arrivano alla nascita i bambini) quindi se ne occupano pochissimi centri di riferimento. La procedura emodinamica più diffusa rimane infatti la coronarografia insieme all'angioplastica, e ne serviranno sempre di più.

grazie delle risposte! ma quindi non conviene neanche fare cardiologia pediatrica perchè ci sono pochi bambini con problemi al sistema cardiocircolatorio? premetto che io la specializzazione di pediatria la vorrei evitare, preferisco fare una specializzazione come cardiologia che permette di curare sia adulti che bambini e mi interessava particolarmente tutta la cardiologia pediatrica dal feto all'adolescente, magari specializzandomi anche nei piccoli interventi per correggere forame di botallo ecc..., purtroppo a me occuparmi limitatamente di un microsettore non mi piace! preferirei fare piu cose 

Ma tieni in considerazione che il 99% dei malati di cuore sono adulti/anziani e di quel 1% che sono bambini con malformazioni direi che un buon 0,8% non arriva alla nascita.
Su quel 0,2% che ne rimane, 0,1 ha bisogno di un intervento cardiochirurgico, 0,1 forse se la cava con un intervento miniinvasivo.
Questo vuol dire che dovresti andare a lavorare in centri ultraspecializzati dove fanno praticamente solo caridologia pediatrica (so che a Londra ce ne sono), altrimenti fai la cardiologa come tutti xD