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INFEZIONE DA MIMIVIRUS

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9 Anni 7 Mesi fa - 9 Anni 7 Mesi fa #201852 da SauroClaudio
Si definisce Mimivirus un genere virale contenente una sola specie ad oggi identificata cui è stato attribuito il nome Acanthamoeba polyphaga mimivirus (APMV). Nel linguaggio colloquiale, APMV è più comunemente definito con la sola denominazione di “mimivirus”. Questa specie possiede il più grande capside fra tutti i virus conosciuti, così come il più esteso e complesso genoma. Sebbene le nostre conoscenze relative a questo virus siano ancora piuttosto limitate, la scoperta di questa nuova specie ha emozionato un gran numero di persone per le possibili implicazioni che la sua complessa natura potrebbe apportare al concetto di “forma di vita”, vedendone il primo membro di un nuovo dominio della natura o un anello di congiunzione fra virus e batteri.
APMV venne scoperto in modo del tutto casuale all'interno di una cellula dell'ameba “Acanthamoeba polyphaga”, dalla quale ha preso il nome, nel 1992 durante delle ricerche sulla malattia del legionario. Il virus venne identificato attraverso la tecnica della colorazione di gram e, per questo, erroneamente classificato come batterio gram-positivo. In conseguenza di ciò venne chiamato “Bradforcocco” poiché l'ameba dalla quale era stato isolato venne raccolta nel distretto di Bradford, in Inghilterra. Nel 2003, ricercatori della Université de la Méditerranée a Marsiglia, Francia, pubblicarono un articolo sul giornale “Science” nel quale affermarono di aver identificato il microorganismo come un virus.
Il mimivirus ha un diametro che può arrivare ad 800 nm, quindi visibilissimo anche con il microscopio ottico. E ' talmente ubiquitario ormai che si è visto che è comunemente presente nell'aria che respiriamo, nell'acqua, nelle feci, nelle secrezioni delle ghiandole salivari , della trachea e del rinofaringe. Si isola tranquillamente dalle secrezioni nasali.
Si è ritenuto sinora poco patogeno per le sue dimensioni che lo rendono poco adatto ad esntrare nelle cellule. Non potrebbe certo infettare i batteri perchè più piccoli (un cocco ha il diametro di 300 nm, ma in cellule più grandi potrebbe benissimo entrare e quasi tutte le cellule del corpo umano si prestano al suo ingresso. Quello che preoccupa sono i suoi 930 geni contro i 10 geni di un virus normale (es virus dell'inflenza, rinovirus ecc). A cosa servano tutti questi geni resta tuttora un mistero.
Il Mimivirus potrebbe essere l'agente eziologico di alcune forme di polmonite; comunque, questa è una ipotesi basata solamente sull'evidenza della formazione di anticorpi diretti contro questo organismo nel sangue di pazienti colpiti da polmonite.Anche se la classificazione di Mimivirus come un agente patogeno è provvisoria, l'evidenza dimostra una nutrita serie di elementi di prova che può causare la polmonite virale.
Ma non è detto che sia l'agente eziologico solo di polmoniti, potrebbe essere l'agente eziologico di molte altre patologie la cui causa a tuttora ci risulta sconosciuta.
Dato il suo colore tipicamente azzurro io credo di averlo visto nelle secrezioni salivari di una mia paziente.
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mimivirus by claudiosauro , on Flickr
Tale paziente sono circa tre anni che si lamenta di un sapore amarissimo in bocca, al che l'ho mandata in visita da numerosi specialisti stomatologi ed otorinolaringoiatri i quali non hanno capito nulla della sua patologia optando che poteva trattarsi di una forma psicosomatica, al che è stata inviata dallo psichiatra. Una mia richiesta di esame della saliva fatta ancora due anni fa è caduta nel nulla, perchè nessuno ha guardato la saliva al microscopio ma è solo stata fatta una cultura che ha solo evidenziato una candida. Una mia ultima richiesta ben specificata con "esame microscopico della saliva" mi è giunta con la seguente diagnosi:
- presenza di esame purulento
- alla cultura sviluppo solo di candida
Ora se hanno visto materiale purulento così l'ha interpretato il laboratorista) è impossibile che si sviluppi solo la candida, è un assurdo in termini.
Una mia valutazione microscopica della saliva ha scoperto cose incredibili:
mentre la saliva normale non presenta nulla di particolare, questa saliva è piena di fibre e di grumi, che non sono batteri altrimenti si sarebbero evidenziati con la cultura.
Il mimiviru ha la caratteristica che quando entra nelle cellule, si replica come tutti gli altri virus, ma date le sue enormi dimensioni , replicandosi fa scoppiare le cellule; quegli ammassi che vedete sono residui di cellule esplose della prima trachea e delle giandole salivari. Le fibre che si vedono non possono essere altro che ciglia della mucosa bronchiale (forse mutanti, dato il genoma del mimovirus). Visto il reperto microscopico non può essere diversamente, tanto più che il colore tipicamente azzurro del mimivirus si evidenzia all'osservazione microscopica:
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006 rid by claudiosauro , on Flickr
e ancora
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mimvirus 16 by claudiosauro , on Flickr
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mimivirus 17 by claudiosauro , on Flickr
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mimivirus 14 by claudiosauro , on Flickr
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mimivirus 15 by claudiosauro , on Flickr
e ancora
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mimivirus 13 by claudiosauro , on Flickr
e ancora
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mimivirus 2 by claudiosauro , on Flickr
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mimivirus 7 by claudiosauro , on Flickr
e ancora
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mimivirus 4 by claudiosauro , on Flickr
e ancora
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mimivirus 3 by claudiosauro , on Flickr

tutte queste immagini sono indice di uno sfaldamento cellulare non indifferente. le cellule scoppiando portano nel cavo orale membrane cellulari e ciglia bronchiali.
Prima di eseguire l'esame (fatto a digiuno) ha fatto togliere alla paziente la protesi, e gli ho fatto risciaquare la bocca con una soluzione disinfettante. Oggettivamente non si vede nel cavo orale nessuna infezione, eppure il risultato della saliva al microscopio è questo, semplicemente allucinante.
Diagnosi: infezione da mimivirus delle ghiandole salivari e della trachea. (ho dovuto arrivarci io dopo decine di specialisti che non hanno capito nulla).
Ultima Modifica 9 Anni 7 Mesi fa da SauroClaudio.

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9 Anni 7 Mesi fa #201884 da SauroClaudio
Risposta da SauroClaudio al topic INFEZIONE DA MIMIVIRUS
Per la cronaca: l'altro giorno avevo provato a telefonare al Laboratorio Analisi del Policlinico di Borgo Roma (che è il meglio attrezzato), per chiedere se eseguono ricerca anticorpale per il mimivirus, ma sono cascati dalle nuvole dicendo che non ne hanno mai sentito parlare (del mimivirus, intendo). Credo che in America, a Boston per la precisione, c'è un laboratorio che esegue questa ricerca, ma penso sia improponibile chiedere di andare a Boston alla mia paziente. Ora piuttosto devo trovare qualche sistema che lo debella (il mimivirus), la cura adatta insomma per curare la mia paziente. Sarà un impresa ardua, non c'è nulla in letteratura.

Volevo mostrarvi una foto della saliva scattata a 1400 ingrandimenti:

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mimivirus 23 by claudiosauro , on Flickr

Si vedono chiaramente delle strutture azzurre ed al centro una struttura regolare che sembra pentaedrica come quella del mimivirus. Chiaramente si vedono anche strutture più piccole che sembrano più irregolari, ma questo può ssere un semplice artefatto, perchè il mimivirus può essere deformato da altre sostanze.

Una delle caratteristiche del mimivirus è quella di potersi ingrossare perchè presenta una specie di citoplasma, per cui la sua dimensione può variare da 400 nm ad 800 nm (e chissà mai forse ce ne sono anche di più piccoli); è insomma una specie di variante fra viru e batteri, una forma di vita nuova e sconosciuta.

Si tenga presente che di salive al microscopio ne vedo tante, però nessuna ha queste caratteristiche di presentare strutture azzurre, quindi una deformazione cromatica la escludo, perchè dovrei confinarla solo a questa paziente.

Però quanta ignoranza che c'è anche da parte della classe medica relativamente a questi virus!

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  • Guido T.
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9 Anni 7 Mesi fa - 9 Anni 7 Mesi fa #201885 da Guido T.
Risposta da Guido T. al topic INFEZIONE DA MIMIVIRUS

SauroClaudio ha scritto: Tale paziente sono circa tre anni che si lamenta di un sapore amarissimo in bocca, al che l'ho mandata in visita da numerosi specialisti stomatologi ed otorinolaringoiatri i quali non hanno capito nulla della sua patologia


Gli hai fatto fare un'ecografia al fegato per vedere se ha dei calcoli? ;)

Perché non fai vedere le tue immagini a qualche virologo?
La mia idea è che tu ti sbilanci in diagnosi azzardate (anche se innocue): grumi di cellule della mucosa orale li scambi per mostri e piccole sporcizie per ammassi virali... Che prove hai a sostegno della tua diagnosi? Mimivirus (di cui si sa poco o niente) fotografati con microscopio ottico amatoriale, responsabili di alitosi? :lol:

Molto perplesso... :blink:

P.S. Non è più probabile che la "struttura complessa a forma di polipo" altro non siano che pseudoife di candida, di cui il tuo paziente edentulo è sicuramente carico dalle labbra allo sfintere anale? :whistle:
Ultima Modifica 9 Anni 7 Mesi fa da Guido T..

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  • Guido T.
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9 Anni 7 Mesi fa #201909 da Guido T.
Risposta da Guido T. al topic INFEZIONE DA MIMIVIRUS
Claudio... Che fine hai fatto? Qui siamo preoccupati.... :blush:

Oddio! :woohoo: Non dirci che ti sei beccato il Mimivirus!!?? :woohoo: :S

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9 Anni 7 Mesi fa #201911 da SauroClaudio
Risposta da SauroClaudio al topic INFEZIONE DA MIMIVIRUS
No, di salive ne ho visto centinaia e normalmente sono così:



E' lo sfaldamento cellulare ingentissimo, e non solo i puntini azzurri che mi fa propendere per questa diagnosi.
Ed è una caratteristica del mimivirus, quando entra nelle cellule e si replica, di farle scoppiare per la sua grandezza.
E questa saliva è strapiena di cellule esplose. Nessun altro virus fa esplodere le cellule.
Certo per una diagnosi sicura ci vorrebbe la ricerca anticorpale. Ma dovrei mandare la mia paziente a Boston, il che è improponibile.

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9 Anni 7 Mesi fa #201916 da SauroClaudio
Risposta da SauroClaudio al topic INFEZIONE DA MIMIVIRUS
La dimensione media del mimivirus è di 600 nanometri, ma può variare fra i 300 e gli 800 nanometri. e contiene 930 geni, un milione e duecentomila basi nucleotidiche. Calcola che ad un comune virus basterebbero 4 geni per poter svolgere le sue funzioni, generalmente un virus si replica e basta. Dei virus che causano il rafreddore sono stati isolati 89 sierotipi, con un diametro che può variare frà 17 e 30 nanometri (milionesimi di millimetro) con un numero di geni che varia fra 8 e 12. Un microscopio ottico risolve fino a 0,15 micrometri, cioè 150 nanometri, quindi può vedre benissimo il mimivirus (da 700 ingrandimenti in su, massimo 1400 ingrandimenti). Il microscopio elettronico invece può ingrandire anche 200.000 volte e quindi vedi i virus nei loro dettagli.
Trovo su Wikipedia:

Il mimivirus possiede molte caratteristiche che lo pongono al confine fra viventi e non-viventi. Le sue dimensioni sono analoghe a quelle di molti organismi batterici, come rickettsie e molti altri procarioti, possiede un genoma di dimensioni comparabili a molti procarioti anche non parassiti, e codifica per proteine apparentemente inutili per un normale virus. In più, esso contiene geni che codificano per enzimi coinvolti nella sintesi di nucleotidi e amminoacidi, che non sono presenti in molti virus parassiti intracellulari obbligati. Ciò significa che differentemente da questi virus il mimivirus non dipende dal genoma della cellula ospite per l'espletazione dei processi metabolici necessari alla loro produzione. Esso comunque non possiede i geni per le proteine ribosomiali e dipende perciò dal suo ospite per sintesi proteica e processi energetici. Questi fattori combinati insieme hanno portato gli scienziati a chiedersi se il mimivirus si possa considerare una forma di vita distinta, appartenente ad un ulteriore dominio oltre ai normali eucarioti, batteri ed archea. Nondimeno, il mimivirus non mostra delle caratteristiche che sono considerate essenziali nella corrente definizione di vita: omeostasi, risposta agli stimoli, crescita e riproduzione nel senso classico o divisione cellulare.

Ma quello che è più strabilianda facendomi tradurre la Wikipedia russa, che è quella che da maggiori informazioni, letteralmente dice:

Un gruppo scientifico che ha aperto mimivirus ha isolato molti altri virus affini, tra cui uno grande a cui si è dato il nome di mamavirus . Non solo, ma nello studio delle fabbricazione virale del mamavirus è stato accertato che vi è anche un virus più piccolo, che è stato chiamato un compagno satellite ( Sputnik) . Sputnik è stato il primo virus conosciuto contenente DNA a doppia elica e replicare in cellule eucariotiche. Tuttavia, gli autori offrono un lavoro considerato non semplicemente come un virus compagno, così come il virus virofag (virus), per analogia con batteriofagi (virus dei batteri). La differenza tra questi due concetti sta nel fatto che i virus satelliti si basano sulla cellula ospite per replicare. Sputnik invece dovrebbe essere giocato solo dall'apparato replicativo del virus-ospite, che è, sono parassiti di unico altro virus più grande, appunto il mimovirus. Anche se una dimostrazione rigorosa deve ancora ottenere alcuni fatti parlano a favore del fatto che il satellite è davvero virofagom. Ad esempio, nel suo genoma contiene elementi regolatori che sono tipici e riconoscibili mimivirusa sua unità di trascrizione (sequenza vicino alle mimivirusa tardo promotori, segnali di poliadenilazione). Inoltre, la presenza del satellite diminuisce la capacità del mimivirus di riprodursi e quindi di provocare una lisi della cellula ospite.


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Sputnik_virofago by claudiosauro , on Flickr
Sputnik
Quindi veniamo a sapere che mimivirus ha nella pancia altri virus ( è come il cavallo di Troia), di cui uno grande (non specifica le dimensioni) ed uno più piccolo ma contenente un DNA a doppia elica ed in grado di replicarsi nelle cellule eucariote (quelle più evolute insomma, le nostre e quelle degli animali e delle piante).
Non solo ma può replicare anche altri virus, ed è questo che è strabiliante.
Altro che non patogeno, io credo che sia come il Cavallo di Troia, portatore di un sacco di malattie. Il grave è che è ormai ubiquitario, è presente anche nell'aria che respiriamo.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Guido T.

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