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possibilità di accesso e sbocchi lavorativi?
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13 Anni 3 Settimane fa #172504
da Very Otaku
possibilità di accesso e sbocchi lavorativi? è stato creato da Very Otaku
Salve a tutti!
Mi rendo conto che questa domanda è già stata fatta innumerevoli volte ma io leggendo anche altre discussioni ancora non ho le idee chiare.
In particolare volevo sapere quanto sia difficile accedere alla scuola..vedevo sui vari bandi che ci sono molti posti nella varie sedi (tutte capofila insomma) in piu ho letto che in alcune università ci sono anche dei posti non occupati.
Possibile mi chiedo?Perchè alla fine leggendo in giro pare anche ci siano molte possibilità di lavoro!
Allora mi chiedo come mai non è tanto gettonata?Mi sembra comunque una scuola abbastanza interessante !.
in piu volevo capire nel privato se c'era possibilità?Alcuni mi dicono solo se si riesce a farsi assumere in un centro di riabilitazione o aprirne uno (ma credo non sia cosi facile).
Mi rendo conto che questa domanda è già stata fatta innumerevoli volte ma io leggendo anche altre discussioni ancora non ho le idee chiare.
In particolare volevo sapere quanto sia difficile accedere alla scuola..vedevo sui vari bandi che ci sono molti posti nella varie sedi (tutte capofila insomma) in piu ho letto che in alcune università ci sono anche dei posti non occupati.
Possibile mi chiedo?Perchè alla fine leggendo in giro pare anche ci siano molte possibilità di lavoro!
Allora mi chiedo come mai non è tanto gettonata?Mi sembra comunque una scuola abbastanza interessante !.
in piu volevo capire nel privato se c'era possibilità?Alcuni mi dicono solo se si riesce a farsi assumere in un centro di riabilitazione o aprirne uno (ma credo non sia cosi facile).
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13 Anni 3 Settimane fa - 13 Anni 3 Settimane fa #172505
da
Risposta da al topic Re:possibilità di accesso e sbocchi lavorativi?
In breve, e per quella che è la mia esperienza:
La scuola viene snobbata perchè spesso è ritenuto (a torto) che il fisiatra non sia un vero medico, insomma alla fine verresti considerato (secondo certuni) un medico di serie B; inoltre si perde un pò il contatto con la terapia farmacologica. Questo è il principale motivo del suo scarso appeal.
Le possibilità di lavoro sono ampie nel privato, dall'attività libero-professionale all'opera presso RSA o centri riabilitativi per disabili e non; anche in questo caso hanno una certa importanza i contatti che sai stabilire con i colleghi di altre discipline che poi dirottano verso di te il paziente da riabilitare. Capita, sovente, infatti che i fisioterapisti "soffino" il lavoro al medico fisiatra.
Quello del fisiatra è un bel lavoro, può darti molte soddisfazioni e arricchirti umanamente. Banale e scontato che deve piacere come ogni cosa, ma se è fatto con passione e dedizione credo sia una professione medica che possa darti come essere umano più di qualsiasi altra specialistica, grazie al rapporto più intimo che si stabilisce col paziente; naturalmente in quest'ultimo caso è fondamentale l'ambito in cui presti la tua opera pensa solo alla ai programmi rivolti all'inserimento dei bambini disabili.
Ti posto gli obiettivi formativi della Scuola: lo specializzando deve assicurare e coordinare l’attivazione di tutti i provvedimenti utili a prevenire o ridurre al minimo possibile, le conseguenze fisiche, psichiche, sociali ed economiche delle menomazioni e disabilità nel rispetto dei seguenti canoni fondamentali:
Approccio globale al paziente (approccio olistico).
Rapporto transdisciplinare ed interprofessionale (lavoro di equipe) orientato alla soluzione dei problemi dalla menomazione al reinserimento del paziente nel suo ambiente e nella società.
Studio e ricerca dei meccanismi biologici che sono alla base del recupero, secondo una metodologia coerente ed adeguata.
Recupero della autonomia, per una migliore qualità della vita, anche per mezzo dell’uso di protesi, ortesi ed ausili.
Coinvolgimento attivo del paziente, educazione dei familiari, integrazione sociale (eliminazione delle barriere architettoniche, adattamento dell’alloggio, facilitazione nei mezzi di trasporto e di comunicazione).
Questo dovrebbe rendere chiaro di chi è o di chi dovrebbe essere il fisiatra, l'importanza che riveste il suo ruolo, e questo al di là di ciò che poi durante gli anni di corso vai a svolgere.
La scuola viene snobbata perchè spesso è ritenuto (a torto) che il fisiatra non sia un vero medico, insomma alla fine verresti considerato (secondo certuni) un medico di serie B; inoltre si perde un pò il contatto con la terapia farmacologica. Questo è il principale motivo del suo scarso appeal.
Le possibilità di lavoro sono ampie nel privato, dall'attività libero-professionale all'opera presso RSA o centri riabilitativi per disabili e non; anche in questo caso hanno una certa importanza i contatti che sai stabilire con i colleghi di altre discipline che poi dirottano verso di te il paziente da riabilitare. Capita, sovente, infatti che i fisioterapisti "soffino" il lavoro al medico fisiatra.
Quello del fisiatra è un bel lavoro, può darti molte soddisfazioni e arricchirti umanamente. Banale e scontato che deve piacere come ogni cosa, ma se è fatto con passione e dedizione credo sia una professione medica che possa darti come essere umano più di qualsiasi altra specialistica, grazie al rapporto più intimo che si stabilisce col paziente; naturalmente in quest'ultimo caso è fondamentale l'ambito in cui presti la tua opera pensa solo alla ai programmi rivolti all'inserimento dei bambini disabili.
Ti posto gli obiettivi formativi della Scuola: lo specializzando deve assicurare e coordinare l’attivazione di tutti i provvedimenti utili a prevenire o ridurre al minimo possibile, le conseguenze fisiche, psichiche, sociali ed economiche delle menomazioni e disabilità nel rispetto dei seguenti canoni fondamentali:
Approccio globale al paziente (approccio olistico).
Rapporto transdisciplinare ed interprofessionale (lavoro di equipe) orientato alla soluzione dei problemi dalla menomazione al reinserimento del paziente nel suo ambiente e nella società.
Studio e ricerca dei meccanismi biologici che sono alla base del recupero, secondo una metodologia coerente ed adeguata.
Recupero della autonomia, per una migliore qualità della vita, anche per mezzo dell’uso di protesi, ortesi ed ausili.
Coinvolgimento attivo del paziente, educazione dei familiari, integrazione sociale (eliminazione delle barriere architettoniche, adattamento dell’alloggio, facilitazione nei mezzi di trasporto e di comunicazione).
Questo dovrebbe rendere chiaro di chi è o di chi dovrebbe essere il fisiatra, l'importanza che riveste il suo ruolo, e questo al di là di ciò che poi durante gli anni di corso vai a svolgere.
Ultima Modifica 13 Anni 3 Settimane fa da .
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- anthony kiedis
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13 Anni 3 Settimane fa #172526
da anthony kiedis
Risposta da anthony kiedis al topic Re:possibilità di accesso e sbocchi lavorativi?
ma ho letto in un altro post che tu vuoi fare il dermatologo, cosa c'entra con medicina fisica e riabilitazione?
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13 Anni 3 Settimane fa #172553
da Kampaspe
Risposta da Kampaspe al topic Re:possibilità di accesso e sbocchi lavorativi?
Veramente Fradoctor è già uno specialista, in farmacologia se non sabglio, e non so se voglia prendersi una seconda specializzazione!! Cmq è stato molto chiaro ed esauriente nel risponderti, quindi non capisco la tua affermazione.....
ma ho letto in un altro post che tu vuoi fare il dermatologo, cosa c'entra con medicina fisica e riabilitazione?
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13 Anni 3 Settimane fa #172577
da Very Otaku
Risposta da Very Otaku al topic Re:possibilità di accesso e sbocchi lavorativi?
credo si riferisse a me..
Si è vero voglio fare il dermatologo ma mi sono riservato una "seconda scelta"..che in precedenza era endocrinologia ma sia per difficoltà d'accesso che per concomitanza della prova d'accesso (stesso giorno e stessa ora) mi sono orientanto su questa branca che comunque mi appassiona.
Del resto non ci vedo niente di male se una persona a cui piaccia la dermatologia piaccia anche quacos'altro non proprio affine...
Si è vero voglio fare il dermatologo ma mi sono riservato una "seconda scelta"..che in precedenza era endocrinologia ma sia per difficoltà d'accesso che per concomitanza della prova d'accesso (stesso giorno e stessa ora) mi sono orientanto su questa branca che comunque mi appassiona.
Del resto non ci vedo niente di male se una persona a cui piaccia la dermatologia piaccia anche quacos'altro non proprio affine...
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13 Anni 3 Settimane fa #172584
da Kampaspe
Risposta da Kampaspe al topic Re:possibilità di accesso e sbocchi lavorativi?
Figurati! Non ci vedo niente di male neanche io!
Io al prossimo concorso proverò + branche, che tra loro hanno davvero poco a che fare....quindi lungi da me pensare che ci sia qualcosa di male!!!
Io al prossimo concorso proverò + branche, che tra loro hanno davvero poco a che fare....quindi lungi da me pensare che ci sia qualcosa di male!!!
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