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AR o Medicina d'urgenza?

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9 Anni 9 Mesi fa #200857 da DocSimo
Risposta da DocSimo al topic Re:AR o Medicina d'urgenza?
Allo stato dell'arte il rischio è relativo.
Fino a prova contraria uno specialista in anestesia E RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA non può sparire dalle rianimazioni. Per il pronto soccorso la situazione è differente, poichè l'anestesista è un consulente (salvo le grandi realtà dove esistono i PS rianimazione) chiamato dal medico del pronto per la gestione del paziente critico. In linea teorica un medico di pronro soccorso potrebbe anche gestire da solo il paziente in emergenza senza l'aiuto del rianimatore, ed è quello che la scuola di MEU sta tentando di fare.
In pratica vedo improbabile la gestione senza anestesista di un politrauma emodinamicamente instabile da intubare e ventilare meccanicamente.

L'emergenza è un lavoro di squadra.

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9 Anni 5 Mesi fa #203438 da Leslie
Risposta da Leslie al topic Re:AR o Medicina d'urgenza?
Anch'io ho una lista infinita di dubbi in merito alla medicna di emergenza/ urgenza
Ad esempio:
- qual e' il confine esatto tra le competenze di un medico di emergenza/urgenza e quelle di un rianimatore? ( a parte ovviamentegli aspetti di anestesia e terapia intensiva)
- nella gestione delle emergenze,quanta autonomia ha, nei confronti di altre figure piu' specialistiche?

( chiedo perche' cercando informazioni ho avuto l'impressione che si tratti di una figura un po' aspecifia e ibrida, che si occupa di tutto e di niente, occupandosi del primo impatto con il paziente, Per poi delegare la gestione concreta alle figure piu' specialistiche per le emergenze " d'organo" e ai rianimator nella gestione dei casi complessi ...So che l'emergenza deve essere un lavoro di squadra, ma all'interno di questa squadra, qual e' la peculiarita' specifica del medico di emergenza/ urgenza? )

- ci sono possibilita' lavorative al di fuori del pronto soccorso e della gestione di emergenze territoriali?
- ad esempio, esiste la possibilita' di lavorare come internista in un reparto ospedaliero ( al pari di una specializzazione come pneumologia o ematologia) ?

- essendo una speclilita' relativamente giovane: in questi primi anni come si e' inserita nel panorama? Che prospettive ci sono per il futuro? C' e' la possibilita' che l'ambito di competenza si estenda alla rianimazione e alla terapia intensiva?

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9 Anni 5 Mesi fa #204032 da 0Giotto0
Risposta da 0Giotto0 al topic Re:AR o Medicina d'urgenza?
-considera che il medico d'urgenza attualmente si occupa della casistica del pronto soccorso dai codici bianchi ai gialli, e spesso lavora anche in reparti di medicina interna dove l'urgenza massima è il settantanovenne con dispnea, 100 volte su 100 sui codici rossi viene chiamato l'anestesista.
- sicuramente ha molta autonomia nella gestione delle urgenze, pero' considera che nei casi gravi (quando c'è bisogno di gestione della via aerea), è necessario chiamare l'anestesista e credo sarà sempre così, perché l'anestesista mediamente mette 3-4 tubi al giorno per tutta la sua vita, il med urg no, quindi la manualità e la tecnica nell'intubazione è e resterà sempre molto diversa tra le due figure professionali. Per quello che ho visto io (sono specializz in ANR) quando c'è da mettere un tubo (quindi casi davvero gravi) il paziente finisce totalmente nelle mani dell'anestesista e punto.
-Al di fuori del ps il med urg lavora in reparti di medicina interna, per l'emergenza territoriale (118) viene richiesta invece quasi sempre la figura dell'anestesista. (pensa di dover intubare un paziente sulla strada dopo un incidente, un med urg a 35 anni se gli è andata bene avrà intubato in totale 20 persone, un anestesista coeataneo 20 persone le intuba più' o meno in una settimana) e la gestione delle vie aeree è la prima cosa da saper fare, per poter gestire un'urgenza in modo appropriato, (oltre ovviamente alle conoscenze cliniche).
-non credo che la competenza si possa estendere a rianimazione e terapia intensiva, alla fine la rianimazione è un reparto in cui davvero servono le competenze di un anestesista, per quello che vedo io attualmente un med urg non Sa gestire ventilazione, non conosce molto bene monitoraggi emodinamici avanzati, ha ridotta familiarità con utilizzo di certi tipi di farmaci, oltre ad avere una manualità da internista (in un reparto come ICU, basti pensare a CVC, drenaggi toracici, punture lombari, cateterismi arteriosi). poi è chiaro che la manualità si acquisisce in relativo poco tempo e le conoscenze sono decisamente più' importanti, pero non credo che il med urg potra mai entrare nel mondo della rianimazione e della terapia intensiva, a meno che dopo la specialità non si metta ad affiancare un anestesista per almeno due anni (ma a quel punto che senso ha la specialità)

Io credo si tratti di mondi molto diversi. il medico d'urgenza è a tutti gli effetti un internista con un bagaglio culturale decisamente diverso e a tratti più' ampio rispetto a quello dell'anestesista, che ha conoscenze decisamente più' specifiche, ma comunque ampie. per quanto riguarda manualità ovviamente c'è un abisso tra e due figure.

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9 Anni 5 Mesi fa #204066 da Niqoletta
Risposta da Niqoletta al topic Re:AR o Medicina d'urgenza?
Mi permetto di dissentire:
- la MU ha ormai una sua dignità e i propri reparti con vere e proprie unità du sub intensiva
- in molte realtà TUTTI i codici DEA sono appannaggio dell 'Urgentista
- il medico di MU SA gestire la ventilazione, i monitoraggi e i farmaci! Ci mancherebbe! Dalla Na agli ATB più complessi, e in molte realtà si mettono CVC, drenaggi e si fanno broncoscopie e PL.

Non voglio ridurre questa conversazione ad un piano infimo ma se dovessi rispondere piccatamente, mi verrebbe voglia di dire che gli A/R sono i tubisti della situazione, dal momento che -davvero- l'unico gap tra noi e loro è il nr di tubi messi.

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9 Anni 5 Mesi fa #204068 da 0Giotto0
Risposta da 0Giotto0 al topic AR o Medicina d'urgenza?
E saper mettere i tubi lo consideri così poco importante nelle
Urgenze????????? Cioè La A di ABC sta per VIE AEREE!
Al di là di questo non metto in dubbio la vostra professione, assolutamente sono il primo a dire he avete un bagaglio culturale senza ombra di dubbio più grosso del nostro. Ma fidati che a gestire un traumatizzato cranico in coma barbiturico, o un ARDS da pronare è tutta un'altra cosa. In sala gestiamo casini tutti i giorni, vediamo shock emorragici gravi quasi tutte le settimane e le gestiamo al di qua dei telini chirurgici con pazienti aperti. Voi avrete sicuramente e lo ribadisco la
Formazione più completa tipica dell'internista. Ma l'esperienza e la manualità e la familiarità con certe situazioni fa tanto e te lo dico anche da paziente.

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9 Anni 5 Mesi fa #204070 da DocSimo
Risposta da DocSimo al topic Re:AR o Medicina d'urgenza?

Niqoletta ha scritto:
Non voglio ridurre questa conversazione ad un piano infimo ma se dovessi rispondere piccatamente, mi verrebbe voglia di dire che gli A/R sono i tubisti della situazione, dal momento che -davvero- l'unico gap tra noi e loro è il nr di tubi messi.


Piccola provocazione. Ma se "l'unico gap" è il numero di intubazioni, per quale ragione è stato necessario inventarsi la figura nel MU?
Fine provocazione.
La spec in medicina d'urgenza è certamente un passo avanti rispetto alla gestione del PS affidata al chirurgo generale o all'immunologo clinico (come avviene ancora oggi).
Ma un conto è la medicina d'urgenza, diversa è la medicina d'emergenza. Quest'ultima no, questa ritengo che debba rimanere una competenza specifica del rianimatore.
L'emergenza si basa sulla valutazione e gestione di ABC. Quale medico è particolarmente vocato a questo?

Termino ritornando al tubo, che sembra banale ma è essenziale in emergenza. Un paio di considerazioni:
- da noi gli spec Med Urg vengono in sala ORL due settimane in cinque anni per imparare a intubare. Mediamente ne intubano 1 ogni 4-5 tentativi (ed è normale che sia così);
- da noi i medici del 118 su mezzo terrestre non sono anestesisti, ma spesso medici qualunque. Sono innumerevoli le intubazioni esofagee non riconosciute.

Riflettiamo e lavoriamo insieme per il paziente, senza guerre, con buon senso.

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