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5 DOMANDE AGLI ANESTESISTI

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12 Anni 11 Mesi fa #173864 da lucaa
5 DOMANDE AGLI ANESTESISTI è stato creato da lucaa
ciao a tutti,volevo porre qualche domanda agli amici anestesisti:
1)come mai da 2 anni è stato aggiunto "terapia intensiva" al nome della specializzazione? E' cambiato qualcosa in termini di preparazione-competenza?
2) è possibile negli ospedali italiani lavorare esclusivamente come rianimatore-intensivista?
3) quanta preparazione clinica hanno gli anestesisti? (interpretazione di un ECG senza far refertare al cardiologo, diagnosi differenziali, esami obiettivi, interpretazione di immagini radiologiche...)
4) vi capita mai in sala operatoria di sentirvi un pò "sprecati"?
5) come vedete il futuro dell'anestesista-rianimatore,sia considerando la nuova medicina d'urgenza, sia la possibile divisione tra anestesisti e rianimatori?

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12 Anni 11 Mesi fa #173907 da C.J.S.
Risposta da C.J.S. al topic Re:5 DOMANDE AGLI ANESTESISTI
1. perchè fa più figo. No, non è cambiato nulla.
2. dipende dal tipo di ospedale. Di solito le grandi aziende ospedaliere hanno anestesisti che fanno sala e rianimatori che fanno terapia intensiva, mentre nei piccoli ospedali non c'è questa divisione. Non sempre questa regola è rispettata, però. Dipende molto dal tuo primario.
3. Per tutti i loro pazienti di sala gli anestesisti "dovrebbero" fare anamnesi, EO, controllare ECG ed Rx, ed aggiustare la terapia. Molti non lo fanno. Non fanno praticamente mai la parte classica della diagnosi differenziale, sebbene usino il concetto di DD in medicina intraoperatoria (DD della tachicardia sinusale in corso di IC, per esempio, oppure DD dell'aumento della pressione di picco delle vie aeree), che è molto particolare, ed in genere più limitata della classica DD che fa per esempio l'internista.
4. sì, soprattutto per il fatto di essere specializzandi, credo. Non esistono anestesie facili e non esistono pazienti facili, anche se l'anestesista ha una curva di apprendimento molto rapida all'inizio (specializzazione e primi anni di lavoro), che poi diventa sostanzialmente piatta a meno che uno non si occupi di ricerca.
5. male, ma ne abbiamo già ampiamente parlato altrove.

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12 Anni 11 Mesi fa #173926 da Giuseppe Bartelli
Sono uno studente del quinto, interessato a A.R.  Anch'io avrei un po’ di domande da fare agli specializzandi-specializzati:

1) la risposta "male" della 5°domanda precedente vuole dire che c'è un serio rischio che le terapie intensive e la rianimazione vadano in un futuro prossimo nelle mani solo del medico d'urgenza?
2) è possibile scegliere le varie sottobranche in anestesia, una volta specializzati, come anestesia in cardiochirurgia, anestesia pediatrica, anestesia in ostetricia, anestesia nei trapianti... oppure se si viene assunti in un ospedale pubblico si è costretti a turnare a vita nei vari reparti.
3) con l'anzianità è possibile non fare o almeno diminuire i turni di notte? e le reperibilità all'incirca per un anestesista strutturato a quanto ammontano in giorni al mese? lo stipendio rimane comunque fisso anche se si viene chiamati?  Di media un anestesista di cinquant’anni quante ore è in ospedale a settimana? e quante notti fa al mese?
4)  ho letto per caso questa storia di un anestesista che è dovuta  emigrare: www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?dirprog=Giovani%20talenti ,la frase che mi ha preoccupato è: “ La mancanza di concorsi per lavorare nella sanità toscana, però, la obbliga a cercare in giro per l’Italia un posto di lavoro, al termine della Specializzazione. Ottiene un impego in un ospedale della Basilicata, dove lavorerà per circa tre anni.”  Ma come? Ma l’anestesista non doveva essere la specializzazione che dava più opportunità di lavoro in assoluto?  Ma c’è davvero lavoro negli ospedali pubblici, i concorsi vengono fatti annualmente? Sono intasati?  E nel privato come è la situazione? Mah… io ho sempre sentito dire che di anestesisti c’è n’è un grosso bisogno, se mi crolla anche questo mito, addio!
5) durante la specializzazione  va fatta un’assicurazione,  ma a quanto ammonta? Alcuni mi hanno detto che è di circa  1000  euro l’anno!?  Quindi dalla vostra borsa di specializzando (a regola di 1600 euro/mese)  ci dovete togliere oltre le tasse universitarie anche l’assicurazione?  e l’anestesista strutturato quanto deve pagare l’anno per assicurarsi?  Ma proteggono veramente in caso di un errore grave o si rischia la galera e multe da milioni di euro?
6) gli esami di specializzazione sono così proforma come si dice in giro? Esami di fisiologia, farmacologia ecc. sono enormi come quelli durante la laurea oppure sapete già cosa vi chiedono all’incirca? E’ mai accaduto che qualcuno bocci un esame in specialità?

Grazie a chiunque abbia voglia di rispondere.

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12 Anni 10 Mesi fa #174706 da lucaa
Risposta da lucaa al topic Re:5 DOMANDE AGLI ANESTESISTI
Ma l'anestesista è in grado ad esempio di fare la diagnosi differenziale tra le varie aritmie cardiache e trattarle durante l'intervento? E segue il paziente anche nel decorso post-operatorio?

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12 Anni 10 Mesi fa #174730 da C.J.S.
Risposta da C.J.S. al topic Re:5 DOMANDE AGLI ANESTESISTI

Sono uno studente del quinto, interessato a A.R.  Anch'io avrei un po’ di domande da fare agli specializzandi-specializzati:

1) la risposta "male" della 5°domanda precedente vuole dire che c'è un serio rischio che le terapie intensive e la rianimazione vadano in un futuro prossimo nelle mani solo del medico d'urgenza?


Non lo so, non ho la sfera di cristallo. se ne è già parlato molto nell'apposito topic. Cmq lo vedo come molto improbabile.

2) è possibile scegliere le varie sottobranche in anestesia, una volta specializzati, come anestesia in cardiochirurgia, anestesia pediatrica, anestesia in ostetricia, anestesia nei trapianti... oppure se si viene assunti in un ospedale pubblico si è costretti a turnare a vita nei vari reparti.


Nella maggior parte degli ospedali l'anestesista fa di tutto, turna in tutti i tipi di chirurgie. Oltretutto nei piccoli ospedali non si fa quasi mai anestesia ad alta complessità. Viceversa nei grandi ospedali e nei grandi centri capiterà di trovare anestesisti ultra-specialisti (soprattutto per quanto riguarda cardioria, anestesia toracica, anestesia pediatrica ed anestesia ostetrica).

3) con l'anzianità è possibile non fare o almeno diminuire i turni di notte? e le reperibilità all'incirca per un anestesista strutturato a quanto ammontano in giorni al mese? lo stipendio rimane comunque fisso anche se si viene chiamati?  Di media un anestesista di cinquant’anni quante ore è in ospedale a settimana? e quante notti fa al mese?


Primario, viceprimario e responsabili di struttura complessa non fanno notti. Gli anestesisti che lavorano per davvero (come anestesisti) fanno anche le notti. Chiaro che se vieni assunto in una struttura che fa solo day surgery e la notte è chiusa non hai notti, ma non dipende dall'anzianità.

4)  ho letto per caso questa storia di un anestesista che è dovuta  emigrare: www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?dirprog=Giovani%20talenti ,la frase che mi ha preoccupato è: “ La mancanza di concorsi per lavorare nella sanità toscana, però, la obbliga a cercare in giro per l’Italia un posto di lavoro, al termine della Specializzazione. Ottiene un impego in un ospedale della Basilicata, dove lavorerà per circa tre anni.”  Ma come? Ma l’anestesista non doveva essere la specializzazione che dava più opportunità di lavoro in assoluto?  Ma c’è davvero lavoro negli ospedali pubblici, i concorsi vengono fatti annualmente? Sono intasati?  E nel privato come è la situazione? Mah… io ho sempre sentito dire che di anestesisti c’è n’è un grosso bisogno, se mi crolla anche questo mito, addio!


C'è il blocco delle assunzioni, quindi da noi nn si possono assumere dipendenti pubblici, e quindi neanche anestesisti, a tempo indeterminato. Da quanto ne so, cmq, tra gli ultimi 20 specializzati l'ultimo anno nella nostra scuola solo 2 non hanno ancora un lavoro pressochè fisso.

5) durante la specializzazione  va fatta un’assicurazione,  ma a quanto ammonta? Alcuni mi hanno detto che è di circa  1000  euro l’anno!?  Quindi dalla vostra borsa di specializzando (a regola di 1600 euro/mese)  ci dovete togliere oltre le tasse universitarie anche l’assicurazione?  e l’anestesista strutturato quanto deve pagare l’anno per assicurarsi?  Ma proteggono veramente in caso di un errore grave o si rischia la galera e multe da milioni di euro?


La nostra assicurazione costa 135 euri l'anno. Quanto protegga fortunatamente non l'ho ancora sperimentato.

6) gli esami di specializzazione sono così proforma come si dice in giro? Esami di fisiologia, farmacologia ecc. sono enormi come quelli durante la laurea oppure sapete già cosa vi chiedono all’incirca? E’ mai accaduto che qualcuno bocci un esame in specialità?


Sì, sono pro-forma. Se vieni bocciato la tua scuola di spec perde dei soldi. Vieni bocciato se un prof vuole cacciarti per qualche motivo.

E sì, un anestesista dovrebbe saper trattare un disturbo del ritmo intra-operatorio. E sì, per legge dovrebbe seguire il paziente nel suo decorso post-operatorio fino alla dimissione

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