Impressioni, consigli, esperienze dirette riguardo al CdL in Odontoiatria

Ciao a tutti, ragazzi! 
Sto prendendo in seria considerazione l'ipotesi di tentare (incrociando le dita) il test per la facoltà di Odontoiatria, il prossimo anno, dopo la mia laurea.
Ho aperto questo topic per chiedere agli odontoiatri ed agli aspiranti odonoiatri cosa pensano a proposito di questa carriera universitaria...
I corsi come sono organizzati, nelle uni che frequentate voi? Sono davvero così fiscali a proposito della fequenza obbligatoria? Questo sarebbe un bel problema, perchè avrei lìintezione di studiare e lavorare(facendo fruttare la mia triennale in ambito sanitario, se mi sarà possibile). 
Vale la pena fare una scelta come questa?Il lavoro, dopo la laurea, come è?Ci sono possibilità, oppure è tempo sprecato?
Sono piena di dubbi...  :'(  Non sono soddisfatta al 100% della scelta che feci 2anni fa a proposito dell'uni e perciò sarei orientata ora verso Odontoiatria...sono sempre stata affasciata dai bei sorrisi, dai denti..curo i miei con molta attenzione e passione e forse(lo spero)questa potrebbe essere la mia strada, ma vorrei valutare in anticipo ed in maniera oculata una scelta del genere, considerando che,se tutto andasse per il meglio, finirei gli studi poco prima dei 30anni... 
Ringrazio in anticipo tutti coloro i quali vorranno rispondere 

Intanto mi preoccuperei di entrare,cosa tutt'altro che semplice.. Secondo me è un tipo di studi che va affrontato full-time e che non consente assolutamente di lavorare contemporaneamente,sia per problemi di tempo che di risorse fisiche e mentali

Per quanto riguarda la fiscalità delle frequenze dipende da docente a docente. L'idea di lavorare durante gli studi è pressochè impossibile, soprattutto dal quarto anno in poi (ma anche prima sarebbe un serio problema), a causa appunto delle frequenze più che dello studio in sè. Sulle prospettive lavorative dipende molto, la situazione attuale è molto critica e non è chiaro come andrà a svilupparsi dei prossimi anni. Gli inizi, soprattutto in mancanza di una pratica adeguata nel corso degli studi e questo dipende dalle sedi, possono essere parecchio difficoltosi (un po' come in tutto alla fine), questo ANCHE a causa del notorio squilibrio tra il fabbisogno nazionale e le possibilità formative delle università che non agevola certo l'ingresso nel mercato del lavoro. Le possibilità in ultima analisi bisogna un po' crearsele....