La realtà dopo la laurea

Mi dispiace se le mie parole possono aver demoralizzato qualcuno.Il mio intento era semplicemente quello di raccontare la realtà che vivo, e che mi porta a conoscere la storia di decine e decine di laureati in Odontoiatria da 2 da 3 da 4 anni, di varie regioni d\'italia.Purtroppo noi usciamo dopo l\'ondata di lauree di una marea di ricorsisti che ha reso sovrassaturo il mercato delle collaborazioni, che ha riempito i reparti ospedalieri di frequentatori, che ha svalutato completamente il nostro pezzo di carta.Il mio messaggio è rivolto soprattutto ai \"migliori\", a quelli che magari hanno avuto una carriera liceale brillante, che potevano fare qualunue cosa,che non hanno scelto odontoiatria perchè si studia meno di medicina...io fossi in voi rifletterei bene sulla scelta che avete fatto e la rimetterei in discussione.Non ha senso sentirsi dei privilegiati per avere superato un test che non ha più alcun valore (e lo dimostra il lungo scorrimento della graduatoria!!).Per non parlare del vuoto culturale enorme e raggelante che lascia un corso di laurea che fa acqua da tutte le parti, sotto il profilo teorico e pratico!(indipendentemente da quello che c\'è scritto sui programmi e sul manifesto degli studi!)

Ciccius hai ragione c\'è chi lo ha fatto, ma è una soluzione a brevissimo termine giusto per non indebitarsi troppo!finiti i parenti,gli amici e le varie donne delle pulizie cosa fai?te lo dico io:usi lo schermo dell\'RVG come monitor della playstation!!!!:-)Scherzi a parte, il problema è serio purtroppo...

mentre invece come pensi sarà la situazione una volta laureato in medicina? a dover lottare per un posto in specialistica, dove ti ammazzerai di studio e lavoro (sempre che ti faccian imparare qualcosa, cosa di cui, per sentito dire, è piuttosto \'improbabile\' ), per arrivare a.. fammi fare i conti: laurea in odonto a 24 anni, sei al terzo di medicina.. se tutto va bene a 36 anni specializzato, con gli stessi problemi che hai ora come odontoiatra.. purtroppo nessuna qualifica al giorno d\'oggi ti garantisce al 100 per cento un futuro roseo. non resta che seguire le proprie passioni e sperare che vada bene.forse dovresti chiederti se era davvero la tua passione, quando hai scelto odonto.. in ogni caso, quando a 36 anni ti troverai con lo stesso problema di prima, e 12 anni in piu sul groppone, forse ti chiederai dove saresti se avessi continuato la carriera di dentista. non voglio attaccarti, sia chiaro, ma tu sei veramente drastico! drastico, ma con (credo) due fettine di salame sugli occhi, perchè se le togliessi ti renderesti conto che esistono architetti che lavorano al mac donald, o laureati in giurisprudenza che alla mattina lavano le strade. ma senza esser così pessimisti, laureati in economia e commercio che fanno la fame in banca, senza possibilità di un futuro degno di nota. La situazione è pessima per tutti i laureati, eccetto forse i cosiddetti \'figli d\'arte\'. e noi, figli di nessuno che dobbiam fare? io corro ai ripari evitando di scegliere lauree-suicidio come facoltà umanistiche (la filosofia non ti sfama) e le varie scienza della disoccupazione.E se dopo cinque anni di studi non otterrò tutto e subito come il figlio di ....arte, bene, amen, mi spaccherò il sedere per raggiungere la cima. e sta pur certo che ci arriverò.in ogni caso, in bocca al lupo per la tua scelta coraggiosa. spero tu abbia veramente idea di cosa voglia dire aver 26-27 anni ed esser ancora nel primo triennio di medicina..!posso chiederti se non entro troppo nel personale, cosa fai nel mentre? O devi seguire tutti i corsi? lavori anche?

Sono dispiaciuto.Sono dispiaciuto perchè a 26 anni con 40 esami dietro le spalle TUTTI superati con il massimo dei voti e alla prima (test compreso)e dopo migliaia di chilometri con la sveglia alle cinque e trenta della mattina, vengo esortato a toglier le \"due fettine di salame\" che offuscano la vista ed il pensiero da chi purtroppo (per ragioni anagrafiche e non di merito, sia chiaro)non credo abbia l\'esperienza per poterlo fare.Stai tranquillo che so benissimo \"cosa vuol dire avere 26-27 anni ed essere al primo triennio di medicina\" e ti garantisco che non c\'è modo più utile di impiegare il mio tempo e che fino ad ora ciò non ha in alcun modo ritardato o appiattito quella che è la mia \"curva di apprendimento\" nell\'ambito odontoiatrico.E\' ovvio che questo comporta enormi sacrifici, di cui forse, a mio parere, è più elegante parlare nel mentre e non al futuro(non credi?). Odontoiatri che fanno i rappresentanti di frese non ne conosco uno solo...Odontoiatri che a trentacinque anni fanno i baristi non ne conosco uno solo...Il mio intento ad ogni modo era quello di raccontare quella che è la MIA esperienza, diretta ed indiretta (compagni di università e giovani colleghi conosciuti in giro per l\'italia).Non credo si possa essere \"drastici\" nel riferire la propria realtà, quella è e per come è si riferisce.Punto.Poi può essere più o meno conforme a quelle che sono le aspettative di chi legge, ma questo, con il dovuto rispetto, non è un problema mio.Arrivando alle domande che mi hai posto, ti rispondo senza problemi.Cerco di portare avanti entrambe le cose.Grazie a dio per ora la frequenza non è poi così obbligatoria come dicono .Vado però in ritiro spirituale assoluto per i giorni di studio matto e disperatissimo che ritengo necessari per preparare gli esami, sempre con l\'acqua alla gola ovviamente...La maggior parte del mio tempo è quindi dedicata al magnifico mondo dell\'Odontoiatria, \"a spaccarmi il sedere per raggiungere la cima\" (come disse un mio saggio amico ), anche se imparerai presto che nel nostro lavoro la meritocrazia non è contemplata...

scusami se son stato duro e ti ho accusato di non aver idea di cosa sia il triste mondo dei laureati di ogni genere, ero un po\' \'su di giri\' ! Non era mia intenzione offenderti quindi se l\'ho fatto chiedo scusa! Il problema, in ogni caso, rimane. E a questo non mi hai risposto, o comunque, non ho compreso il tuo punto di vista.. Dal momento che tutte le strade sono in salita, non riesco a capire la tua scelta di iniziare da zero, per poi, a mio avviso, trovarti con lo stesso problema di ora, sia per quanto riguarda l\'ingresso in specialistica (anche lì la meritocrazia non paga..) sia per inserirti nel mondo del lavoro, quando sarai vicino ai 40 anni.sempre se non son troppo indiscreto (e se preferisci possiamo affrontare la discussione via pm !) potrei chiederti più in dettaglio qual è stato il tuo iter dopo la laurea? In ogni caso, il mio medico di fiducia (nonché caro amico) mi ha sconsigliato vivamente di continuare medicina (l\'anno scorso facevo medicina) per una serie di motivi; tu sconsigli di fare odonto. Una mia conoscente architetto sconsiglia quella via. A giurisprudenza fanno lezione attaccati ai lampadari perché posto a sedere non c\'è. Ingegneria fa schifo (). scienze politiche e tutte le altre scienze evito di commentarle..cosa fare della nostra vita? Per questo motivo a mio avviso sei stato troppo drastico per quanto riguarda la tua (mia futura) categoria, capisco che ognuno lo possa essere con la propria esperienza, ma purtroppo il discorso è molto più esteso! Poi penso che molto dipenda dalla realtà in cui vivi! Io lavorerò presumibilmente in una città di piccole dimensioni, piuttosto ricca (se così si può ancora definire una città d\'Italia), dove il rapporto odontoiatri/pazienti è di 1/1000. Non tutte le realtà sono così rosee (benché la media europea sia di 1/2000, ma vabbè )Ritengo che con una base di meritocrazia e una fetta più o meno grande di fortuna, in qualche modo farò.In ogni modo ti rinnovo l\'in bocca al lupo!

odonteo ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

scusami se son stato duro e ti ho accusato di non aver idea di cosa sia il triste mondo dei laureati di ogni genere, ero un po\' \'su di giri\' ! Non era mia intenzione offenderti quindi se l\'ho fatto chiedo scusa! Il problema, in ogni caso, rimane. E a questo non mi hai risposto, o comunque, non ho compreso il tuo punto di vista.. Dal momento che tutte le strade sono in salita, non riesco a capire la tua scelta di iniziare da zero, per poi, a mio avviso, trovarti con lo stesso problema di ora, sia per quanto riguarda l\'ingresso in specialistica (anche lì la meritocrazia non paga..) sia per inserirti nel mondo del lavoro, quando sarai vicino ai 40 anni.sempre se non son troppo indiscreto (e se preferisci possiamo affrontare la discussione via pm !) potrei chiederti più in dettaglio qual è stato il tuo iter dopo la laurea? In ogni caso, il mio medico di fiducia (nonché caro amico) mi ha sconsigliato vivamente di continuare medicina (l\'anno scorso facevo medicina) per una serie di motivi; tu sconsigli di fare odonto. Una mia conoscente architetto sconsiglia quella via. A giurisprudenza fanno lezione attaccati ai lampadari perché posto a sedere non c\'è. Ingegneria fa schifo (). scienze politiche e tutte le altre scienze evito di commentarle..cosa fare della nostra vita? Per questo motivo a mio avviso sei stato troppo drastico per quanto riguarda la tua (mia futura) categoria, capisco che ognuno lo possa essere con la propria esperienza, ma purtroppo il discorso è molto più esteso! Poi penso che molto dipenda dalla realtà in cui vivi! Io lavorerò presumibilmente in una città di piccole dimensioni, piuttosto ricca (se così si può ancora definire una città d\'Italia), dove il rapporto odontoiatri/pazienti è di 1/1000. Non tutte le realtà sono così rosee (benché la media europea sia di 1/2000, ma vabbè )Ritengo che con una base di meritocrazia e una fetta più o meno grande di fortuna, in qualche modo farò.In ogni modo ti rinnovo l\'in bocca al lupo!

QUOTO IN PIENO!!!al giorno d\'oggi nessuno è più sicuro di una prospettiva brillante e solida!Ma se per questo nemmeno gli aspiranti specializzandi in medicina.. ho amici che vanno avanti a guardie mediche,quando gli va bene.Perchè non sono appunto \"figli di papà\" e non hanno nessun aiuto.Bisogna darsi da fare e crearsi da soli un proprio futuro,e non credo i medici abbiano più prospettive di noi,sinceramente!sono due cose diverse e basta.