ABUSO DI PROFESSIONE?

ok, chiedo scusa...

Dico la mia:Sono 10 anni che sono un soccorritore nelle Misericordie e da 5 sono uno studente di medicina.Per prima cosa la figura del volontario andrebbe rispettata quasi più di un medico e di qualunque altra figura professionale già solo per il semplice fatto che sta svolgendo un servizio PER TE senza ricavarne alcun guadagno se non la soddisfazione personale di fare del bene a qualcuno. Che non abbiano competenze mediche è chiaro ed è anche giusto nei confronti di un medico e di un infermiere ma il servizio santiraio inteso come soccorso in ambulanza sarebbe IMPOSSIBILE senza i volontari perchè:1- Non ci sono i fondi per pagare così tanti equipaggi interi e quindi almento 3 persone moltiplicate per il numero di ambulanze necessarie a coprire una zona.Pensa che solo qui a salerno ci sono 11 ambulanze operative contemporaneamente...che moltiplicate x 3 persone in equipaggio sono 33 persone che al massimo possono fare 12 ore di servizio quindi ogni giorno ci vorrebbero almeno 66 persone in servizio. Se fossero tutte figure professionali dovresti dargli anche uno stipendio adeguato e ti assicuro che il servizio durerebbe ben poco (poi vorrei vederlo un medico che guida o ti prepara una barella..ma dai!!!)2-Così coem un medico è preparatissimo(o si suppone che lo sia)nel trattarti qualunque tipo di emergenza farmacologicamente, nel farti un e.o. per bene etc...allo stesso modo non sa un cavolo di come si immbolizza un traumatizzato e di coem si utilizzano tutti i presidi presenti in ambulanza visto che in nessun corso di laurea vengono istrutiti a questo e pertanto dovrebbe seguire dei corsi di formazione che ha seguito invece il soccorritore-idraulico che però non sa a cosa serve l\'epinefrina(e non gli è dato saperlo)ma stai sicuro che il traumatizzato arriva sano e salvo in ospedale (sto facendo degli esempi..dico traumatizzato come qualsiasi altra cosa).Per la mia esperienza in 10 anni ho visto tanta gente salire e scendere dalle ambulanze...chi più preparato e chi meno...faccio servizio al 118 in una ambulanza in cui nonc\'è neanche l\'infermiere eppure ci ritroviamo ogni giorno su codici rosso o da soli o come primo soccorso in attesa che arrivi l\'ambulanza medicalizzata o quella di rianimazione.Mi sono ritrovato con davanti medici incapaci di iniziare una rianimazione cardio polmonare...medici e infermiere che credevano che il massaggio cardiaco si facesse sullo stomaco o sulla spalla eppure io a 17 anni ho rianimato una persona che ancora oggi è viva ma che a nostro arrivo era in arresto cardio respiratorio...e da allora è successo altre 3 volte.E\' chiaro che c\'è tanta gente esaltata e incompetente messi in ambulanza da irresponsabili ma ce ne sono ancora di più che svolgono benissimo il loro \"lavoro\" per gli altri e senza ricavarne nulla. Un soccorritore non pò fare diagnosi, non può dare consigli medici ma ciò che è nelle sue competenze se lo fa bene è INDISPENSABILE affinchè funzioni il 118.So benissimo che quando arriverà la laurea sarò ancora lì...con competenze in più a dare una mano a quegli splendidi volontari che di mattina fanno i macellai, gli imiegati alle poste e gli idraluci perchè so di poterci contare e che anche se al pz faccio la migliroe terapia del mondo quello stesso pz senza di loro in ospedale nn ci arriverà mai per un tracciato.Scusate il temino ahuahuauhauh

hihiih mi sa che era davverot roppo lungo e nn mi ha letto nessuno

A questo punto dirò anche io la mia.

Io ho cominciato 5 anni fa in ambulanza  come soccorritore, ho fatto anche un anno di automedica come medico in affiancamento e (incrociando le dita) spero di entrare ad Anestesia.

Io parto subito dal concetto che, a prescindere da quale tipo di medico o infermiere sei, se non sei mai stato per strada la tua opinione perde un bel pò di valore. Mi spiego.
L'emergenza territoriale è qualcosa che fuoriesce dalle sole nozioni mediche, è di più, è stomaco, è rapidità, è colpo d'occhio e soprattutto è logistica. Puoi essere il più bravo anestesista della terra, puoi intubare senza laringo e rianimare due persone alla volta ma per strada se non sai fronteggiare l'ambiente, interfacciarti agli altri componenti del team, gestire eventuali pericoli imminenti, gestire i parenti urlanti rimarrai immobile.
Io me la sono fatta nelle braghe molte volte, anche da medico e non ho mai tollerato chi critica la presenza di autisti soccorritori sia professionali che volontari.
Io non posso garantire per tutti e so benissimo che in giro c'è gente pericolosa, gente che si permette di fare diagnosi e gente che fa cappelle grossolane ma il motivo per cui io mi arrabbio se vedo queste cose è per il fatto che credo in questa figura. C'è gente veramente in gamba, ho dei colleghi che non saprebbero riconoscere un edema polmonare e amici soccorritori che su dei brutti traumi in 10 secondo ti hanno impacchettato e monitorizzato il paziente senza che tu te ne accorga. Io sfido i miei colleghi che non hanno mai fatto questo tipo di esperienza a fare meglio di certi bravi soccorritori.
Poi se vogliamo discutere sul fatto che gli iter formativi sono disomogenei, che spesso è troppo facile prendere i brevetti e che sulle ambulanze salgono un sacco di esaltati che sono lì solo per la sirena allora sono pienamente in accordo. Però occhio a fare distinzioni ed accomunamenti.
E non tralasciamo il beneficio economico che il sistema trae da questo tipo di figura.