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ricevute sanitarie
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Se, come diceva Velasco, la ritenuta d'acconto è denaro che tu già paghi allo Stato(tu la lasci al datore di lavoro, il quale poi DEVE versarla allo Stato), come fa il datore di lavoro a dimostrarmi che mi ha versato i contributi?
Esempio nel 2013 ho fatturato (tramite prestazione occasionale... ben consapevole che non fosse pienamente valida :dry:) tipo 3000 euro ad un datore di lavoro. La ritenuta d'acconto era quindi di 600 euro. Il datore di lavoro nel 2014 mi deve versare la ritenuta d'acconto (visto che lui diventa "sostituto d'imposta"), giusto? Come me lo dimostra? mi deve inviare a casa qualche documento?
Inoltre è vero che la ritenuta d'acconto è "credito" che lo stato utilizza per i suoi movimenti economici ma che, con la legge Biagi, posso riavere tramite accredito o bonus dal quale scalare eventuali tasse successive?
Vi ringrazio molto
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- Giuseppe Bartelli
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IMP. Ma allora se faccio un certificato a 30 euro, mi faccio pagare con ricevuta sanitaria la "ritenuta d'acconto" devo metterci zero? Quindi guadagno 30 euro puliti? Non ci devo pagare le tasse? Non lo sapevo! Velasco, sei sicuro al 100% di questo? Altri confermano?
Io sono andato dal commercialista che mi ha chiesto 340 euro l'anno per la dichiarazione dei redditi con partita IVA regime dei minimi (se decido di aprirla).
Non è poco.. se uno intende davvero fare solo prestazioni occasionali cioè 2-3 settimane di sostituzioni (circa 1500 euro) conviene fare la ritenuta d'acconto del 20% che pagare un commercialista 340 euro. Voi quanto vi chiede il commercialista all'anno?
(non mi dite che la P.Iva regime dei minimi si può anche gestire da soli perchè io non sono in grado).
Grazie
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Giuseppe Bartelli ha scritto: Grazie davvero per questo forum che chiarisce molte cose.
IMP. Ma allora se faccio un certificato a 30 euro, mi faccio pagare con ricevuta sanitaria la "ritenuta d'acconto" devo metterci zero? Quindi guadagno 30 euro puliti? Non ci devo pagare le tasse? Non lo sapevo! Velasco, sei sicuro al 100% di questo? Altri confermano?
Le tasse le pagherai a fine anno, una volta che il commercialista farà i conti con le ricevute e fatture che gli consegnerai sul reddito che hai guadagnato..
Io sono andato dal commercialista che mi ha chiesto 340 euro l'anno per la dichiarazione dei redditi con partita IVA regime dei minimi (se decido di aprirla).
Non è poco.. se uno intende davvero fare solo prestazioni occasionali cioè 2-3 settimane di sostituzioni (circa 1500 euro) conviene fare la ritenuta d'acconto del 20% che pagare un commercialista 340 euro. Voi quanto vi chiede il commercialista all'anno?
(non mi dite che la P.Iva regime dei minimi si può anche gestire da soli perchè io non sono in grado).
Grazie
Il mio commercialista, vecchia conoscenza dei miei genitori e per i quali ha lavorato tanti anni, mi ha chiesto 700 euro, specificando che si trattava di un prezzo "di favore"..
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Grazie per le risposte
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Quindi il blocco delle ricevute ti sarà messo a disposizione dalla stessa ASL, spesso si trova direttamente in sede: una copia è per il paziente, una rimane sul blocco e una la tieni tu. Quest'ultima copia dovrai poi restituirla all'ASL insieme agli incassi.
In questo caso non servirebbe P.IVA e la tua percentuale ti sarà versata nelle stesse modalità con cui ti viene versato lo stipendio.
Uso il condizionale perché nella realtà per legge un medico che eserciti la professione dovrebbe obbligatoriamente aprire la P.IVA.
Per gli altri dubbi fiscali ti rimando all'articolo che spiega in dettaglio gli adempimenti fiscali dei medici alla prime armi: hackmed.org/web/professione-medica/107-g...ovani-medici-parte-1
In bocca al lupo!
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- eritrocita
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Ora faccio un esempio: se viene un pz che mi richiede un certificato per uso assicurativo al quale bisogna aggiungere l'IVA come dovrei rilasciare io la ricevuta visto che le prestazioni occasionali non sono soggette ad IVA?
Credo di avere un po' di confusione!
Grazie a chi risponderà
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