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Prima sostituzione
1) Per i certificati di malattia: chiaramente non si fanno pagare, giusto? Ho comunque dovuto fare le mie credenziali per accedere al portale sistemats e quindi per inviarli telematicamente.. Ma se non trovo la causa? Al punto 2 mi sono trovato in difficoltà su come "inquadrare" il paziente...
2) Altra domanda sempre sui certificati di malattia: oggi è venuto da me un paziente, senza precedenti di patologie psichiatriche/disturbi psicologici, che si è lamentato di non riuscire a dormire da qualche giorno e che il carico di lavoro cui era sottoposto lo aveva un pò esaurito, quindi mi ha chiesto 3 giorni di malattia... per non fare storie, trattandosi solo di una settimana di sostituzione, ho emesso il certificato e gli ho dato su ricetta bianca del Diazepam da prendere la sera prima di andare a dormire, per non più di una settimana. E' corretto secondo voi?
3) Ricetta bianca (appunto per il diazepam): io ho inserito nome e cognome del paziente, data di nascita e chiaramente timbro con i miei dati. Non ho scritto sotto "ricetta non ripetibile". Ho sbagliato?
4) In pazienti ipertesi con asma: come preferite trattarli?
P.s: ho detto ai miei datori di lavoro del doppio timbro, non ne erano nemmeno a conoscenza... scusate per le domande sceme ma sono alla prima sostituzione!
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- Darkrocker
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Io su ricetta bianca dimentico sempre la data di nascita ....non dovevi apporre RNR... quello non si fa su ricettario rosso nelle caselle apposite?!
La terapia dell'ipertesione è molto personalizzata...dipende dal pz che hai di fronte. Di solito si parte con un ace-inibore, ma se asmatico poco controllato attenzione ai problemi con la tosse...o di sensibilizzazione.
forse le risposte sono state più sceme delle domande... ma ho voluto risponderti perchè anche io mi ritrovo spesso a chiedere (e a volte è amaro non trovare più che una conferma, un parere ecco).
Auguri per tutto.
PS. Aggiungo delle domande inerenti per i colleghi più esperti:
- Ma se un pz riifuta di recarsi in PS per accertamenti (es. Crisi ipertensiva), e magari vuole essere trattata a casa, come ci si regola?! magari si prescrive anche la Terapia, ma poi ci si fa firmare una Liberatoria, in cui si indica che il pz ha volontariamento rifiutato il ricovero?!
- Ad un pz a cui è stato fatto un certificato di malattia online, che (per es. per vacanze o altri motivi) varia località (regione), come ci si regola?! Si invia dai colleghi di guardia medica (per la continuazione, che cmq sarà possibile di giorno in giorno?!) o si usa la "reperibilità") sul sistema TS?
Grazie a tutti.
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1) tu che consigli? Il pz aveva anche un lieve stato ansioso, per problemi personali e lavorativi... Però vorrei sentire il tuo parere sulla BDZ che avresti dato...
2) io ho ricetta sulla mia penna usb che porto sempre con me, con intestazione e data aggiornata automaticamente, con i campi per nome paziente e data di nascita... Comodissima...
3) il problema è: nel paziente iperteso con esacerbazione di asma che cosa dare per stare tranquilli il più possibile?
Le ultime due domande sono interessanti e ne aggiungo un altro paio...
-come gestite i pz parac.... che vorrebbero un certificato di malattia per non andare a lavorare fino alla fine di agosto?? (Senza disturbi "reali").
-Sta "girando" una enterite virale e molti pz hanno scariche diarroiche a manetta... Io ho vari amici che se la sono vista brutta, ed è venuta una pz che mi ha riferito di avere diarrea da 2 giorni... Era comunque ipotesa e spossata, quindi forse qualcosina ce l'ha... Che faccio, dovendo constatare la diarrea su presunta base infettiva le dico di rimanere nello studio finchè non si ca@a sotto? xD a parte la battuta.... Dal momento che il certificato di malattia devo farlo su patologia oggettivabile e che in tale situazione mi baso sul racconto della paziente (che sembrava sincera), come la si mette nome?
-due ragazzi vengono con uno straccetto di carta a chiedermi due antibiotici, uno per il padre e uno per la madre.... Per una cistite e un HZV vaginale... Ho rifiutato di prescriverli, senza nemmeno visitarli. È corretto?
Grazie mille, è un pò una giungla e io mi sto trovando per la prima volta ad avere "autonomia decisionale", cosa che un pò ti spaesa...
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- Guido T.
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Se intuisco che il paziente fa un po' il furbino, ma ci racconta comunque qualche disturbo (in genere cefalea, insonnia o lombalgia o stress), allora la malattia tendo a darla: se non la diamo e il paziente si fa male al lavoro per qualsiasi motivo, le grane sarebbero ben peggiori! E poi in questo secondo caso non commettiamo alcuna truffa o falso: nessuno ci potrà mai accusare di niente.
Paziente con asma e ipertensione: vanno evitati i beta bloccanti, ma io eviterei (ed evito sempre) anche gli Ace inibitori, che le Asl, in genere, vorrebbero invece veder prescritti in dosi "massicce", rispetto ad altri farmaci più nuovi, dato il loro basso costo.
Detesto gli Ace perché, nella mia esperienza, l'effetto collaterale della tosse o del semplice "raspino in gola" sono frequentissimi, e innescano spesso, se uno non ci pensa su, una lunga e inutile serie di costosi accertamenti.
P.S. I ragazzi con lo straccetto di carta in mano, hai fatto benissimo a mandarli a defecare: lo straccetto sarebbe poi servito loro come carta igienica! :lol:
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- Guido T.
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Darkrocker ha scritto: - Ad un pz a cui è stato fatto un certificato di malattia online, che (per es. per vacanze o altri motivi) varia località (regione), come ci si regola?! Si invia dai colleghi di guardia medica (per la continuazione, che cmq sarà possibile di giorno in giorno?!) o si usa la "reperibilità") sul sistema TS?
Grazie a tutti.
Per quei pazienti che sono in malattia, ma che variano di reperibilità, tu non devi fare niente.
Manderanno loro un fax o un telegramma o quel che vogliono a Inps e a datore di lavoro.
Se invece devono proseguire la malattia, in una località che non è più di tua competenza (es. casa di vacanza o simili), dovranno rivolgersi loro al medico che vogliono (=medico di base di quella località), ma tu non potrai più certificare niente, a meno che tu non voglia andare a visitarli (la visita è d'obbligo anche per un prolungamento di malattia) fino alla loro villetta di campagna. Se invece vengono da te in studio non c'è problema: marchi "visita ambulatoriale" e specifichi la loro reperibilità, che è diversa dalla residenza.
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- Guidobaldo Maria Riccardelli
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io non capisco cosa abbia nel cervello la gente (sempre che lo abbiano)...però spesso è colpa di come sono stati viziati dal titolare
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