Medico a 43 anni

Gentilissimi,
avrei una questione da porvi.
Dopo un lungo peregrinare mi sono laureato on medicina,con il massimo dei voti,alla "giovane" età di 43 anni. Ovviamente ho iniziato la facoltà tardi perchè lavoravo e l' ho conseguita lavorando.Ho sempre mantenuto un' ottima media ed il voto di laurea finale lo dimostra.Il problema però è cosa fare dopo.Ho una buona propensione allo studio e non avrei problemi a tentare il concorso per la specialità.A tale riguardo non ho grandi necessità,nel senso che,ad eccezione delle chirurgiche,per cui sono decisamente troppo anziano,mi piacciono tutte le branche,da quelle cliniche a quelle dei servizi.Il punto però è che mi chiedo se abbia senso specializzarmi,se tutto va bene,a 48 anni.Non vorrei finire per essere un ultrareferenziato che finisce a fare guardie mediche e sostituzioni medici di base.Non perchè abbia qualcosa in contrario,ma perchè allora mi metterei già a farle adesso lasciando perdere la specialità,oppure tenterei il consorso per MMG anche se,lo ammetto,non è un lavoro che mi attrae molto.Oppure tenterei la strada della medicina estetica,che mi richiede al massimo un master di due anni durante il quale lavorerei.
Insomma,la mia preoccupazione è di rimanere,a causa dell' età,uno specialista disoccupato,indipendentemente da quale specialità scelga.
Ringrazio anticipatamente per le risposte.

Cordiali saluti

Domanda molto interessante che necessita di una risposta che non può essere telegrafica In effetti, non è raro laurearsi dopo ' età, per così dire, "canonica" in Medicina anche perché , per quanto si possa dire, il mondo accademico non ha più molti pregiudizi nei confronti dell' età.
 Però, si tratta per lo più di persone che si sono laureate, magari dopo aver interrotto gli studi in gioventù, per motivi personali, diciamo pure per soddisfazione personale, non con lo scopo di lavorare come medico, questo perché lavorano già e si sa che, nel nostro Paese, si assume che una persona, una volta iniziata una carriera in un settore, a continui per tutta la vita lavorativa. Questa è una differenza non da poco rispetto, per esempio, alla Gran Bretagna, anche se non è la norma.
 Per quanto riguarda la specializzazione, l' accesso avviene con concorso nazionale e il conteggio delle risposte avviene automaticamente, per cui l' età non influenza. In sede di concorso post specialità, invece, si è valutati da una commissione di medici in rappresentanza della ASL o dell' Azienda Ospedaliera e tale valutazione è discrezionale, soprattutto per quanto riguarda l' esame orale. Presentarsi come NEOSPECIALISTA dopo i 40 anni sicuramente non è un buon viatico, eccezion fatta per il Pronto Soccorso ( in cui pochi vorrebbero lavorare e dunque non si può fare i difficili). Diciamo che le specialità ospedaliere non offrirebbero concrete opportunità lavorative e resterebbero titoli fini a loro stessi. In più vi è da dire che, con l' ACN del 2018, la Continuità Assistenziale è riservata a chi fa Medicina Generale, per cui con una specializzazione ospedaliera non si possono fare "guardie mediche" se non pochissimi turni. 

Ciao. Senza specializzazione è difficile trovare un impiego ad eccezione delle guardie mediche e delle sostituzioni di medicina di base. Io al tuo posto opterei per una specializzazione che ti consenta di lavorare in uno studio privato.. es oculistica.. cardiologia.. e molte altre.. faresti la specializzazione (pagata) e poi lavori privatamente .. male che vada le guardie mediche e le sostituzioni puoi sempre farle dopo