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Caso clinico: vertigine e malessere generale.

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10 Anni 2 Mesi fa #199493 da DocSimo
Se per elementi oggettivi intendi riferimenti normativi a leggi o regolamenti no, non ho elementi oggettivi, fatto salvo lo stato di necessità che può decisamente essere chiamato in causa.
Ragioniamo. Mi chiamano a intervenire e valuto che le condizioni del mio paziente sono critiche e potenzialmente evolutive. Dopo i primi provvedimenti il paziente deve essere trasportato in ospedale. Io non mi sognerei mai di affidare il paziente a personale non sanitario perchè questo atteggiamento non tutelerebbe il paziente, il medico e perfino i volontari. Ragazzi, c'è un paziente con un'emorragia cerebrale e un problema di vie aeree...perchè non salire in ambulanza? Il problema assicurativo non si pone poichè l'ambulanza è assicurata per tutti i passeggeri, compatibilmente con il numero di posti a sedere.

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10 Anni 2 Mesi fa #199494 da Velasco
Sulla base del solo ragionamento, io ho già spiegato nei post precedenti come avrei agito e perché non sarei salito (ed è quello che ho fatto quando mi sono capitati casi analoghi al tuo), quindi lascio la parola agli altri.

Aggiungo solamente che il tuo essere specializzando in anestesia ti pone effettivamente in una posizione un po' più delicata rispetto ad un comune medico di CA come me, visto che la responsabilità professionale è sempre commisurata alle competenze specifiche del singolo medico.
Mi spiego: forse se le condizioni dell'ambulanza lo consentono (equipaggiamento) tu potresti fare la differenza in caso di emergenza, io invece no, con la semplice abilitazione al primo soccorso (BLS-D) che hanno anche i volontari e la dotazione di un medico di medicina generale.
Questo aspetto in caso di contenzioso verrebbe considerato.

Riguardo invece all'assicurazione, per problema assicurativo intendevo soprattutto la RC professionale, penso che la copertura a cui ti riferisci riguardi invece gli infortuni.

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10 Anni 2 Mesi fa #199495 da ecrosio
Vediamo un attimo di capirci:
Arriviamo, la situazione è critica (paziente è minimo un codice giallo).
Punto uno, e penso sia chiaro per tutti, non lo si lascia in mano a personale non qualificato.
Sarebbe imperizia e omissione, nonché sarebbe contrario alla legge ed al codice professionale.
Le alternative sono solo due:
1) si sale sull'ambulanza
2) si attende l'arrivo della medicalizzata e si fa quanto è in nostro potere fare.

Premetto che non mi pare che esista una assicurazione dell'ambulanza che copra chi ci sale sopra.
Come volontario ero coperto da assicurazione e come medico ho la mia assicurazione. Il salire sull'ambulanza non presuppone l'essere incluso in una qualche assicurazione (tanto vero che se non in casi eccezionali si fanno salire i parenti in un ambulanza).

Non so se esista un protocollo per queste situazioni, spero proprio di si.
Io posso dire che se mi venisse mandata una MSB (cioè un'ambulanza di base) e vedessi che la situazione fosse critica, oltre che a pregare, chiederei al 118 che devo fare.
Se aspetto e non carico potrebbero chiedermi perché non ho caricato e ho perso tempo (va a spiegare che non potevo aggiungere altro al mio operato). Se aspetto un'ambulanza meglio equipaggiata mi potrebbero contestare il fatto che non ho raggiunto il più presto possibile il PS più vicino (va a spiegare che ho spostato un paziente critico con un mezzo che non era equipaggiato per situazioni di emergenza e che così facendo non ho assicurato un trasporto sicuro per il pz).
Io devo dire che, in tutta onestà, sarei salito e avrei portato il pz in PS asap, però non so effettivamente sarebbe la cosa più giusta.
Spero che ci sia o un medico legale o un 118ista che possa darmi una risposta.

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10 Anni 1 Mese fa #199545 da ebarbetti
Da un punto di vista professionale/deontologico devi seguire il pazinete che ritieni critico fino ad affidarlo alle cure di un collega che ritieni idoneo, vige l'obbligo di assistenza, un minimo di furbizia però serve sempre, io avrei chiamato il 118 ( telefonta registrata) e avrei chiesto al collega di centrale come comportarmi, in quanto lui è il collega esperto in urgenza, poi comunque avrei deciso io però se succede qualcosa qualcuno ti può dire perchè non ti sei consultato?
Per quanto riguarda i farmaci non avrei fatto nulla se non terapia di supporto ( ossigeno ed accesso venoso), aspettare 15 minuti per valutare la situazione strumentalmente e fare la terapia più adeguata a mio avviso è la terapia più utile per il paziente.

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