Bella discussione.
Una ipotesi non è stata presa in considerazione: l'infarto può essere stato scoperto casualmente per pura fortuna, mentre i sintomi potevano tutti essere in realtà dovuti alla pirosi gastro-esofagea indotta dal recente vomito. L'infarto in sé poteva benissimo essere stato pauci o addirittura asintomatico.
Poco tempo fa mi è capitata una cosa simile con un mio paziente anziano. Non voleva alzarsi più dal letto, né mangiare e, se ben ricordo, lamentava unicamente vomito (anche se non mangiava niente). Non so come, non so perché (forse l'esperienza che ti entra nell'inconscio, ma anche la lunga conoscenza dei singoli pazienti) pensai subito ad un possibile infarto e a niente altro. Ma il vecchietto non voleva andare in P.S.
Feci giungere a casa il medico prelievista, ma gli enzimi erano muti, forse (se ben ricordo) con una troponina appena sopra i limiti ma non significativa.
Giunse anche il 118 a fare un ECG a domicilio, che fu refertato a distanza da un cardiologo: nessuna evidenza di infarto.
Ma io non ero convinto.
Il giorno dopo la sintomatologia non recedeva, nonostante l'impiego di antiacidi e procinetici, e finalmente riuscirono a convincere il mio paziente a essere trasferito in ospedale, dove, finalmente, fu diagnosticato ciò che io sospettavo fin da subito!
Cosa avrei fatto io con il caso che avete riportato voi? Innanzi tutto... non vorrei più trovarmi a fare le guardie mediche... :blush: Ma se proprio, per malocchio, mi trovassi di fronte ad un caso anche minimamente dubbio, manderei in P.S. per sospetto infarto, pancreatite o ulcera o quello che volete voi (la scusa della P.A. altissima sarebbe stata anche ideale)... Meglio due accidenti da parte dei colleghi del P.S. che un brutto processo dopo un possibile funerale... :S
