Ciao Caterina,
dunque, prima qualche nozione pratica.
Se hai un'assicurazione per la Responsabilità Professionale molto probabilmente essa include già una copertura per le spese legali in caso di citazione in giudizio per questioni verificatesi nell'esercizio della Professione.
A livello provinciale o regionale (fatta esclusione, credo, per le regioni molto piccole forse, come la Valle d'Aosta o il Molise) vi sono sicuramente dei legali specializzati nella materia. Credo che il tuo Ordine provinciale saprà aiutarti nel dirimere le indecisioni in merito alla scelta, oppure indirizzandoti verso un buon studio legale.
Ora entriamo nello specifico.
Da quanto mi pare di capire è stata intrapresa una causa sia sul versante civile che su quello penale.
La lesione personale colposa grave si ipotizza, molto probabilmente, in seguito alla mancata somministrazione di un antibiotico 'più forte' da parte tua, che ha provocato, a quanto sostiene la controparte, un pericolo di vita della persona.
Resta da stabilire comunque il nesso di causalità fra l'azione da te omessa e l'effetto (chi è sicuro che qualora tu ti fossi comportata diversamente avresti evitato la condizione che ti viene contestata? Inoltre chi stabilisce che nel momento in cui tu hai visitato il paziente la reale azione da intraprendere avrebbe dovuto essere quella di non somministrare l'Augmentin ma un antibiotico più pesante?); inoltre, trattandosi di citazione per atto colposo, si suppone che essa proceda ipotizzando un delitto omissivo alla luce di imprudenza, imperizia, negligenza o mancato rispetto di norme, regole etc. ...
Ora, una questione generale: a meno che il medico imputato non sia un deficiente (e non è sicuramente il tuo caso) o un emerito ignorante (nemmeno questo mi sembra), la maggior parte delle condanne ai medici per fatti colposi avviene per negligenza.
Avendo tu somministrato prontamente un antibiotico attivo nei confronti della problematica in questione (l'aminopenicillina è di prima scelta nelle infezioni cutanee), sicuramente quindi non sottovalutando la questione, la negligenza non sussiste.
Quanto all'ambito civile, non potendosi correlare alcun rischio biologico ad alcuna tua manchevolezza, tutto si esaurirà in una manciata di mosche.
Anzi, dato che il soccombente (ovvero chi viene 'condannato' in ambito civile) deve farsi carico, di solito, delle spese legali processuali, proprie e della controparte, ti consiglio di chiedere al tuo legale di citare la controparte in ambito civile per un eventuale danno morale (ed esistenziale, nuova tipologia di danno) per averti ingiustamente coinvolta in una questione che non ti appartiene.
Non ti preoccupare, vedrai che ci vorrà un po' di tempo, ma poi sarai completamente scagionata da qualsiasi accusa.
In bocca al lupo!
- berserker -
