Riduzione durata specialità-a che punto siamo?

LÆGE ha scritto: Mi viene subito in mente un piccolo problema...
Se si riducono le specialitá di un anno (alcune...) come la mettiamo poi con il problema della equiparazione per coloro che decidano in un secondo tempo di spostarsi in giro per il mondo? O come al solito si guarda solo in casa propria?
Tra l´altro se gia´adesso molti si lamentano che in scuola di specialitá imparano poco (in alcune ovviamente) a che serve il velocizzare la carriera se non ad avere un pezzo di carta che permetta ai soliti noti/ignoti di essere sistemati prima? E´davvero l´anno in piu´il problema delle nostre scuole di Specialitá? Non mi soffermo sul problema della ingiustizia nei confronti di coloro che non hanno avuto sconti....
Sono solo alcuni spunti su cui magari riflettere (ove vi sia reale interesse)

La riduzione della durata delle scuole mirava (o mira?) a riportare la situazione a prima della riforma Gelmini....... Riduzione che cmq avrebbe rispettato i requisiti minimi previsti in Europa; quindi non credo ci sarebbe stato un problema relativamente all'equiparazione del nostro titolo fuori dagli italici confini (a parte il problema degli anestesisti che con la riduzione a 4 anni avrebbero avuto problemi in tal senso).
Il problema reale non è tanto la durata della scuola, ma la qualità della formazione purtroppo...... Per questo, penso, in tanti sarebbero felici di terminare prima (4 o 5 anni in molti casi cambia davvero poco dal punto di vista formativo....)

Non sono d´accordo che dal punto formativo cambi poco...
Il fatto é che tu parti dal presupposto che la formazione é scadente e allora... giungi a questa conclusione. In realtá esistono Scuole dove la formazione non é affatto scadente! Semmmai il problema reale é come ci si accede/accedeva. Quindi se a queste scuole si toglie un anno di frequenza, volente o nolente, la formazione viene alterata in senso peggiorativo. Partire dal presupposto di un sistema malfunzionante e storpiarlo ulteriormente legiferando ad hoc, non fa altro che, peggiorare la situazione anche per le Scuole dove le cose funzionano (quant´anche fossero solo due in tutt´Italia, il che ovviamente é un paradosso!)
Ripeto non vorrei che la cosa miri ad una carriera veloce e basta.. il pezzo di carta che poi vediamo...
Tipico modo "italico" di ragionare, invece di ad esempio, battersi sulla qualitá o su altri parametri che garantiscano una eccellenza della formazione come nel resto d´Europa. Si mira a velocizzare... cosa che .. a me personalmente appare grottesca.
Perché allora non fare anche la laurea in Medicina in 5 anni e magari il Liceo in 4... non capisco....

Saluti

Sicuramente alla base della riduzione della durata della scuola da parte del Ministero c'era, soprattutto, il bisogno di recuperare fondi per finanziare nuove borse e non tanto la qualità della nostra formazione.
Sono d'accordo con te che togliere un anno significhi cambiare la qualità della formazione, ma solo in quelle scuole dove c'è attenzione alla formazione degli specializzandi. In tante scuole, invece, dove le cose non funzionano così bene, un anno in più o in meno cambia veramente poco.....

però a questo punto ha ragione LÆGE, queste persone dovrebbero preoccuparsi non tanto di finire un anno prima o dopo, ma che qualcuno consenta loro di arrivare in fondo alla specialità sufficientemente preparati.
Se così non è, la vita dopo l'agnognato pezzo di carta può diventare veramente difficile...

Io non volevo aprire un dibattito sulla giustezza della riforma ma sulla sua attuazione o meno....

lololo ha scritto: Io non volevo aprire un dibattito sulla giustezza della riforma ma sulla sua attuazione o meno....

Hai ragione.....siamo andati O.T......
L'ultima notizia è che l'On. Crimì ha posto un'interrogazione parlamentare al Ministro Giannini sulla questione "riduzione durata scuole di specializzazione".........
Aspettiamo la sua risposta!