Specializzandi, schiavizzandi o segretariandi?

Ciao a tutti....

attraverso un profondo momento di crisi interiore. Sono nel "limbo" costituito dal tirocinio post-laurea (altro modo per farci perdere 3 mesi di tempo e cercare di ritardare l'ingresso nelle specializzazioni). Sto frequentando da 1 mesetto un reparto chirurgico, dove il professore con cui sto (almeno al momento, poi non so se si deciderà a riprendere a fare il medico) non sta operando molto (direi 4 volte in 1 mese). Le mansioni che ricopro sono in genere le seguenti:

-Fotocopie nella stanza del prof
-Recupero risme di carta dall'economato
-Procurare tovagliette/carta per l'intramoenia
-Portare i campioni di sangue in ematologia
-Ritiro cartelle cliniche dai reparti e loro restituzione ai suddetti reparti
-Ritiro referti in radiologia
-Dattiloscrittura spicciola e manutenzione computer del prof
-Chaffeur e dama di compagnia (o cavaliere di compagnia, almeno sono maschietto)

In 1 mese gli atti puramente medici sono stati:
-Compilazione di 4 cartelle cliniche
-Pressione e battito prese in reparto

...il problema è che ho 29 anni e che, se entrassi, temo di rimanere invischiato in questo sistema di segretariato/schiavismo. Altro problema è che vado circa 10 ore al giorno, quando tutto va bene: dalle 9:30 alle 19:30 in media. Ho fatto anche 24 ore di fila al policlinico. Ora vorrei capire una cosa: sono sfortunato io oppure è tutto lo stesso giro di cose (della serie: tutto il mondo è paese)? Perchè se la situazione è comune un pò dovunque, allora capisco solo che c'è da stringere i denti e poi passare il testimone di schiavo nero al prossimo interno che verrà quando sarò entrato (sempre SE sarò entrato). Altrimenti devo iniziare a guardarmi SERIAMENTE intorno, perchè così è altamente demotivante e non mi fa trovare lo spunto per continuare la professione: preferisco appendere la mia bella laurea alla parete e giocarci a freccette, tanto.... per quel che vale (non posso dire di SAPER auscultare il torace, non ho mai fatto un prelievo di sangue venoso - giusto qualche emogasanalisi)... insomma la facoltà che mi ha sfornato è estremamente deficitaria nella formazione del proprio studente. Per quanto riguarda l'ateneo al quale mi sono rivolto per l'abilitazione, beh... le cose non vanno benissimo come potete vedere!!

Il problema è, come ho detto, che ho 29 anni: non voglio fare 6 anni di specializzazione e poi trovarmi a non saper operare, con l'obbligo di fare per 2 anni da schiavo ad un ospedaliero (a 36-38 anni non è molto edificante, davvero lascerei perdere la medicina e mi dedicherei a qualche lavoro in cui la laurea non è richiesta)....

La situazione è esattamente quella che descrivi tu.
Una qualche formazione post-laurea ormai al medico è in qualche modo richiesta, quindi in una specialità di qualche tipo, fosse anche solo la medicina generale, ti conviene entrare.
Ti sconsiglio di cercarti un altro mestiere (la medicina è tuttora il mestiere più bello del mondo, per chi ci crede), ti consiglio invece di specializzarti all'estero, se puoi.
Se l'età me lo permettesse l'avrei già fatto pure io.

Comunque, con laurea e abilitazione, se hai voglia lavori: non hai sicurezze, non hai posto fisso, ma il medico lo fai, ed è bello.

Ciao. Non ho ben capito se quello che descrivi è il mese di chirurgia del tirocinio post-laurea o un internato post-laurea in chirurgia. Probabilmente è colpa mia.

In ogni caso stai descrivendo una situazione assolutamente ai limiti della decenza.
D'accordo che in Italia la situazione è tragica ecc ecc ma robe così non le ho mai viste/sentite.
Se trattasi del tirocinio post-laurea allora deve essere un tuo diritto (e interesse, presumo) fare esperienza. Lascia perdere ste cretinate da schiavo e buttati: chiedi di fare i vari emogas, prelievi...

Se invece stai seguendo in quel reparto perché vuoi entrare in specialità e credi che fare lo schiavo possa darti qualche possibilità in più, beh, no comment. È un tuo problema.

Di certo ti posso dire che la tua situazione non è così comune.

Io sono stato interno in chirurgia per un anno a Bari e ho fatto un mese di tirocinio post-laurea in chirurgia generale ed è stato molto utile.

Ciao!

Ma è così tragica la situazione? anche a me piacerebbe fare una chirurgia...
Però se è vero che i prof non vengono certo a proporti loro di imparare è anche vero, che almeno dove studio io, quando ti dimostri disponibile, propositivo e cazzuto i prof non si tirano indietro da insegnare..

Rispondo per ordine:

@Giuseppe Digiesi:
Il mese che descrivo io è il tirocinio pre-abilitazione, ergo post-laurea... forse mi sono espresso male io! Non si tratta di "fare lo schiavo", semplicemente siamo in italia e la cosa è molto semplice. Sai molto bene che durante il concorso c'è una parte scritta "libera", che la cosiddetta "attinenza tesi" è valutata a discrezione della commissione, che le eventuali pubblicazioni (ove presenti) sono valutate dalla commissione (sempre a loro discrezione). Si tratta di essere presenti con chi di dovere per ottenere un aiuto in più al momento opportuno... gli exploit eventuali si possono fare, con moderazione, post-ingresso. Ti dirò di più: dove andavo io ad ortopedia, prima di cambiare il tipo di chirurgia, il professore si faceva andare a prendere a casa e scarrozzare in giro per i suoi servizi o le lezioni in facoltà, poi di nuovo al policlinico, poi a casa, ecc... almeno questo professore è automunito e viene/va per i cavoli suoi!! Il problema è che questo professore è comunque ben disposto nei miei confronti, ed eventualmente potrei respirare un pò con la rete formativa/extraformativa, mentre andare fuori significherebbe partire per mete non conosciute, con il rischio di trovarmi situazioni analoghe senza gli agi (amici, fidanzata, famiglia) che avrei rimanendo in zona....

@DrHP:
Il problema è che, stringi stringi, la meta migliore è l'inghilterra. 10 anni di specializzazione senza, peraltro, parlare la lingua in maniera fluente è un qualcosa di estremamente complesso da realizzare, specie a 29 anni come me.... se fossi stato consigliato meglio avrei intrapreso il mio percorso accademico direttamente all'estero, così da trovarmi ora in una condizione di serenità e non di frustrazione.

@Silvia Negro:
La situazione è esattamente come la descrivo io. Pensa che oggi sono arrivato alle 10:00, il professore è arrivato alle 12:00 circa (qualcosa dopo e non prima) e sono stato nella stanza tutto il tempo, a farmi qualche quiz per l'abilitazione (visto che dovevo perdere il tempo)... alle 15 ho inventato un impegno improcrastinabile e me ne sono andato via, perchè mi ero rotto l'anima. Domani si ripete la storia, sempre se non mi spediscono a portare sangue e ritirare referti. Quanto al "propositivo" e "cazzuto" la scuola campana è semplice: stai zitto perchè sei il nulla mischiato con il niente e se non ti sta bene la porta è quella..... ed è una situazione di tantissime (se non tutte, qualche isola felice c'è, ma a trovarla!) chirurgie della campania. Facciamo schifo in tantissime cose, vorrei tanto avere la soddisfazione di mettere le mani, un giorno, su chi mi ha fatto da docente, per poter testare sulla sua pelle la mia preparazione teorica e pratica!!

Ciao.

Beh quindi tu stai facendo il tirocinio ma poi dici chiaramente che accetteresti una situazione di questo tipo pur di entrare in specialità nella speranza di poterti formare una volta superato il concorso.
D'altro canto lasci intendere di soffrire questa situazione.

Diciamo che io sono tra quelli che ha lasciato tutti gli agi e ha fatto un salto nel buio più totale pur di evitare baroni, baronetti e altre condizioni patologiche che si riscontrano in alcuni ambienti universitari. Mi è andata bene alla fine quindi non posso essere d'accordo col tuo discorso.

Spero tu riesca a fare quello che più ti piace a prescindere da tutto. In ogni caso, ripeto, se sottostare a determinate regole non scritte non rientra fra le tue attività preferite fai sempre in tempo a cambiare (professore, reparto, specialità, città, nazione).