Questo mondo ingiusto!

MadamePoppyPomfrey ha scritto:

insteal ha scritto: A ben guardare il titolo di questo thread e la gran parte dei commenti viene la pelle d'oca. Molti si lamentano delle domande, del peso del curriculum, della mancanza di sbocchi etc, ma a scorrere le graduatorie delle scuole per cui ho concorso (anche quella di medicina generale), mi sono convinto che almeno 1\4 dei colleghi abbia un preparazione davvero modesta. Fare meno di 22-25 alla prima prova di specializzazione, o meno di 70 in medicina generale é, a mio modo di vedere, un gran brutto segnale. Dite che studiare non serve a nulla con quiz del genere? Bah, io so solo che i colleghi piú preparati che conosco sono tutti entrati, a differenza di quelli che "tentavano" gli esami. Certo, tra gli estremi ci sono parecchi colleghi rimasti fuori, ma per questi ultimi ci sarà un'altra possibilità ad aprile. Il mio consiglio è quindi quello di rimboccarsi le maniche e studiare.

Mah...vorrei tanto crederti. E di sicuro personalmente non smetterò di studiare, figuriamoci! Ma non per questo test! La mia esperienza è questa: ho totalizzato un punteggio totale -esclusi punti curriculum, che son meno di 5- di 87.3 (penalizzata di -2.3 per l'inversione di prove) con 47.1 di prima parte. Ero preparata anche se un paio (anzi 3 cose) le ho scazzate e ancora mi mangio le mani...ma anche se prendessi 91 al prossimo concorso non credo ci sarebbe niente da fare per via dei punti curriculum....e assicuro che guardando gli scorrimenti noto un sacco di gente che ha avuto ben meno di 87, ma partiva più avvantaggiato....Non so, magari sono medici più bravi e meritevoli di me e lo dimostreranno.....il mio problema adesso non è questo! E' la totale sfiducia che ho in un possibile miglioramento, anche studiando mesi e mesi in più. Per questo dico che non credo che lo studio sia davvero utile per chi non ha curricula da 7 in su...soprattutto per certe specializzazioni più ambite.

sono nella tua stessa situazione con 85 punti ai test....

Ogni sistema valutativo ha le sue mancanze , ma c' è da dire che tutti quelli che conosco con una media alta e/o una dedizione altissima al reparto di preferenza prima o poi sono entrati e anche adesso o sono entrati o non sono entrati per pochissimi punti e quindi hanno buone possibilità per il prossimo concorso.
C' è da dire che è inevitabilmente mi vengono in mente casi ,rari a dir la verità , di colleghi con serie problematiche di gestione del paziente che , facendo punteggi alti nei test, sono entrati prima a MG poi hanno "bruciato" la borsa dopo 1 anno e sono entrati nella specializzazione di preferenza .
Il caso che mi ricordo meglio è quello di un 110 L interno al reparto che di fronte a un paziente agitato e irascibile da un paio di giorni cercò di alzarlo dal letto mettendosi in una situazione in cui era bloccato da un lato dal muro , da un lato dal letto , da un lato dal comodino e dulcis in fundo da un lato dalla seggiola in cui voleva far sedere il paziente .
Come è finita ? Si è preso un pugno nei genitali , e per fortuna che il paziente era debole .
Quindi un 110 L interno al reparto non sapeva nemmeno che di fronte a un paziente agitato bisogna avere una via di fuga e magari essere in più di uno .
Il modo di mettersi nello spazio dell' ambulatorio/reparto di fronte a un paziente agitato è scritto in un famoso libro di psichiatria ma vi dico che basta un pò di buon senso che a quanto pare può non essere posseduto da un 110 L .

ritengo cmq anch'io altamente ingiusto il peso così rilevante del curriculum PRE-LAUREA.
Per specialità molto ambite una dote di punti preliminari non eccelsa taglia irrimediabilmente le gambe prima ancora di cominciare le prove. Abbiamo letto diversi commenti su questo problema e anchìio credo non sia giusto, perchè queste persone, ovviamente, si chiedono cosa possano fare di meglio la prossima volta per avere delle chance in pià. E spesso si rispondono: "nulla".
A questo punto o si elimina quei punti, o si da la possibilità anche POST-laurea di accumulare punteggi facendo esperienza ed acquisendo conoscenze. Sarebbe una cosa da studiare nelle modalità, ma trovo sia giusto dare ad un candidato volenteroso ed appassionato la possivbilità di riprovare l'anno dopo il concorso con maggiori titoli preliminari (guadagnati sul campo, si intende).

Bosch ha scritto: ritengo cmq anch'io altamente ingiusto il peso così rilevante del curriculum PRE-LAUREA.
Per specialità molto ambite una dote di punti preliminari non eccelsa taglia irrimediabilmente le gambe prima ancora di cominciare le prove. Abbiamo letto diversi commenti su questo problema e anchìio credo non sia giusto, perchè queste persone, ovviamente, si chiedono cosa possano fare di meglio la prossima volta per avere delle chance in pià. E spesso si rispondono: "nulla".
A questo punto o si elimina quei punti, o si da la possibilità anche POST-laurea di accumulare punteggi facendo esperienza ed acquisendo conoscenze. Sarebbe una cosa da studiare nelle modalità, ma trovo sia giusto dare ad un candidato volenteroso ed appassionato la possivbilità di riprovare l'anno dopo il concorso con maggiori titoli preliminari (guadagnati sul campo, si intende).

Esatto Anche perchè la % di persone che riescono al primo colpo nella specialità di preferenza,di anno in anno, si è abbassata e sommando il fatto che entra a parità di tutto il più giovane , è proprio uno scandalo che sia contato zero quello che uno ha fatto dopo la laurea ( a parte il dottorato che è per pochissimi ) .

Sì, è una buona proposta!
Sul discorso di premiare così tanto le medie superiori a 27,4 io continuo a essere totalmente oppositiva, ma perchè provengo da una università in cui nel mio anno in pochi riuscivano a raggiungere il 28 di media e in POCHISSIMI il 28,5...forse un solo genialoide il 29, o almeno così mi risulta. 27,4 era una media di tutto rispetto, ma che conta zero ai fini del concorso italiano nazionale! La cosa buffa è che quando frequentavo sentivo che era giusto così, che i nostri voti erano GIUSTI ed ero fiera di frequentare nella mia sede, in cui si è dato immenso spazio alla pratica con tirocini intensivi non solo in ospedale ma anche sul territorio dal terzo anno. Questo anche perchè mi sono trasferita da un'altra sede in cui i voti erano INGIUSTAMENTE bassissimi (nessuno ha mai sentito parlare delle fisiologie di Ferrara, anni 2006-2007? Ecco, i ferraresi mi capiranno, eccome se mi capiranno.Si passava al terzo colpo minimo, con voti infimi e IRRIFIUTABILI.) La disparità nella valutazione tra sedi ESISTE. Ed esiste anche la differenza nella valutazione a seconda delle diverse classi di laurea. I punti bonus per la laurea in corso ad esempio da noi cambiavano di anno in anno! Non si può mettere tutti sullo stesso piano, mi dispiace. Piuttosto facciano un test preliminare per sede (senza considerare i curricula) e poi guardino se alle medie corrisponde una reale preparazione.....inseriscano un fattore di correzione!!
Quanto alla dedizione al reparto....non ci hanno permesso di dimostrare, tramite le ADE riguardanti i tirocini volontari, di averla avuta eccome! Io l'avrei sacrificata volentieri, così come son stata contenta, pur avendo una singola pubblicazione tratta dalla mia tesi, che siano stati sacrificati gli articoli. (Troppe storie di nomi inseriti dai baroni a casaccio nelle pubblicazioni)..però non per i punti di MEDIA!!!

Inoltre c'è anche un'altra cosa che mi sfugge...Perchè non hanno messo un punteggio minimo al test (SOLO AL TEST) in modo da tagliare fuori dalle graduatorie chi veramente aveva fatto malissimo il test stesso?

il calcolo del 27,5 non è casuale...secondi i dati almalaurea la il valore medi dei voti su scala nazionale è proprio 27,5...con buona pace di chi parla di facoltà serie e meno serie: le medie di Milano sono sovrapponibili a quelle di Catania. Anche io sono per togliere dalla computazione ogni punteggio curriculare, anche post lauream. Chi è preparato non ha bisogno di alcun vantaggio (lo dico a mio discapito dato che nella branca in cui sono entrato avevo 9 punti di curriculum...non tantissimi, ma neanche da buttare). I questo modo si modificherebbero anche certi approcci di studio, e sarebbero gli studenti i primi a essere motivati e spinti a accumulare quante più conoscenze possibili. La proposta migliore per quanto concerne invece il training pratico è quella di predisporre esercitazioni pratiche con metodiche di valutazione oggettive (test di riconoscimento dei soffi cardiaci, rianimazione, prelievi arteriosi e venosi su dispositivi sintetici etc) ed esami di sbarramento a ogni anno di medicina (dando magari due possibilità). Molti esami andrebbero poi fatti tramite quiz a risposta multipla (come avviene nel resto d'Europa)