le mie personali considerazioni sul concorsone

I problemi strutturali, senza entrare in quelli "incidentali" su cui stendo un velo pietoso

1)il peso del curriculum. Va almeno dimezzato. Faccio un esempio: io ho 4 punti. I primi anni di medicina ho accettato voti bassi, sia perchè non mi ammazzavo di studio, sia perchè nella mia facoltà c'erano i BLOCCHI DIDATTICI, cioè se non avevi superato a settembre gli esami dell'anno in corso non ti potevi iscrivere all'anno successivo. Inoltre contare voto di laurea, media voto e esami specifici, premia tre volte le stesse persone e penalizza gli altri. Senza entrare poi nell'annoso problema della sperequazione dei voti sul territorio nazionale, ma su questo oggettivamente non ne so granchè.

2) Copioni: onestamente nell'aula dove ho sostnuto la prova, la distanza fra i monitors era 35 cm. La non-assegnazione dei posti in aula ha creato i gruppetti di amici, raggruppati astutamente per anno, in piena collaborazione perpetua.
Due considerazioni, la prima se si dimezza il tempo per le prove, molte persone non avrebbero il tempo per guardare il compito del vicino e/o per copiare, la seconda è che ogni domenica le forze dell'ordine si mobilitano per impedire che degli idioti allo stadio non s'ammazzino fra di loro, forse si potrebbero impiegare una volta anche a vigilare un concorso così importante per il nostro futuro ed in definitiva per il futuro stesso del paese. (non sono un bacchettone, adoro il calcio, ma ci sarà una gerarchia di importanza, no?)

3)Quesiti:Poche domande in generale e sbilanciamento parte generale, pre-clinica, su tutto il resto. Troppe domande generaliste e poche di area e specialistiche, secondo me andrebbero fatte 70+70+60 o qualcosa del genere.
inoltre l'instudiabilità delle domande: nozioni pure, la sai o non la sai, un grande Triviali Pursuit. Ragionamento critico? ahahahahahah

4) il più importante. Il prossimo esame. Io non so voi, ma io lavoro, esco, viaggio, "faccio cose". Ci devono comunicare al più presto quando sarà il prossimo concorso, per sapere se accettare lavori, fare master, partire con una ONG, un viaggio, andare a Lourdes. insomma non possiamo programmare i nostri anni sul fatto che "probabilmente, ma forse no, ad aprile o a giugno, dovrebbe, chissà uscire il bando, ma i posti dovrebbero essere 3000". PROGRAMMAZIONE.

1)il peso del curriculum.

Non sono d'accordo, il curriculum deve avere un peso importante perché non si possono svalutare 6 anni o più di studi. Quello che secondo me è mancato è stato il fattore tempo: un 110L in 8 anni non può valere come un 102 in 6.

2) Copioni

D'accodo con te sull'utilizzo delle forze dell'ordine, non sul dimezzare il tempo. Si sarebbe dovuto lavorare sulla vigilanza non "autoctona" e su una disposizione dei candidati in aula con dei requisiti minimi dettati dal MIUR.

3)Quesiti

D'accordissimo con te.

PROGRAMMAZIONE.

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assolutamente in disaccordo con l'aumento dei quiz specialistici. Il test deve valutare le conoscenze di medicina generale, poi ci si specializza durante il corso, in linea con quanto avviene in altri paesi europei. Io il bonus curriculare lo toglierei del tutto (si studia per la preparazione, non per le medagliette...e lo dice uno con la media superiore al 28, 110L etc etc). Gli ingressi a medicina andrebbero limitati a 6000m e le aule dove vengono effettuati i test andrebbero videosorvegliate.

1)il peso del curriculum.

Annullarlo del tutto o in alternativa introdurre del peso per la pratica clinica autonoma e con responsabilità personale non condivisa con superiori.

Il tempo sì, lo dimezzerei. Più che altro perché ci si annoia.
Concordo sostanzialmente sui quesiti.

Sulla programmazione non ho speranze, vista la competenza finora mostrata dal MIUR.

Pienamente d'accordo con DrHP
Sempre e comunque considerati studentelli....una sostituzione di 3 mesi da solo in un ambulatorio dovrebbe valere piu di un 110L....
E sinceramente una domanda su cosa e' l'empiema e' una offesa alla mia intelligenza....
Le domande che stimolano i neuroni sarebbero su casi clinici ragionati ed adattati alle esigenze di un concorso. Un esempio, chiaramente da adattare per altri scopi, sono i casi clinici discussi sulla rivista della Mayo clinic del tipo hai tizio che ha questi sintomi quale e' la diagnosi piu probabile, quali esami faresti, che gli dai....e cosi' via.
Probabilmente e' chiedere troppo visto le domande che gli espertoni hanno stabilito essere fuori area...l'audiometria tonale....ma dai...pure l'extracomunitario qualche volta mi chiede dotto' non ci sento mi mandi a fare una audiometria....Questo paese e'un manicomio a cielo aperto
:woohoo:

aurmarc ha scritto: Pienamente d'accordo con DrHP
Sempre e comunque considerati studentelli....una sostituzione di 3 mesi da solo in un ambulatorio dovrebbe valere piu di un 110L....

Dissento totalmente, ma senza intenti polemici.

Conosco medici che sono dei perfetti cretini e a cui non manderei come paziente neanche il mio peggior nemico: nessuno di questi (guarda caso?!) è riuscito a prendere, da giovane, la lode e neanche il 110.
In 6 anni, una persona che esce con la lode non è detto che sia per forza un genio, ma senz'altro non sarà un mentecatto, anche se nello studio della medicina conta molto la memoria e relativamente poco il ragionamento.

Viceversa un emerito imbecille può benissimo sostenere 3 mesi (ma anche 3 anni, e anche una vita intera) da solo in un ambulatorio di medicina generale: ci metterà 15 minuti per un paziente col raffreddore e non riconoscerà mai una pitiriasi rosea... ma chi se ne frega...

Già Medicina è una facoltà che non fa brillare per intelligenza i suoi studenti: vogliamo con le nostre stesse mani buttare in vacca anche gli sforzi, la buona volontà e perché no anche quel poco di materia grigia di quelli che si sono fatti il mazzo per uscire in tempo dall'Università e con la lode? :dry:

Una lode vale davvero, secondo voi, come tre mesi di Guardie o di sostituzioni?
Purtroppo sì, nella graduatoria per la medicina generale.

Vogliamo estendere questo schifo antimeritocratico anche alle specializzazioni?
Accomodatevi!

Io darei invece anche molto più peso alle domande di specialistica, al contrario di quanto sostenuto da qualcuno.
E' chiaro che uno "diventerà" specialista in futuro, ma con ogni probabilità quella persona ha già studiato parecchio di quella materia e fatto probabilmente anni di pratica in reparto: e un medico può essere portato davvero molto per la sua futura specialità, ed essere invece relativamente scarso come generalista. E' giusto tartassare esclusivamente (o quasi) con domande di medicina generale un aspirante psichiatra? E fargli solo due domandine ridicole su quella che dovrà essere la sua branca per tutta una vita? Meditate bene anche su questo, per favore.

Mi sono letto le domande di dermatologia del concorso (io sono dermatologo): 4 domande stupidissime e in parte anche ingannevoli (terapia del basalioma) che neanche all'esame del 5 anno io avrei mai fatto ad uno studente...