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POSTI AGGIUNTIVI IN SPECIALIZZAZIONE,NN RETRIBUITI
Creo questo topic più che altro per sapere cosa ne pensate e per scambiarci dei punti di vista in proposito. Da un po' di tempo mi sto domandando se non sia giusto pensare di creare dei posti in scuola di specializzazione non retribuiti, ovviamente anche allargando la rete formativa attuale per aumentare il numero di posti. Cerco di spiegarmi meglio..altrimenti sembra un’eresia, lo so. Poniamo il caso che per una determinata scuola di specializzazione X ci siano 50 posti in Italia. Questo significa che il MIUR ha a disposizione i fondi per pagare 50 borse. I concorrenti che arrivano dopo la cinquantesima posizione resteranno almeno un anno in un limbo di lavori saltuari, frequenza in qualche reparto (se utile dal punto di vista formativo) e nessuna sicurezza per il futuro.
Quello a cui pensavo sarebbe di rendere possibile l’iscrizione alla scuola di specializzazione, nonostante non si riesca a collocarsi in una posizione utile rispetto alla graduatoria di attribuzione delle borse di studio disponibili (ciò non solleva il MIUR dal cercare i fondi necessari al finanziamento di un numero congruo di posti). Questo comporterebbe il non essere retribuiti per le persone che decidono di iscriversi comunque. Ma allo stesso tempo consentirebbe di non perdere anni preziosi di vita e di formazione.
(come saprete tutti, una cosa del genere prima era possibile solo per i pochi eletti che si autofinanziavano la borsa, di fatto disponendo di una cifra intorno alle 125.000 Euro, non da tutti.. e guarda caso vincendo il posto aggiuntivo…ma non voglio parlare di questo)
Il sistema, ovviamente dovrebbe essere strutturato in modo che ogni anno, anche gli specializzandi senza borsa di studio possano partecipare al nuovo concorso per l’attribuzione delle borse (MA NON PERDENDO GLI ANNI! cioè uno specializzando potrebbe vincere la borsa ma magari dal secondo o dal terzo anno in poi!) e in modo che sia possibile effettuare qualche lavoro extra per vivere, per esempio qualche turno di Continuità Assistenziale o altre soluzioni. Certo, nessuno può garantire che prima o poi uno possa conquistare la sua borsa, ma certamente sarebbe garantita la possibilità di specializzarsi, condizione necessaria per legge per lavorare in Italia, la stessa legge che impedisce alla metà dei medici di proseguire i loro studi, ripeto, OBBLIGATORI.
Un’altra considerazione che mi va di fare è quella che le persone che fanno il lavoro che desiderano sono sicuramente professionisti più motivati di chi si ritrova a fare qualcosa per ripiego..penso che sia una questione di semplice attitudine a una determinata cosa. A chi piace molto una materia, non risulterà faticoso aggiornarsi, fare ricerca, partecipare a corsi opzionali..
Il sistema in questione darebbe come risultato medici specialisti che hanno fermamente voluto ciò che si sono trovati a fare..una cosa non da poco.
In più, e penso che non sia trascurabile, GARANTIREBBE IL DIRITTO ALLO STUDIO. Garantire il diritto allo studio non implica che lo stato, una volta finita la specializzazione trovi lavoro a tutti..
Una volta specializzati, il titolo è spendibilissimo ovunque e ognuno potrà decidere se aspettare di trovarsi un posto qui, oppure di andarsene dove vuole.
Insomma ragazzi, visto che mi sembra una proposta abbastanza nuova, voglio sapere cosa ne pensate e come modifichereste una proposta simile.
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Io sto finendo la specialità e questa "nuova" folle proposta la sento spuntar fuori un giorno sì ed uno no da quando ero studente di medicina.
Colleghi, vi prego, sforzatevi di ragionare tenendo conto della situazione generale, senza focalizzarvi esclusivamente sull'imbuto dell'ingresso nelle scuole di specialità.
Pensate alle conseguenze: 10000 persone diventano tutte specializzandi ogni anno.
1) uscirebbero più specialisti di quanti indicati come fabbisogno!
2) uscirebbero 10 volte il numero degli specialisti che il sistema lavoro in Italia potrà assorbire!
3) il titolo di medico specialista verrebbe a tal punto inflazionato che diverrebbe in breve carta straccia!
4) i reparti si popolerebbero ovunque di un esercito di schiavetti che risolverebbero in gran parte le criticità di organico che attualmente ci sono. Già non fanno concorsi ora, figuriamoci in quella situazione! Si sfornerebbero ogni anno 10000 specialisti destinati DI SICURO a rimanere disoccupati (problema che, del resto, esiste già ora).
Come ho già detto l'ultima volta che ho risposto a chi proponeva questa "nuova" idea, questa proposta può avere un solo logico fine, ossia costituire la definitiva via di fuga, il "si salvi chi può", immediatamente prima della bancarotta di stato.
Si specializzi chi può e fugga all'estero, prima che la domanda anche lì si saturi (e state certi che succederà).
Io ho sempre pensato che l'unico e grande problema in questo paese sia estremamente semplice e accomuni tutte gli studenti, i medici aspiranti specializzandi, specialisti, strutturati, primari etc
Non si investono abbastanza €€€ nel SSN per mantenerlo funzionante. E questo banalmente ricade in maniera assurda sulla formazione e sul lavoro degli operatori.
Gli €€€ devono essere cacciati fuori per aumentare le borse ad un numero congruo con il fabbisogno, concorsi devono essere fatti per assumere un numero di medici pari al fabbisogno. Solo così il sistema può funzionare, e se questo avviene tutte le altre questioni (le modalità del concorso di accesso alle scuole di specializzazione per esempio) diventerebbero marginali.
Se si parte con la premessa che "tanto i soldi non ci sono", allora non esiste soluzione.
E quella che proponi, se ci pensi un po' su, ti renderai conto che pure non lo è.
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Non mi fraintendere Bosch, anche io auspico che il ssn torni ad essere un sistema di qualità senza che la figura del medico vada ad essere inflazionata, ma credo che il processo debba partire dalle basi e anno dopo anno debba essere ricostruita tutta l'impalcatura sulla base di una solida programmazione degli accessi e delle reti formative. Tuttavia la situazione degli ultimi anni, e quella dei prossimi anni (si spera pochi, che serviranno a riprogrammare il tutto) deve essere affrontata in modo diverso..(un laureato negli ultimi 2-3 anni e nei prossimi 2-3 non può aspettare che il sistema si ristrutturi).. Non penso sia giusto che la metà dei tuoi colleghi si ritrovino a vivere di espedienti o a cambiare lavoro perché non esiste un modo di prendere quel foglio di carta.
In un certo senso reputo meno grave la piccola inflazione della professione che potrebbe verificarsi nei prossimi (pochi) anni, rispetto a 5000 persone annue che rimangono intrappolate in un labirinto legislativo senza uscita.
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Con il sistema che proponi tu, tra 5 anni di servizio (tanto) e formazione (pochissima o forse nulla), tu ed i tuoi colleghi vi ritroverete ad avere ZERO possibilitä di trovare un lavoro.
Altro che posizione protezionistica! Nel mio ambito nella mia regione non si fanno concorsi da 5 anni e, probabilmente, sarä cosi´per almeno i prossimi dieci.
99% (se tutto va bene) la mia strada sarà fuori dall'Italia e, credimi, l'ultima cosa a cui io personalmente penso, è la concorrenza che possa uscir fuori tra 5 anni.
Voi se non imparate a capire quali sono le battaglie che dovete combattere (vedi il disastro del concorso di quest'anno) , tra 5 anni siete fottuti.
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MaRag86 ha scritto: Non mi fraintendere Bosch, anche io auspico che il ssn torni ad essere un sistema di qualità senza che la figura del medico vada ad essere inflazionata, ma credo che il processo debba partire dalle basi e anno dopo anno debba essere ricostruita tutta l'impalcatura sulla base di una solida programmazione degli accessi e delle reti formative. Tuttavia la situazione degli ultimi anni, e quella dei prossimi anni (si spera pochi, che serviranno a riprogrammare il tutto) deve essere affrontata in modo diverso..(un laureato negli ultimi 2-3 anni e nei prossimi 2-3 non può aspettare che il sistema si ristrutturi).. Non penso sia giusto che la metà dei tuoi colleghi si ritrovino a vivere di espedienti o a cambiare lavoro perché non esiste un modo di prendere quel foglio di carta.
In un certo senso reputo meno grave la piccola inflazione della professione che potrebbe verificarsi nei prossimi (pochi) anni, rispetto a 5000 persone annue che rimangono intrappolate in un labirinto legislativo senza uscita.
Ovviamente io sono il primo a ritenere questa situazione un disastro ed è ovvio che non sia possibile lasciare decine di migliaia di persone in un limbo senza uscita.
Ma, diavolo, INCAZZATEVI! Unitevi, scendete in piazza, tutti, e fate loro cacciar fuori i solid!!
Non si tratta di ricostruire assolutamente nulla, si tratta solo di tirar fuori la grana per finanziare la borse ed assumere un numero congruo di specialisti che copra le necessità negli ospedali.
I soldi DEVONO saltar fuori.
Questa è la soluzione e non ne esistono altre.
Fare lo specializzando gratis è follia; anche solo pensarlo è allucinante. Ci si è tanto battuti in passato per equiparare la figura del medico in formazione agli standard europei ed ora torniamo indietro di 30 anni, proponendo queste idee suicide che danneggiano l'intera categoria e toglierebbero ogni speranya anche a voi stessi.
Ripeto, imparate a portare avanti le giuste battaglie altrimenti siete fottuti (e sono anni che lo scrivo qui sopra - di nuovo, vedasi questione del concorso).
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