mattrow ha scritto: Un concorso così è assurdo!!!!!
Sarò l'unica voce fuori dal coro, ma se credete che una graduatoria nazionale di questo tipo tagli fuori i protetti o quelli che devono entrare aprite gli occhi 6 anni di studio di medicina dovrebbero avervi aperto gli occhi.
Brogli ai test di ammisione con correzione informatizzata non vi hanno insegnato nulla?
In più ora parlano di 2800 borse di studio confronto ai 5000 fino 2012 e 4500 del 2013, con questo rimpasto le alte sfere ci vanno a nozze.
Concordo che sarebbe corretto una graduatoria meritocratica, ma questo non lo sarà mai. Domande random su tutto che senso ha se è il test per un idirizzo di specilità settoriale e specifica?
Assurdo. e poi il rapporto medico-paziente chi lo valuta?
Le conoscenze teoriche sono fondamentali ma un medico ha a che fare con persone non macchine, possibile che l'essenza umana non venga mai presa in considerazione, i valori etici della persona stanno cadendo a picco. Arte della medicina è complessa e non basta un opera tecnica eseguita con una eccelsa maestria (anchessa nemmeno testa da questo test che tutti declamano), non basta la conoscenza teori, ma serve un quid in più un rapporto umano empatico altrimenti non cureremo mai nessuno ne mai nessuno si affiderà a noi; e purtroppo non lo insegna nessun esame o tomo e cosa più grave che nessuno lo prende mai in considerazione poi non lamentatevi se mai sarete voi il paziente che si sentirà maltrattato umanamene!
Ancora più scioccante è leggere di gente che vuole provare più test possibili per avere più possibilità di entrare in una scuola di specialità, è uno schifo!!!!! Nessuno obbliga alcuno ad avere una specialità, io ho un sogno non la baratterei mai con nessun altra, forse è eticamente paragonibile a chi riesce entrare in specialità perchè raccomandato.
Tutti puntano il dito verso la sudditanza che i poveri studenti, non so le vostre esperienze, ma la gavetta l'hanno fatta tutti, si può imparare anche osservando e aspettare che i tempi sarnno propizi e che ci venga data la giusta fiducia (ovvio se poi vi sono altre situazioni di vario tipo di sudditanza il discorso esula e non credo si debba aspettare la non ammissione in specialità a fuggire da maestri poco formanti e indecorosi).
Inoltre la vita è fatta di varie sfumature quindi sarebbe più auspicabile una programmazione non a tempi immediati, si valutano le scelte migliori (e non aver tutto subito e male), e si programmano per tempo le misure "terapeutiche" a questo sistema sbaglia; è facoltà di ognuno programmarsi una famiglia e una vita extra professionale. Non è corretto che uno abbia frequantato e fatto esperienza in un campo specialistico (ovvio con la fortuna di non essere stato sfruttato per altre pratiche), e che possa esprimere tali competenze anche tecnico pratiche acquisite, questo è doveroso che venga testa e tenuto in considerazione nei confronti di chi ha scelto di studiare meramente o peggio di campare in università facendo il minimo indispensabile.
Il raccomandato, che non fa nulla e pubblica articoli ci sarà sempre e in Italia anche con un test nazionale passa comunque, la cronaca lo testimonia (brogli test ammissione che sono neutrali e corretti da software) aprite gli occhi.
Una riforma corretta, nei tempi e nei modi è giusta ma essa deve essere totale, un solo cambiare verso il meno peggio è una mediocrità patetica.
Grazie
PS. Chi vuole puntare il dito vi blocco subito dicento che non sono raccomandato da nessuno, anzi quest'anno sono stato fatto fuori per causa di un "figlio di" spuntato all'ultimo; anche se io so fare le cose, gestire un paziente e ho la passione per questa specialità (e non per una a caso tra le mille possibili e papabili), ma almeno ho la consapevolezza che io sono rimasto fuori ma una buona percentuale di coloro che sono entrati hanno queste caratteristiche, se diventa unico la percentuale crollerà drasticamente.
Perché un medico che prende un indirizzo settoriale e specifico come dici tu, il resto della medicina che non riguarda la sua branca lo deve buttare nel cesso? La formazione specialistica deve avvenire durante gli anni di specializzazione, non prima. Non puoi essere già dermatologo/oculista/cardiochirurgo ecc. prima ancora di iniziare. Sono d'accordissimo sul tuo modo di concepire l'arte della medicina e il rapporto medico-paziente. Ma da qui ad inserirlo in parametri di valutazione che devono essere oggettivi mi sembra un po' troppo. Esiste un test o qualcosa di simile che possa quantificare la mia capacità di rapportarmi nel modo più caloroso ed empatico possibile nei confronti di un'altra persona? Perché è di oggettivare che stiamo parlando; stiamo cercando, con la proposta di cui sopra, di spostare i criteri valutativi di un concorso da parametri puramente soggettivi e come tali facilmente manovrabili (vedi seconda prova del sistema attuale) a parametri oggettivi ed ineccepibili. Non vuole avere la pretesa di essere la migliore, per carità, ma la nostra proposta è un'alternativa a un sistema che definire marcio e lurido sarebbe un complimento; e chi lo difende, o ancora peggio, chi scrolla le spalle accontentandosi di aspettare che i tiranni di reparto forse, un giorno, si accorgano di lui, non venga di certo a parlarmi di "mediocrità patetica" o ad esortarmi ad aprire gli occhi. A buon intenditore poche parole.
