Posti in specializzazione e riduzione anni

ma voi pensate che fuori dalle mura universitarie siano degli incapaci?

il 99,9% del SSN è tenuto in piedi dagli ospedalieri, un po' di umiltà e rispetto per chi le cose le sa fare sul serio e non è un millantatore come gli universitari.

Confermo che fuori si impara moltissimo. A milano ogni sei mesi cambi ospedale ma non solo tra quelli di milano. 6 mesi vai a Legnano, 6 mesi a lecco ecc. tutti girano. L'unica lamentela che ho sempre sentito è il dover prendere la macchina e svegliarsi un po' prima ma MAI e dico MAI una lamentela su quello che stavano imparando anzi, proprio il contrario. Facevano tutto meno che la muffa.
Tutti sappiamo che per alcune specialità 5 anni sono inutili mentre per altre sono veramente necessari. Quindi questa è sicuramente una prima cosa da modificare.
Secondo, i posti a medicina sono troppi. Tutti dicono c'è carenza di medici ma il problema non è la carenza, è che non assumono. Quindi è inutile sfornare laureati in medicina se poi non avranno un lavoro detto sinceramente.
Terzo, facendo due conti: uno specializzando si prende 1600 euro al mese circa i primi due anni e 1800 dal terzo anno. Contando però che paghi 2000 euro circa all'anno all'università, sono 200 euro in meno al mese. Magari su ste cose si può fare qualche aggiustamento. Gli specializzandi potrebbero non essere contenti ma al terzo anno aumentare a 1800  in situazione di crisi si può evitare. Senza esagerare però perchè la gente ci deve vivere con quello stipendio e visto il costo della vita è comunque poco. Però sono già 200 euro risparmiati per ogni specializzando con cui può venire fuori qualche borsa in più.
Oltretutto, in verità il motivo principale per cui gli specializzandi si lamentano del loro stipendio è perchè sono sfruttati come schiavi, soprattutto in termini di ore lavorative. Questa è una cosa su cui marcia l'ospedale. Per cui, visto che da contratto uno specializzando dovrebbe non fare più di 8 ore al giorno questo andrebbe rispettato. Se un ospedale ha bisogno di più ore e non è in grado di assumere uno strutturato, beh allora dovrebbe partecipare allo stipendio dello specializzando. Oltre le 8 ore gli "straordinari" li paga l'ospedale. In questo modo anche se si viene a prendere meno soldi dall'università, se vieni sfruttato almeno vieni pagato in più questa volta dall'ospedale.
Inoltre se uno specializzando ha qualche ora in più libera magari riesce anche a fare qualche lavoro esterno. Quindi che si tolga quella regola idiota che gli specializzandi non possono prestare lavoro altrove se non guardia medica e sostituzioni perchè non ha senso.
Quindi il modo di ridurre il costo delle borse senza mandare le persone alla fame c'è secondo me.

Aggiungo che molto spesso gli ospedalieri hanno più voglia di insegnare degli universitari

e soprattutto con un atteggiamento meno presuntoso

Capisco dai vostri post che molteplici possano essere gli aspetti positivi di uno ospedale periferico, però in ogni caso ci sono delle opportunità professionali che unicamente i grandi centri ti possono offrire:assistenza trapianti, ambulatori di malattie rare, terapie intensive specializzate e sono queste attività che fanno di uno specializzato uno "specialista" in materia.

Forse la migliore soluzione sarebbe quella sì di aprire gli ospdeali periferici agli specializzandi, mantenendo però la turnazione con i poli universitari in modo da garantire una completa e valida preparazione nel settore specialistico.

poison ma si sta parlando di un anno solo in meno in un ''centro di eccellenza'' , e cmq ritengo sia meglio fare qualcosa di pratico in un centro ritenuto '' secondario '' che solo teoria in una struttura all' avanguardia...non trovi?