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11 Anni 4 Mesi fa #191259 da Sunshine89
Diciamo che il limite di oculistica è la troppa specificità..a me piace l'occhio però mi dispiacerebbe non trattare più nessun altra parte del corpo..il limite di pediatria è che secondo me necessità sempre di un aiuto dello specialista per quella determinata patologia (non so se mi sono spiegata)..potete smentire questa cosa? Come dicevo nel commento precedente  una leucemia la cura il pediatra super specializzato in oncoematologia oppure ematologo? Io penso l'ematologo dato che si occupa specificatamente di questo.. Uffff sto diventando pesante me ne sono resa conto !!

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11 Anni 4 Mesi fa #191260 da fradoctor
Risposta da fradoctor al topic Re:ho bisogno di un vostro consiglio!!
Infatti se ne occupa l'ematologo nel caso preso ad es, o comunque è il pediatra che spesso ha doppia specializzazione, stessa cosa per l'endocrinologia pediatrica o la cardiologia.

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11 Anni 4 Mesi fa - 11 Anni 4 Mesi fa #191261 da Giuseppe Bartelli
Nella mia città nel reparto di oncoematologia pediatrica ci lavorano quasi esclusivamente pediatri che hanno scelto di indirizzarsi verso questa branca. In altre città ci sono più ematologi, però di solito sono i pediatri che si occupano dell’oncologia pediatrica.
Nei reparti di pediatria universitaria i medici che ci lavorano hanno tutti indirizzi diversi in modo da completarsi a vicenda, c’è l’ambulatorio di cardiologia pediatrica, l’ambulatorio di endocrinologia pediatrica, l’oncoematologia, quelli di pneumologia-allergologia, l’epatologia-gastroenterologia, il diabetologo pediatra, l'ambulatorio di neurologia… per non parlare della neonatologia che è un mondo completamente a parte. Naturalmente tutti però hanno quelle conoscenze basilari internistiche pediatriche.
Se decidi di fare pediatria, poi è come la medicina interna, andrai negli ultimi 2 anni di specializzazione ad interessarti più specificatamente di una branca. Una volta specializzata potrai continuare a lavorare nel centro universitario (se sei brava e raccomandata) per ampliare le conoscenze di quella branca della pediatria che ti piace. Altrimenti vai all'estero e ti fai 1-2 anni in uno specifico reparto che ti interessa per il tipo di pazienti che tratta. Un bambino se ha bisogno di una visita specialistica di reumatologia esempio per una m. di Behcet  non va dal reumatologo, ma nel centro specifico (di solito universitario) dove ci sono gli ambulatori di reumatologia pediatrica dove ci lavorano pediatri esperti in quelle malattie.
Naturalmente se poi fai il pediatra di famiglia (che secondo me lo toglieranno tra qualche anno, siamo l’unica nazione al mondo ad avere questo servizio) o se lavorerai nei reparti di pediatria di piccoli ospedali di provincia, dovrai sapere un po’ di tutto (es. ti viene un bambino con chetoacidosi diabetica o una broncopolmonite lo devi saper trattare nell’urgenza), invece nel caso di una malattia rara o complessa (es. distrofia muscolare, encefalite virale, nanismo ipofisario...) che richiede un iter diagnostico-terapeutico particolare invierai i tuoi pazienti al centro universitario pediatrico di riferimento.

Oculistica è già settoriale di suo non ci sono grosse sottobranche.

Endocrino, invece puoi andare con questa specializzazione a lavorare nei reparti di med. interna portandoti dietro il tuo bagaglio culturale di endocrinologia. Oppure puoi rimanere se sei brava e raccomandata nell'università e in questo caso ci sono endocrinologi che si sottospecilizzano, lavorando solo negli ambulatori per la tiroide, altri dell'ipofisi, altri nei disturbi gonadici (facendo concorrenza ai ginecologi e urologi)...

Se ti interessano i soldi, penso lo sai già, scegli oculistica 10-100-1000 volte. A te piace anche l'occhio! Conosco persone che la fanno solo perchè si guadagna strabene (stipendi 3-4 volte quelli del pubblico se ti apri un ambulatorio per conto tuo ed inizi ad avere un certo giro di pazienti).
Ultima Modifica 11 Anni 4 Mesi fa da .

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11 Anni 4 Mesi fa #191388 da darkflavi
;D Salve a tutti i giovani medici e auguro un 2013 strepitosissimo e ricco di soddisfazioni!vi chiederei un consiglio,sto studiando per gli esami di stato del 7 febbraio dopodicchè iniziera' il mio dramma........non sempre cio' che si vuole si realizza,mi son laureata a luglio del 2012 con una tesi in chirurgia generale,riguardante i GIST,è stata una decisione molto sofferta perche'la mia passione è stata la cardiologia ma a Bari non c'è stato verso per tirocinio prelaurea e tesi cardiologica,successivamente mi son approcciata all'anestesia e rianimazione,ma mi so resa conto che in realtà non nè quello che desidero,per cui per una serie di problemi e lotta contro il tempo per laurearmi ho ottenuto una tesi chirurgica.....dunque non sono propensa per la branca chirurgica pero'dovendo fare concorsi in altre scuole fuori si terra'conto della tesi........vorrei chiedervi questo, se sapete di altri che pur avendo fatto una tesi chirurgica son riusciti a superare concorsi di specializzazioni diverse dalla chirurgia,tipo medicina interna,geriatria,altro........e dove........è un dramma!sto pensando alla medicina generale ma non è semplice....e poi dopo i 3 anni...........ringrazio tantissimo chi mi rispondera'!




















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11 Anni 4 Mesi fa - 11 Anni 4 Mesi fa #191398 da Giuseppe Bartelli
Sempre più stiamo andando verso la chiusura dell'accesso nelle scuole di specializzazione a chi non ha fatto la tesi attinenente.
Entrare in specializzazioni come gineco, pediatria, cardiologia è un dramma anche con la tesi attinente, senza sei tagliato fin da subito fuori.
Medicina interna e geriatria penso che una tesi in chirurgia ti possa dare poche possibilità di entrare, come sempre bisogna vedere l'anno, se è un anno in cui ci sono tantissimi 110L con tesi attinente, sei fregata.
L'unica rimane anestesia e rianimazione per l'elevato numero di posti, entrano anche tesi non attinenti.

Per medicina generale, non pensarci quella sei sempre a tempo. Adesso punta a fare una tesi dove ti piace di più. Poi decidi dopo l'abilitazione se fare la specializzazione o tentare il concorso di medicina generale... che personalmente mi sembra che ogni anno aumentino i concorrenti, ci si sta rendendo conto che alla fine non è così male fare il medico di famiglia, anzi ha molti pregi:
- dopo 3 anni hai finito
- puoi mandare affanculo definitivamente tutto l'apparato di baroni e lecchini dell'università
- una volta con la convenzione (in media dopo 4-8 anni di guardie e sostituzioni) lavorerarai solo dal lunedì a venerdì, niente notti e festivi come i colleghi all'ospedale.
- lavori da solo, può essere un difetto, ma vedendo spesso il genere di colleghi presuntuosi, falsi, leccaculo che ci sono in ospedale... forse è meglio stare da soli che con certi elementi.
- guadagni abbastanza senza avere le grossissime responsabilità (e il rischio legale) di un chirurgo o un anestesista o un ginecologo. Lordi guadagni tanto, 80.000-90.000 ma mi hanno detto in molti che una volta tolte le tasse, empam, affitto ambulatorio, ferie, malattia... rimane sui 30-40.000 euro l'anno.
- fisicamente non è un lavoro faticoso, per esempio al confronto del chirurgo che sta anche 10 ore in piedi a maneggiare ferri.
- rimani un medico che si occupa di un po' di tutto, una specie di internista sul territorio, curerai le malattie lievi-moderate e a volte anche le più importanti, e indirizzerai i pz. alle giuste visite specialistiche prescrivendo gli esami di laboratorio e di imaging adeguati. Saprai un po' di tutto al contrario di molti specialisti che poi si dimenticano quasi tutto, se chiedi a un radiologo la tp. di una banale impetigine non lo sa più...
- il medico di famiglia rimane, nonostante il decadimento generale della figura del medico in questi ultimi 20 anni, il medico che ha il miglior rapporto umano con il paziente, segue spesso per anni le stesse persone, instaurando un legame che non è minimamente paragonabile a quello che c'è tra un ricoverato in UTIC e il cardiologo di turno.

Ti do un consiglio: chiedi al tuo medico di famiglia o a quello più vicino a casa tua di poter frequentare l'ambulatorio per qualche settimana.
Ne rimarrai colpita dall'abisso che c'è tra quel lavoro e il medico tipico ospedaliero...
poi ognuno ha i suoi "gusti", ma a me la medicina sul territorio mi sta affascinando sempre di più.
(anch'io sono in quella fase della vita in cui ti chiedi "mi specializzo dove ho chiesto la tesi, o mando a quel paese il primario e vado a fare il medico di famiglia?" ogni giorno che passa mi avvicino sempre più alla seconda opzione)
Ultima Modifica 11 Anni 4 Mesi fa da .

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11 Anni 4 Mesi fa #191405 da doctress
Anche io la penso cosi il sistema che c e nelle specializzazioni r molto pesanteo definirei quasi invivibile davvero uno scambio di favori pazzesco pieno di baroni . Non se ne puo piu

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