ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE: PROPOSTA DAL MIUR

Non mi pare ci sia sulla  di così nuovo o meritocratico..!! Anzi ..

10 [punti] dei quali sulla base del voto di laurea (punteggio ponderato in base ai percentili di distribuzione dei voti relativi al corso e ateneo di provenienza), significa che lo sfigato che ha studiato nella piccola università del sud perché non poteva permettersi la vita del fuori-sede nel mega-ateneo del (centro) nord, qualora comprensibilmente desiderasse specializzarsi in un centro diverso, magari migliore, magari più grande, sarà svantaggiato?
Forse significa anche che chi ha frequentato le università private da 10 000 euro all’anno potrà entrare dove vuole perché (chiaro!) più meritocraticamente avvantaggiato?

Inoltre trovo che la prova a quiz sia di per sé demenziale, sia che il database sia noto, sia che non lo sia.  Credo che un nuovo database non sarà nè migliore, né redatto in modo più corretto, conserverà le stesse imperfezioni, spesso, gli stessi grossolani errori o le stesse scimmiesche domande sul contenuto di sodio nel latte vaccino magro o sul contenuto di grasso nel burro di latte di vacca, (la cui conoscenza chiaramente misura in modo capillare e a tutto tondo la preparazione del candidato!).

Non tenere in considerazione altri titoli inoltre è a mio avviso ingiusto. Vada per le ADE che sono una buffonata (e, più che toglierle, si potrebbe riformarle), ma che ne è delle pubblicazioni? Perché non tenere in considerazione altre esperienze post-lauream che abbiano contribuito in modo comprovato alla crescita culturale e professionale del canditato?
Piuttosto che togliere la seconda prova (che di fatto dimostrerebbe la speciale e più particolare preparazione del candidato nella disciplina prescelta) si dovrebbe riformarne la modalità di correzione, che è il vero grosso problema.

In realtà, da quello che ho letto, trovo che questa proposta rappresenti un’involuzione del sistema attualmente vigente. (Incredibile a credersi in effetti).

io trovo semplicemente assurdo che si cambino le regole a 2/3 mesi dall'eventuale emanazione del bando... molti di noi hanno impostato il proprio percorso di laurea sulla base delle vecchie regole, che piacessero o no... Per cui chi in questi anni ha cercato di prendere determinati voti a determinati esami o pubblicare vedrà tutto il suo lavoro vanificato. Queste riforme vanno fatte con un po' di preavviso, non con un decreto che fissa di punto in bianco nuove regole senza dare la possibilità di prepararsi.

molti di noi hanno impostato il proprio percorso di laurea sulla base delle vecchie regole

Se avessero impostato il proprio percorso di laurea sulla base dell'idea di diventare dei medici decenti probabilmente si troverebbero meno spiazzati.

Personalmente la trovo una proposta ragionevole.

che piaccia o no le pubblicazioni sono considerate in tutto il mondo un'importante componente del curriculum dei medici specialisti... e in Italia sono anche richieste per i concorsi da dirigente medico.... poi, se al terzo anno si viene a sapere che 7 esami (di cui alcuni che hai già dato) vengono considerati per l'ingresso in specialità e che la tesi è vincolante sempre per l'ingresso in specialità, uno studente che non considera queste cose non è da ritenersi un futuro grande medico, ma semplicemente uno sprovveduto... e sicuramente non è più decente chi sa rispondere alle domande idiote che ci propinano a esame di stato e concorso.

Secondo me avrebbe più senso fare quiz su argomenti della disciplina tratti da una bibliografia nota (es nejm dal 2000 o che cacchio ne so...), che mi sembra fosse la proposta originaria (correggetemi se sbaglio). Di fatto se rimanesse così non ci si potrebbe QUASI preparare alla prova dal momento che le domande di carattere generale coinvolgerebbero praticamente tutto lo scibile medico! A meno che non venga indicato, in analogia al test di ammissione alla facoltà, un programma di massima. Va tenuto  conto che sarebbe assai probabile (con il MIUR si è prevenuti per esperienza...) la presenza di domande del piffero, che non valutano assolutamente la maturità del ragionamento clinico ma solamente la conoscenza nozionistica...