ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE: PROPOSTA DAL MIUR

Il cardine del problema è che le commissioni di professori che giudicano le prove e i titoli per l'ingresso in specialità sono corrotte ed inaffidabili. Sono gli stessi prof. che agli esami ed in sede di laurea si dimostrano iniqui ed inaffidabili.
Ne deriva che è il curriculum stesso a essere falso.
La cosa più equa è non tenerne conto per niente. Più corretto sarebbe fare 100 quiz solo della materia della specialità, senza database, presi da un libro consigliato dal direttore.

La cosa ovvia è che chi vuole entrare in specialità o si mette sotto a studiare approfonditamente quella materia , oppure ha già studiato quella materia approfonditamente durante il corso (si chiama "attinenza").

Concordo quasi al 100 % : io farei 75 domande sulla specialità e 25 generali .Con la proporzione inversa qualsiasi "internista" o  "generalista"  "ruberebbe" il posto a gran parte degli aspiranti oculisti , chirurghi plastici , etc. .

Io farei cosi, invece:

PRIMA PROVA 60 QUIZ IN 90': quiz ignoti ma estrapolati da una letteratura di base con testi di riferimento noti e così ripartiti 40 medicina generale e 20 branca specialistica.

SECONDA PROVA: 25 punti con caso clinico, come l'attuale seconda prova ma con COMMISSIONE ESTERNA

CURRIVULUM: 15 punti di cui 5 per voto di laurea, 5 media complessiva, 2 pubblicazioni e 3 esperienze formative e non solo internato ma anche post laurea.

Allora scusate la seconda prova e stata tolt per rendere tutto piu trasparente le pubblicazioni secondo me vanno tolte senno e come prima

Io trovo trasparente il modo disinvolto con cui i "prescelti" copiano e collaborano alla prima prova (se capita, copiando, si guadagna fino a 60 punti)
La seconda prova non va demonizzata ma, anch'essa, modificata...
I temi, ad es., dovrebbero essere redatti dal ministero e segreti, la correzione dovrebbe essere "per parole chiave"...
i punti di carriera sono un modo per avvantaggiare un candidato (con punteggi ottenuti in maniera "opaca") a discapito di un altro (che ha reso meglio al test "trasparente").
Chi rema a favore dei punti di carriera dovrebbe prima pensare a trovare come rendere trasparente il merito di questi punteggi.

E' chiaro che per scardinare un sistema clientelistico e lobbistico come quello dell'ingresso in specialità bisogna lottare contro i soliti "clienti"disfattisti pronti a proporre pseudo-cambiamenti alle proposte dei tanti per riuscire nell'intento di non cambiare niente. Purtroppo anche nel mondo medico che dovrebbe essere un mondo "sano", votato soltanto all'anelito di aiutare in maniera scientifica ed amorevole il paziente,dove tutti gli sforzi dovrebbero essere rivolti in questo senso, ci si accapiglia troppo spesso per arrivare nei posti di potere e di prestigio. Sta a noi giovani scardinare questo sistema vecchio ed ammuffito che ci hanno imposto i vecchi baroni delle università che sono lì da 300 anni, incollati alle loro poltrone, che hanno ancora addosso la mentalità che farsi portare la borsa sia un onore per lo studente che magari tra qualche per entrare in specialità dovrà addirittura prostrarsi a cambiargli il pannolone...Nel resto del mondo il "farsi vedere" le pubblicazioni farlocche, le tesi di laurea pronte a riempire ripostigli polverosi, le ADE (già il nome suggerisce lugubri reminescenze) verrebbero scambiate come idee deliranti e di fatto non sono riscontrabili in nessun sistema formativo (sarà un caso?). L'iniziativa di riformare questo sistema stantio è più che ammirevole ma deve continuare ad essere assolutamente FERMA nel suo intento: scardinare questo sistema servile di vassallaggio dei giovani ai vecchi e di lotta tra pezzenti tra gli aspiranti a un titolo specialistico. Ovvero bisogna che venga introdotto un sistema che, almeno nei principi, faccia paritre tutti dalle stesse condizioni e che non privilegi nessuno (pensiamo soltanto a chi si è visto negare una tesi ad esempio perchè il professore è "oberato" dal lavoro; a chi non hanno mai fatto pubblicare niente perchè magari in quell'università non si pubblica niente da anni; a chi, è inutile negarlo, ha un voto di laurea più alto perchè nella sua università davano voti più alti...cosa peraltro che non critico ma è un fatto). Il modello  nazionale Spagnolo è (anche a detta dei tanti colleghi che sono in specialità lì) un modello assolutamente scevro di privilegi e di clientelismo, sicuramente migliorabile ma sempre all'interno di quell'intento meritocratico a cui dobbiamo aspirare. E' inutile dire che i quiz non sono un ottimo strumento di valutazione. nessuno di noi può dire se lo sono o meno. Di fatto, gli specialisti spagnoli che sono selezionati con questo sistema sono ottimi specialisti. E poi: perchè un medico preparato dovrebbe sbagliarli e uno impreparato dovrebbe rispondere bene?. Spero che la discussione continui ad essere proficua ma che porti al più presto ad una vera riforma, per il bene dei nostri paziente innanzitutto e per il rispetto che dovremmo avere verso la nostra categoria e verso la nostra dignità personale.

e' vero tutti devono partire dallo stesso punto...nessuno deve essere privilegiato via ade tesi attinent e cavolate del genre si parte tutti dallo stesso punto....vinca il migliore