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ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE: PROPOSTA DAL MIUR
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Il che è assolutamente ragionevole: da medico può capitarti qualunque cosa e un minimo devi saperti orientare.Di fatto se rimanesse così non ci si potrebbe QUASI preparare alla prova dal momento che le domande di carattere generale coinvolgerebbero praticamente tutto lo scibile medico!
L'impossibilità a "prepararsi" premierebbe chi ha un'idea di quello che fa come medico.
Dei medici specialisti o di quelli che devono diventare specializzandi?che piaccia o no le pubblicazioni sono considerate in tutto il mondo un'importante componente del curriculum dei medici specialisti...
Ma poi diciamolo, quante possibilità ha lo studente in medicina di pubblicare un'articolo senza adeguato supporto da parte del suo direttore? Ovviamente nessuna. Le pubblicazioni sono uno degli alibi usato dai direttori delle scuole di specialità per orientare la scelta verso i candidati di loro gradimento, anche perché la decisione di accettare o meno la pubblicazione come titolo è in ogni caso in mano alla commissione.
Quindi fammi capire, lo studente dovrebbe scegliere la specialità fin dal primo anno? L'assurdità della difesa di una simile posizione è evidente.se al terzo anno si viene a sapere che 7 esami (di cui alcuni che hai già dato) vengono considerati per l'ingresso in specialità e che la tesi è vincolante sempre per l'ingresso in specialità, uno studente che non considera queste cose non è da ritenersi un futuro grande medico, ma semplicemente uno sprovveduto... e sicuramente non è più decente chi sa rispondere alle domande idiote che ci propinano a esame di stato e concorso.
Che le domande dell'abilitazione e del concorso di specialità attuale siano idiote lo sanno tutti, il punto è che sono volutamente stupide e non selettive per evitare il rischio di compromettere una selezione già fatta prima ancora dell'emanazione del bando.
Domande buone, clinicamente inquadrate e selettive è possibile farne, io ho esperienza diretta dell'NBMI che oltre a darti una valutazione assoluta ti dà anche un quadro molto chiaro delle aree in cui sei ben preparato e di quelle in cui sei lacunoso.
How many loved your moments of glad grace
And loved your beauty with love false or true;
But one man loved the pilgrim soul in you,
And loved the sorrows of your changing face.
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scusa eh', ma almeno da come è scritta, penso significhi proprio tutto il contrario. il punteggio che avrai (1-10) dipende da quale percentile appartieni TU nella TUA università (ateneo di provenienza) anche se fai il concorso da un'altra parte. cioè se in una università solo te hai preso più di 100 te sei nel percentile più alto proprio come il ragazzo x dell'università y che ha preso 110 e lode, e il vostro punteggio risulta uguale al concorso.10 [punti] dei quali sulla base del voto di laurea (punteggio ponderato in base ai percentili di distribuzione dei voti relativi al corso e ateneo di provenienza), significa che lo sfigato che ha studiato nella piccola università del sud perché non poteva permettersi la vita del fuori-sede nel mega-ateneo del (centro) nord, qualora comprensibilmente desiderasse specializzarsi in un centro diverso, magari migliore, magari più grande, sarà svantaggiato?
(punteggio ponderato in base ai percentili di distribuzione dei voti relativi al corso e ateneo di provenienza)
voti agli esami ... e secondo te era un parametro oggettivo? ma anche rimanendo nella stessa università appelli differenti hanno differenti voti ...molti di noi hanno impostato il proprio percorso di laurea sulla base delle vecchie regole, che piacessero o no ... Per cui chi in questi anni ha cercato di prendere determinati voti a determinati esami o pubblicare vedrà tutto il suo lavoro vanificato
pubblicazioni ... qual è il problema? vai a fare il concorso per ricercatore se ti piace pubblicare.
secondo me è sprovveduto chi si prende 30 e lode ai suoi sette esami solo per il voto pensando che farà punteggio e si infila per gli ultimi 3 anni dentro un reparto focalizzandosi su una specialità e scordandosi/non preoccupandosi di tutta l'altra medicinase al terzo anno si viene a sapere che 7 esami (di cui alcuni che hai già dato) vengono considerati per l'ingresso in specialità e che la tesi è vincolante sempre per l'ingresso in specialità, uno studente che non considera queste cose non è da ritenersi un futuro grande medico, ma semplicemente uno sprovveduto
tesi ... e invece fanno bene a levarla perchè il professore decide a chi dare la tesi e decide quindi indirettamente se avrò o meno quei 7 punti (quindi le graduatorie sono già decise).
infatti saranno avvantaggiati quelli freschi di università o di concorso di abilitazione, il che permette di inserire nel mondo del lavoro più facilemente un neolaureato, che altrimente starebbe a vegetare in reparto o andrebbe all'estero.Di fatto se rimanesse così non ci si potrebbe QUASI preparare alla prova dal momento che le domande di carattere generale coinvolgerebbero praticamente tutto lo scibile medico!
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Il che è assolutamente ragionevole: da medico può capitarti qualunque cosa e un minimo devi saperti orientare.Di fatto se rimanesse così non ci si potrebbe QUASI preparare alla prova dal momento che le domande di carattere generale coinvolgerebbero praticamente tutto lo scibile medico!
L'impossibilità a "prepararsi" premierebbe chi ha un'idea di quello che fa come medico.
Che le domande dell'abilitazione e del concorso di specialità attuale siano idiote lo sanno tutti, il punto è che sono volutamente stupide e non selettive per evitare il rischio di compromettere una selezione già fatta prima ancora dell'emanazione del bando.
Domande buone, clinicamente inquadrate e selettive è possibile farne, io ho esperienza diretta dell'NBMI che oltre a darti una valutazione assoluta ti dà anche un quadro molto chiaro delle aree in cui sei ben preparato e di quelle in cui sei lacunoso.
Infatti non temo "Domande buone, clinicamente inquadrate e selettive"...temo che il MIUR faccia domande del cavolo (ovvero nozionistiche e sganciate dalla pratica clinica) in linea con quelle dell'esame di stato e di specialità attuale. Mi sembrerebbe poco "meritocratico" che entrasse in una data specialità un soggetto che per "combinazione" sa rispondere a una domanda nozionistica su un argomento lontanissimo da quello che vuole fare...Si chiamerebbe "CULO". Non avrei invece nulla da ridire se lo stesso soggetto sapesse rispondere a una domanda "buona, clinicamente inquadrata e selettiva" di una disclipina agli antipodi.
Cos'è l'NBMI?
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per quanto riguarda i test a risposta multipla, effettivamente esiste il rischio di cui molti parlano, però vi chiedo, perchè non sono informato a riguardo, come stanno andando le cose ai concorsi di medicina generale? lì i quiz sono segreti, giusto?
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