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Stato di allerta: una riforma della formazione universitaria è già possibile.
- Andrea_Ziglio
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Cari Colleghi,
come è noto, da anni il SIGM è impegnato in una costante opera di sensibilizzazione delle Istituzioni Politiche ed Accademiche, finalizzata a porre le basi per un adeguamento del sistema formativo professionalizzante pre-post-lauream di medicina Italiano al contesto dell’Unione Europea. Le principali criticità possono essere così sintetizzate: tempi morti non giustificabili, accesso alla formazione poco meritocratico, iter formativo ipertrofico ed ipercontenutistico a discapito di una adeguata professionalizzazione, mancata programmazione del fabbisogno di professionalità mediche, deriva burocratico-normativa.
Continua a leggere su: www.giovanemedico.it/index.php?option=co...alizzandi&Itemid=178
Dott. Andrea Ziglio
Coordinatore S.I.M.S. - Dipartimento Specializzandi Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.)
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- Andrea_Ziglio
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la Direzione Generale per l’Università, lo Studente e il Diritto allo Studio Universitario del MIUR ha trasmesso oggi al Consiglio Nazionale Studenti Universitari (CNSU) ed al Consiglio Universitario Nazionale (CUN), per l’acquisizione di un parere formale, una proposta di nuovo regolamento per l’accesso alle scuole di specializzazione di area medica. Si tratterebbe di una prima iniziativa del MIUR che andrebbe nel senso di accogliere le richieste del SIGM di adozione di una riforma del sistema formativo pre e post lauream in medicina. Tale proposta di regolamento, inoltre, rappresenta un riscontro concreto alle aperture dichiarate dal MIUR in risposta alle proposte del Comitato Pro Concorso Nazionale, che ha prodotto una sottoscrizione a supporto del cambiamento dell'attuale sistema di accesso alle scuole di specializzazione, che in taluni punti si presta a discrezionalità.
Diverse le modifiche proposte. La prima prova potrebbe essere basata su 85 quesiti a risposta multipla scelti da un archivio nazionale non noto (una prima parte, pari a 70, su argomenti caratterizzanti il corso di laurea in medicina e chirurgia ed una seconda parte, pari a 15, differenziata per tipologia di scuola). I titoli potrebbero essere valutati con l'attribuzione di un punteggio massimo fino a 15 punti, 10 dei quali sulla base del voto di laurea (punteggio ponderato in base ai percentili di distribuzione dei voti relativi al corso e ateneo di provenienza) e 5 in funzione degli anni impiegati per il conseguimento della laurea. Novità anche nella composizione delle Commissioni Locali, tre componenti delle quali potrebbero essere di nomina ministeriale. Infine, aspetto non secondario, la graduatoria potrebbe essere su base macroregionale o nazionale.
Si tiene a precisare la natura di proposta di tale regolamento, che quindi potrebbe essere soggetto a richieste di miglioramento. Non risulta possibile prevedere allo stato attuale i reali tempi di implementazione (ovvero se esso potrà entrare in vigore a partire dal corrente anno accademico), sia a causa dei tempi necessari alla formulazione dei pareri da parte del CUN e del CNSU (tale organi di pronuncerà a brevissimo sulla proposta), sia perchè non sono ancora noti tutti i passaggi tecnico-legislativi necessari all'approvazione del regolamento.
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Dott. Andrea Ziglio
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- arcimboldo
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A me non sembra che ci sia nulla di nuovo o di meritocratico tutt'altro...!! Se le novità sono solo aumentare il num delle domande allora meglio com'era prima!!
Secondo me è molto più dignitoso studiare e basta senza l' assillo di impararsi qualche migliaio di domande .... Ma mi rendo conto che per molti è come la storia di cosa pensa l' agnello della Pasqua

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- Andrea_Ziglio
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se partiamo dal presupposto che tanto siamo in Italia e nulla cambierà, allora non cambierà nulla di sicuro. Concordo che questa riforma è un compromesso, ma a me sembra sicuramente un compromesso migliore dell'attuale concorso che non funziona.
Se c'è la volontà di cambiare è proprio perchè lo stesso MIUR si è reso conto che attualmente il concorso può essere pilotato, quindi si spera che ora si faccia qualunque cosa per evitare che questo in futuro riaccada. Non dobbiamo pensare a priopri quindi che tanto i raccomandati avranno comunque le domande o cose simili. Sicuramente ciò sarà molto difficile (oltre che illegale, giusto per ricordarlo) visto che ci sarà un'elaborazione centrale. Sicuramente il SIGM vigilerà affinchè una simile riforma porti verso la meritocrazia, oggettività e trasparenza.
Andrea
Dott. Andrea Ziglio
Coordinatore S.I.M.S. - Dipartimento Specializzandi Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.)
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Inoltre cambiare per cambiare non ha senso se non è una riforma migliore del sistema precedente e sinceramente sono stanco dei compromessi e di accettare il meno peggio.
Certo, ogni riforma è migliorabile ma questa nuova proposta rispetto alla stato attuale non mi pare nulla di che e tutta questa differenza non c'è la trovo.
Andrea invece condivido quando dici che se partiamo dal presupposto che tanto siamo in Italia e nulla cambierà, allora non cambierà nulla di sicuro.. va bene chiaro il tuo messaggio, in questo senso hai ragione, ma ribadisco non mi va, parlo per me, di accontentarmi del meno peggio e ripeto questa proposta mi sembra un restyling del vigente sistema, o volendo esser più duro una presa per i fondelli.
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