Concorso di specializzazione nazionale

Al di là del mio personale giudizio sulla riforma (è giusto discutere ed è normale che si abbiano idee diverse), io invece mi meraviglio quando si trova stupore nelle parole di una collega, Nadia Sini, che dice: "un ultimo appunto il delegato del comitato pro riforma ha esordito di fronte alla commissione  dicendosi portavoce di migliaia di iscritti!!!!!niente di meno!!!!da quando in qua il leggere un blog e partecipare ad una discussione consente a chicchessia di parlare  per terzi o nel frattempo si è trasformato in un sindacato?, dove sono  le deleghe di queste migliaia di iscritti?"
Io trovo questo appunto più che mai sensato, e ripeto questo al di la del giudizio positivo o meno sulla "quasi" riforma.

Frequentare il reparto dove si vorrebbe fare la specializzazione non vuol dire automaticamente imparare a fare il medico ed essere migliore di un altro che vorrebbe fare quella specializzazione ma per varie vicissitudini o non ha la tesi inerente o si sposta in un'altra sede(diversa da quella in cui a studiato)!!! Se si vuole imparare a fare qst mestiere bisogna uscire dall'università e da tt quei meccanismi  che portano fondamentalmente al servilismo!
Poi, penso che la specializzazione esista perchè nei 5 anni successivi all'ingresso devi imparare a fare lo specialista, non prima...prima della specializzazione devi solo cercare di imparare ad essere un buon medico: approcciarsi al pz (qualsiasi pz!!!), inquadrare i suoi sintomi e cercare di arrivare alla diagnosi e poi alla terapia!!! Il fatto di doversi "internare" in un reparto almeno 2 anni prima della laurea non solo per imparare ( perchè lo si potrebbe fare anche in un reparto non universitario!!!) ma soprattutto per "farsi vedere" e avere maggiori possibilità di entrare in specializzazione non è giusto...soprattutto per noi e per la nostra formazione! Quindi, se nn si fosse costretti a stare chiusi nei reparti per poterci poi entrare "di diritto", forse si imparerebbe di + a fare i medici!!! Il sistema va cambiato!!!!

Ma dove la vedete una lotteria nazionale?
E' un quiz a risposta multipla con 120 domande DI CUI NON SI CONOSCE LA RISPOSTA generali e 30 specifiche per specialità.
E' la modalità più meritocratica possibile!!! Studi sui libri utilizzati per fare le domande, con come base SEI anni di studio.
In america funziona così e nessuno si lamenta, anzi!

Per il curriculum??? che curriculum? le ade? ma per favore! delle stupide ore perse per avere dei certificati che verranno valutati dai direttori a modo loro.
Le pubblicazioni??? sono da sempre il principale modo di far entrare i PRESCELTI.
L' attinenza tesi??? il principale modo per eliminare gli esterni! che possono aver fatto tutti gli internati del mondo, ma hanno solo la colpa di provenire da un' altra università.

E guarda caso... sapete chi è contro il concorso dalle mie parti? CHI AVEVA GIA' IL POSTO ASSICURATO.

E in ultimo.. per il problema dell' allontanarsi da casa.. dopo 5 anni tornerete nel vostro territorio, arricchiti da un' esperienza che vi farà crescere.

Migliaia...per la precisione 2347 sono le adesioni corredate da codice fiscale, numero di carta d'identità, numero di matricola o d'iscrizione all'ordine dei medici.
Nessuno è andato a parlare presumendo di voler rappresentare tutti gli studenti italiani e nessuno ha mai detto di voler rappresentare tutti gli iscritti al blog.
Democrazia non significa unanimità. Democrazia significa consentire che anche una minoranza possa esporre delle perplessità al sistema vigente. Se la presunta minoranza verrà ascoltata non dipende certo da lei.

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Ma dove la vedete una lotteria nazionale?
E' un quiz a risposta multipla con 120 domande DI CUI NON SI CONOSCE LA RISPOSTA generali e 30 specifiche per specialità.
E' la modalità più meritocratica possibile!!! Studi sui libri utilizzati per fare le domande, con come base SEI anni di studio.
In america funziona così e nessuno si lamenta, anzi!

Per il curriculum??? che curriculum? le ade? ma per favore! delle stupide ore perse per avere dei certificati che verranno valutati dai direttori a modo loro.
Le pubblicazioni??? sono da sempre il principale modo di far entrare i PRESCELTI.
L' attinenza tesi??? il principale modo per eliminare gli esterni! che possono aver fatto tutti gli internati del mondo, ma hanno solo la colpa di provenire da un' altra università.

E guarda caso... sapete chi è contro il concorso dalle mie parti? CHI AVEVA GIA' IL POSTO ASSICURATO.

E in ultimo.. per il problema dell' allontanarsi da casa.. dopo 5 anni tornerete nel vostro territorio, arricchiti da un' esperienza che vi farà crescere.
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Non posso che essere d'accordo in tutto.

Perfetto, incentiviamo lo studio passivo sul divano di casa o sulla sdraio in uno stabilimento balneare piuttosto che la frequenza nei reparti. Perchè è così che si impara il lavoro... ah no, scusate, il medico (laureato ed abilitato alla professione) deve essere una specie di secchione che può benissimo non essere uscito dalle 4 mura della sua cameretta ma che sa bene snocciolare eponimi altisonanti e valori laboratoristici come una perfetta scimmietta ammaestrata.
Avanti così a selezionare e a formare la nuova classe medica.
Complimenti a tutti

Non è che con il sistema vigente ora siamo messi meglio, dato che frequenza in reparto=lecchinaggio nella maggior parte dei casi.

Troppo facile liquidare tutto così, ignorando che c'è gente che nell'internato ha imparato un lavoro ed è entrato in specialistà già in grado di muoversi con una certa autonomia, come minimo.

Io non dico affatto che vada incentivato il lecchinaggio, ma nemmeno proporre come alternativa una valutazione esclusivamente nozionistica che non tenga conto di una propensione personale per una disciplina specifica o conoscenza/esperienza nella risoluzione di problemi PRATICI (tra i libri ed i reparti ci sono un po' di differenze in genere...)

Bella anche la scusa che si parte da medici e non da specialisti, complimenti. Come se un aspirante cardiologo (che dovrebbe avere una motivazione a fare quello che lo spingerebbe a sollevare il mondo per raggiungere il proprio obiettivo) potesse laurearsi senza saper nulla di come funziona un reparto di cardiologia e senza che abbia la necessità di vivere sul campo (in reparto) la sua futura realtà lavorativa.
Macchè, tutti sul divanetto di casa coi libri ad imparare tanti numeri e paroline, con cui vi pulirete il sederino quando vi renderete conto che la realtà lavorativa quotidiana è un pochino più complicata.

Le storture attuali sono odiose, ma quello che proponete voi brucierà centinaia di borse (quelle occupate dai "parcheggiati" non entrati nelle specialità come prima scelta, e premierà più mediocri di quanto non accada oggi.
Ma avremo modo di parlarne tra qualche anno, quando i più meritevoli di voi pagheranno gli effetti nefasti del disastro che vi state autoconfezionando.