Concorso di specializzazione nazionale

Federspecializzandi avanza proposte in un senso piuttosto che in un altro su vari punti....ma a che titolo lo fa? sono eletti? Sembrerà polemico il tono ma è per chiarezza...di questi tempi in cui la trasparenza è di attualità 

La tua domanda è legittima è una curiosità non solo tua credo che prima di perorare cause  ed assurgere a difensori della legalità e degli interessi altrui avrebbero dovuto perlomeno sincerarsi su quali fossero questi interessi
Una cosa semplice da fare era coinvolgere attraverso anche questo sito e come questo altri gli studenti delle varie facoltà cercando di capire quali fossero le esigenze degli studenti( senza pretendere di avere
il parere di tutti. Sarebbe bastato un campione rappresentativo) piuttosto che far intendere presso le istituzioni a cui sono state presentate le istanze  di parlare a nome di tutti.
perchè se passa al vaglio del consiglio di Stato questa riforma coinvolgerà chi quest'anno frequenta l'ultimo anno e che ha improntato il proprio percorso di studi secondo i dettami dell'attuale concorso

e comunque al di là di coloro che smaccatamente e in barba alla decenza fino ad oggi si sono presentati ai concorsi da outsider perchè sicuri del posto perchè assicurato loro dal primario ripeto che il sistema attuale una parvenza di meritocrazia ,a mio parere, la possiede ed è data dal frequentare il reparto e dalla tesi attinente.
poi staremo a vedere quali problemi non solo dovuti all'accesso ma anche alla ripercussioni future avrà una riforma che ha come possibile esito quello di formare medici provenienti da altre regioni e non inseritii ne l tessuto sociale della regione ospite
senza contare che fine faranno le borse regionali?perchè una regione dovrebbe finanziare uno studente non residente

ma le borse regionali non sono limitate ai residenti (o lo sono solo nelle regioni a statuto speciale...almeno il trentino da delle borse per brescia solo a chi risiede in trentino).molto semplicemente si può vincolare la borsa al dover lavorare in quella regione per i successivi tot anni.

non dico che tutti i non raccomandati vogliano il concorso nazionale e i raccomandati il concorso "provinciale" ma:

tutti i non raccomandati che hanno capito il discorso: vogliono il nazionale
tutti i raccomandati che hanno capito il discorso (ed a cui piace vincere facile) vogliono tenersi il "provinciale".

Stupidaggini.

LA mia idea è che chi vuole a tutti costi che il diventi nazionale non sia interessato a renderlo meritocratico, ma corrisponda a questo identikit: 1) gente fuori senza speranze dalla tipologia di scuola a cui ambisce perchè troppo numerose le richieste (pediatria, neurologia, medicina interna etc), e/o 2) vive in una regione con minori opportunità dal punto di vista delle risorse e delle prospettive lavorative (quasi sempre Sud Italia). Questa categoria di persone capisco che desideri a tutti i costi una lotteria a quizzone unico con cui avere almeno una speranza (meglio di zero), con il jolly di potersi pure spostare (con una semplice preferenza indicata su una casella comodamente da casa propria), in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna o Toscana, ovvero dove le opportunità lavorative sono maggiori.
Che può essere anche sacrosanto come ragionamento, per carità... è normale ambire ai posti migliori nelle sedi migliori.
Ma le modalità del concorso così riformato allora devono essere DAVVERO meritocratiche e non quelle di una lotteria nazionale.

non posso essere più d'accordo.
andrebbe anche bene un concorso nazionale, ma vi prego..non delle crocette in stile esame di stato. cioè..se voglio fare la neurologa passerò il test se so le calorie contenute in un grammo di proteine o quale sia la conseguenza più frequente del vaginismo in Italia?
per favore..questa proposta mi sembra piuttosto la rivincita della mediocrità.

1 Nazionalizzazione della graduatoria non vuol dire meritocrazia. C'è anzi il rischio che si passi ad una disseminazione di raccomandati in tutta Italia. Infatti la prova si svolgerà a livello locale e i direttori di scuola rimarranno interni alla commissione. Quindi è possibilissimo (anzi succederà proprio così) che il direttore di una scuola faccia fare un punteggio alto a chi vuole (e non mi dite che a un test a crocette non si può mettere mano)!!

2 La proposta è stata portata avanti da un comitato su facebook dove alcuni dei promotori proveranno il concorso quest'anno, non l'anno prossimo (hanno detto che non è giusto cambiare le cose già da quest'anno). Ci sono più di 4000 iscritti ma molti sono li per leggere ciò che succede visto che è un gruppo chiuso (io sono uno di quelli, e così almeno altri 15 miei colleghi contrari a questa gestione). Infatti ai sondaggi ha partecipato 1 su 20. Persone che erano un po' titubanti o che avevano un pensiero diverso rispetto ai 6-7 che portano avanti la discussione sono state bannate.

3 Cambiare si ma questa riforma è peggio della precedente. Se proprio dobbiamo nazionalizzare la graduatoria allora tutti a Roma a fare il test, non in un aula della propria università.

4 questa è una bozza, deve prima passare al consiglio di stato e anche ottenere la firma dal ministro

ma le borse regionali non sono limitate ai residenti (o lo sono solo nelle regioni a statuto speciale...almeno il trentino da delle borse per brescia solo a chi risiede in trentino).molto semplicemente si può vincolare la borsa al dover lavorare in quella regione per i successivi tot anni.

certo questa potrebbe essere una soluzione. Però il finanziamento di borse regionali viene deciso di anno in anno e anche se non riservate ai soli residenti le regioni anche  non a statuto speciale potrebbero decidere per i motivi sopraccitati di ridimensionare l'impegno economico. per quanto riguarda l'aspetto del vincolo a lavorare nel territorio in cui si è formati non credo lo si possa imporre al termine del periodo formativo a quel punto sei uno specialista e puoi fare quel che vuoi pure non esercitare se credi.( esiste invece già oggi un vincolo di completare il proprio percorso formativo nella Regione erogatrice)