"Ogni vera riforma mette fine a qualche privilegio..." Il fondo del problema è questo. Quello che mi rattrista è che molta gente sia pronta a sputare sentenze senza conoscere nel merito i punti della riforma che essenzialmente nasce dalla necessità di eliminare una quota di discrezionalità intollerabile che trova il suo apice nella seconda prova ma si insinua fino alla valutazione dei titoli.
Tra l'altro ancora non riesco a comprendere chi, per le sue ovvie ragioni, difende a spada tratta il concetto d'internato senza forse ricordarsi che nell'attuale concorso non c'è alcuna voce curriculare che permetta di valutare l'internato (al massimo 1 punto d'ade che può benissimo essere sostituito da qualche congresso qua e là)...state quindi ammettendo che in realtà la seconda prova è una farsa ma il solo strumento per decidere chi debba entrare o no...Beh, allora che venga detto chiaramente oppure siamo alla passiva e complice accettazione della solita farsa italiana "vabbè ma lo sanno tutti che è così...".
Certo che la seconda prova è una farsa, ne siamo consapevoli tutti che è la finestra attraverso la quale si introduce la discrezionalità dei professori. Per questo motivo secondo me andrebbe fatta una riforma che regolarizzi gli internati secondo norme e tempi precisi e definiti, a differenza di come è adesso.
Anche la prova a crocette attuale, essendo noti i database, è una farsa che appiattisce ogni diversa preparazione... però almeno questo lascia libero spazio alla valutazione del professore e questo per me non è un male!
Vedi, quello su cui io non sono d'accordo è l'eliminazione totale della discrezionalità, della soggettività, della libertà di scelta dei professori! E' vero che dare potere ai professori è rischioso perchè si apre la possibilità delle raccomandazioni (e soprattutto al sud so che la situazione è completamente degenerata), ma è un rischio che secondo me va corso! Non tutti i prof desiderano riempirsi il reparto di amici di amici incopetenti fino all'osso.
Tra l'altro partite già sconfitti come se foste consapevoli che gente più preparata di voi supererà il test (e a difesa del test a crocette, così tanto biasimato, mi premerebbe sottolineare che la conferenza internazionale dei pedagogisti e degli esperti dell'educazione ha eletto i quiz a risposta multipla come lo strumento più adeguato e trasparente per la valutazione degli studenti).
Gente più preparata di noi? Io non ho problemi ad ammettere che su certi ambiti, per cui non provo interesse, non approfondisco gli studi! Se detesto per esempio l'ematologia, se permetti, mi sta abbastanza sulle palle venire selezionato sulla base del profilo immunoistochimico che caratterizza il linfoma della zona marginale extranodale dello stomaco! E il discorso vale per tutte le materie... Come è già stato detto esiste l'esame di stato per verificare che le conoscenze di base siano sufficienti per tutti i medici. Fondamentalmente con questo sistema vengono premiati gli "indecisi" e non chi ha una passione e una propensione specifica per un certo ambito e che quindi meriterebbe di più.
Ancora: in un mio precedente esempio ho parlato di un aspirante specializzando di igiene... Ti pare giusto che venga selezionato prevalentemente sulla base di domande inerenti la clinica? Igiene, notoriamente, è una specializzazione "di parcheggio" per chi non riesce ad entrare nei reparti che desidera. Questo sistema aumenterà a dismisura questo fenomeno! Ci rendiamo conto della situazione assurda che si potrebbe creare se vari aspiranti clinici tenteranno il test di igiene per avere 1 anno stipendiato e ritentare la fortuna l'anno successivo? Ho fatto l'esempio forse più eclatante ma questo discorso vale per qualsiasi altra scuola più accessibile rispetto alle "gettonatissime".
Tu mi risponderai: ci sono le domande specifiche per specialità! Si ma sono 15 contro 80! Il peso delle domande generali è molto maggiore, e questo io non riesco proprio a trovarlo giusto.
Aggiungo che (se non sono male informato) in quello che è considerato il paese più civile d'Europa, la Germania, la valutazione dei candidati è totalmente affidata ai professori delle varie scuole, c'è quindi la massima discrezionalità. Forse perchè questa è la via migliore per fare una selezione, nonostante i rischi che si corrono!
Dipende tutto dai punti di vista,
te dici "peggiorarlo", secondo me è migliorarlo.
Complessivamente... ovviamente ci sono anche degli aspetti positivi.
Con un concorso nazionale dove vale un test, il voto di laurea e stop, tutti gli internati andrebbero a farsi fottere (scusate il francesismo), lo studente e il neolaureato potranno così impiegare enormemente meglio le giornate in attività molto più proficue: in primis lo studio, poi la frequenza nei reparti non universitari (che solitamente sono molto più disponibili verso gli studenti), frequnza da medici di famiglia, da guardie mediche, da pediatri... nel caso il reparto dove fai la tesi sia realmente un buon reparto dove si impara davvero, niente ti vieta di continuare a frequentare lì.
Poi una volta laureato puoi impiegare mille volte meglio il tuo tempo, imparando di più e guadagnando anche qualcosa, facendo sostituzioni, medico nelle rsa, medico nelle gare sportive, esperienze all'estero, esperienze umanitarie nei paesi poveri... puoi investire il tuo tempo in modo nettamente migliore che fare le fotocopie o scrivere al computer la lettera di dimissione del pz. Se passa la riforma uno studente non sarà più obbligato a vendere la sua vita al primario di turno per entrare nella specializzazione.
Questo sicuramente è il principale. Secondo me però ci voleva una riforma che regolasse l'internato nei tempi e nei criteri di valutazione, non che lo abolisse definitivamente.
Pare comunque che Profumo sia intenzionato ad andare fino in fondo con questa riforma, e non è nemmeno troppo disposto ad accogliere modifiche nella sostanza, per cui, a meno di controriforme, temo che dovremo farci andare bene questo nuovo sistema che si profila, come tanti studenti prima di noi si sono fatti andare bene l'attuale sistema. Pare che fare una riforma equilibrata sia una cosa troppo complessa...
