Concorso di specializzazione nazionale

Non ho sostenuto ne scritto da alcuna parte che "l'orfano" è d'accordo col farsi soffiare il posto.
Il problema è che se il concorso rimane così come è, con le medesime modalità di svolgimento e valutazione (con totale discrezione della commissione) a prescindere dal fatto che sia regionale, nazionale o di quartiere, nulla cambierà.
Se invece oltre al fatto che farlo diventare nazionale, si sistemasse il metro di valutazione lasciando meno mano libera alla commissione, allora sarebbe perfetto... l'unica cosa che non ho capito ma probabilmente per mancanza mia, forse non ho letto attentamente tutti i post (senza ironia) è se cambia solo il fatto che al posto di avere una graduatoria locale ne ho una nazionale, o appunto se cambia anche qualcos'altro, cioè metodi di valutazione ed espletazione del concorso.
Il discorso che faccio è che io posso pure cambiare la serratura di casa mia ma se poi al ladro gli do comunque le chiavi di casa..

il concorso nazionale francese e spagnolo OVVIAMENTE non si svolgono come il concorso italiano.
Francesi e spagnoli del loro concorso ne parlano bene (dovrebbe essere a soli quiz ma RIPETO non ho mai partecipato) ed i partecipanti sono migliaia
( www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?ci...te=&categorieLien=id .
Conclusione: a francesi e spagnoli non rubano annualmente e puntualmente in casa (perchè, tra congressi ed esperienze in Francia e Spagna ho avuto modo di saperlo da TANTI).
Quello che collettivamente ci interessa è se "rubano o meno" e non di farci il concorso su misura alle nostre singole capacità.
Spero che, per il momento, basti come risposta visto che non posso addentrarmi nei particolari del concorso (non sapendoli).

non dico che tutti i non raccomandati vogliano il concorso nazionale e i raccomandati il concorso "provinciale" ma:

tutti i non raccomandati che hanno capito il discorso: vogliono il nazionale
tutti i raccomandati che hanno capito il discorso (ed a cui piace vincere facile) vogliono tenersi il "provinciale".

Stupidaggini.

LA mia idea è che chi vuole a tutti costi che il diventi nazionale non sia interessato a renderlo meritocratico, ma corrisponda a questo identikit: 1) gente fuori senza speranze dalla tipologia di scuola a cui ambisce perchè troppo numerose le richieste (pediatria, neurologia, medicina interna etc), e/o 2) vive in una regione con minori opportunità dal punto di vista delle risorse e delle prospettive lavorative (quasi sempre Sud Italia). Questa categoria di persone capisco che desideri a tutti i costi una lotteria a quizzone unico con cui avere almeno una speranza (meglio di zero), con il jolly di potersi pure spostare (con una semplice preferenza indicata su una casella comodamente da casa propria), in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna o Toscana, ovvero dove le opportunità lavorative sono maggiori.
Che può essere anche sacrosanto come ragionamento, per carità... è normale ambire ai posti migliori nelle sedi migliori.
Ma le modalità del concorso così riformato allora devono essere DAVVERO meritocratiche e non quelle di una lotteria nazionale.

Bosch:
Col modello Nazionale togli di mezzo le commissioni (artefici, fino a prova contraria, dei brogli).

Se tu fossi informato sapresti che i brogli ai concorsi li fate anche su al nord Italia.

ho accennato MOLTO sinteticamente le modalità francesi nell'altro post (domande a risposta aperta ma con correzione automatica per parole chiave).

Una selezione fatta a tuo piacimento la puoi proporre (tanto non se la fila nessuno) ma di proporne una DAVVERO meritocratica : te lo sogni

LA mia idea è che chi vuole a tutti costi che il diventi nazionale non sia interessato a renderlo meritocratico, ma corrisponda a questo identikit: 1) gente fuori senza speranze dalla tipologia di scuola a cui ambisce perchè troppo numerose le richieste (pediatria, neurologia, medicina interna etc), e/o 2) vive in una regione con minori opportunità dal punto di vista delle risorse e delle prospettive lavorative (quasi sempre Sud Italia)

dovresti anche specificare il perchè senza speranze....perchè se l'essere senza speranze fosse dovuto ad una media altissima, massimo voto di laurea ma nessuna simpatia da parte del professore di turno mi sembra che il tuo discorso tradisca un modo di vedere le cose abbastanza discutibile....

Ma guarda Camillo, ti dirò che al limite a me andrebbe bene anche una cosa alla svizzera o all'inglese (colloquio e decisione diretta del primario), sai perché?
Perché io lavoro duramente e (dicono) decentemente, se mi rifiutasse la specialità potrei battere i pugni sulla sua scrivania e chiedergli ragione del perché qualcuno arrivato dopo di me entra prima di me. La raccomandazione diventerebbe palese (con risvolti anche sull'atteggiamento dei colleghi nei confronti del raccomandato).
Con le modalità attuali, nazionali o regionali o locali che siano, può sempre appellarsi all'esame, al voto di laurea, a quello titolatissimo che è arrivato per ultimo ma che è la reincarnazione di ippocrate eccetera eccetera.

I brogli ai concorsi ci sono dappertutto, questo lo sappiamo benissimo tutti, su questo hai ragione.
Dubito, come molti altri, che il solo passaggio a un concorso nazionale cambi queste dinamiche. Se invece cambiassero anche le modalità, come sembra essere ultimamente la tua idea, mi andrebbe benissimo.