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Concorso Nazionale, novità?

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11 Anni 8 Mesi fa #186431 da ele19
Risposta da ele19 al topic Re:Concorso Nazionale, novità?
Ma guarda tra reparti universitari puoi girare quanto vuoi ma non si fa niente uguale..dovrebbero lasciarci andare dagli ospedalieri già ai primi anni, ma questo è un altro discorso..

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11 Anni 8 Mesi fa #186432 da Camillo
Se gli specializzandi entrassero coi loro mezzi (invece che con la grazia dei "prof") si starebbero molto meno zitti! (altro punto a favore del concorso nazionale).
I Prof hanno, in primis, il dovere di insegnarci il mestiere...

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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #188927 da Camillo
DIARIO DI BORDO

Da Giugno ad oggi "novita'" nessuna ma ci stiamo mobilitando (tra petizioni, lettere, sondaggi, gruppi fb e idee).

Ci hanno lasciati in 3 che partecipavano alla discussione e chiedo a LAEGE (scusa AE ma scrivo dallo smart phone) se sarebbe disponibile (al momento opportuno, non ora) per renderci nota di quanto positiva sia la rotazione in termini di formazione e ordine tra i colleghi -meno portaborse e moniche lewinsky, insomma-

Riguardo il Concorso Nazionale: spero che quanto fatto finora non si concludera' (come e' sempre successo) con l'uscita del solito Bando.
O otteniamo il Concorso Nazionale adesso o continuiamo ininterrottamente fino ad averlo (in Francia la rivoluzione che ha tolto il potere decisionale ai Prof e' stata fatta, con successo, nel '68).

Visto il rischio di inguaiarsi che corrono i Prof: credo vadano coinvolti nella nostra iniziativa, ce ne saranno di Prof onesti e/o che non vogliono rischiare guai!!!
che ne pensate? Se si: le loro email si trovano, di solito, sul sito delle facolta'!!!
Sarebbero degli ottimi firmatari e degli ottimi promotori dell'iniziativa!!!

:D
Ultima Modifica 11 Anni 7 Mesi fa da .

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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #188930 da Giuseppe Bartelli
L’argomento concorso nazionale per me, e per altri miei colleghi, ha portato a diverse riflessioni.

Non metto in dubbio che adesso il sistema sia marcio, abbia superato i limiti della decenza,  il direttore della specializzazione è diventato una specie di Dio in terra che decide il destino dei giovani medici frequentanti il suo reparto, un po’ come l’imperatore romano con il pollice decideva se far vivere o morire un gladiatore.

Ma il concorso nazionale ha degli aspetti che a me e ad altri non convincono pienamente, anzi lasciano indecisi

Primo fra tutti:
Come si fa la selezione? Come vengono contati i titoli? Sinceramente un 110L preso a Padova, vale molto di più di 110L preso in altre università, soprattutto del Sud. Non si può negare l’enorme differenza che c’è tra le varie università italiane. Poi le ADE ? Ogni università ha le sue, di numero e tipo diverso, serebbe un casino…  Gli esami attinenti, anche qui stessa storia. Ci sono gli stessi esami che sono  difficilissimi in una città, e cazzate in altre, esempio nella mia università l'esame di otorino è facilissimo si preparara in una settimana e si prende 30, l'esame di neurologia invece ho dei professori bastardi e ci vogliono tre mesi per prenderci 26...  Le pubblicazioni poi non risolvono il problema di fondo: chi è raccomandato o ha leccato bene il culo nel reparto riesce a farsi dare qualche pubblicazione, ma la maggior parte di noi arriva alla laurea senza. Tesi attinente? Si potrebbe anche contare…

A questo punto la soluzione più logica sarebbe fare un concorso nazionale solo per meriti (in Italia non avverà mai), un concorso dove il punteggio viene dato esclusivamente in base ad un test a quiz (su tutta la medicina + quiz specifici per la branca di specializzazione scelta), preparate dal Ministero della Salute, delle quali nessuno conosce anticipatamente le domande (ah ah ah… ). Le domande aperte non possono essere inserite perché altrimanete chi gli darebbe il punteggio? Il primario della città di appartenza, quindi si ritorna punto e a capo: entrerebbero solo i raccomandati e i leccaculo. Poi dare un punteggio su una domanda aperta è molto soggettivo anche per chi è in buona fede: esempio il primario di Firenze potrebbe dare 17/20 e lo stesso scritto potrebbe valere per il primario di Milano 19/20. No!  così non si può fare. Bisogna fare solo un test a crocette, dove però la fortuna , si sa, ne farebbe il più delle volte da padrona.

Ma se ci si pensa è ingiusto per chi durante il corso di laurea si è fatto il culo, ha studiato, si è laurato con 110 e lode, e in più ha frequentato il reparto...  arriva al test nazionale, ha la sfortuna di toccargli dei quiz estremamente bastardi e non entra, e passa per esempio il compagno di corso che era solo venuto solo a tentare, per scazzare qualche quiz e vedere come andava... sarebbe deprimente.

Poi pensaimo a tutti quei frequentanti che da anni si stanno facendo il culo nei reparti per imparare qualcosa e soprattutto per “farsi conoscere”.  Mettiamoci nei panni di un medico X che è rimasto fuori un anno perché non è entrato (ce ne sono a centinaia in Italia in questo momento di medici X) , il secondo anno (a meno che non siano le specializzazioni più toste) il più delle volte ha buone possibilità di entrare, il terzo tentativo poi si hanno buonissime probabilità di entrare...  Penso che il medico X  non la prenderebbe bene a sapere che il prossimo anno ci sarà un concorso nazionale e potrà dire di aver buttato nel cesso 2-3-4 anni di vita in un reparto.

Infine accettare il concorso nazionale vuol dire che non rimarranno posti vuoti in Italia (ormai in Italia però quasi da nessuna parte rimangono posti vuoti! forse qualche posto a Igiene, Radioterapia e Microbiologia, chissà... ) e che se riesci ad entrare ti trovi davanti la scelta di decine di scuole italiane.
Questo è positivo, ma ha anche degli aspetti negativi: il primo della lista avrà sicuramente la scelta massima, ma già quando saremo a metà lista le possibilità sarebbero molte ridotte. Molti medici sarebbero costretti a cambiare vita completamente: esempio mi metto nei panni  di un medico Y  di Ferrara, con una vita sociale in quella città, con la famiglia, la moglie e gli amici, che ha frequentato anni un reparto per una specializzazione dove non è difficilissimo entrare,  che so… gastroenterologia,  avrebbe la certezza di entrare se non al primo, almeno al secondo tentativo, massimo al terzo se gli va malissimo…  con questo test nazionale si trova invece a competere con gli aspiranti gastroenterologi di tutta Italia, se non si piazza bene nel concorso rischia di dover spostarsi in Sicilia, Calabria, Campania,  gli unici posti probabilmente rimasti liberi… un tale spostamento sarebbe, almeno per quanto mi riguarda, quasi come emigrare, tantovale allora andarsene in Francia.

Se in questo momento mi chiedessero: “Sei d’accordo con il concorso nazionale?”.
Con tutta sincerità la mia risposta sarebbe: “Non lo so.”
Vorrei sapere almeno prima in dettaglio le regole del gioco.


Il problema grosso è che in Italia c'è la cultura mafiosa radicata in tutti noi,  dove è ovvio che il primario favorisca il figlio dell'amico, sarebbe uno scandalo il contrario. Perchè se non fosse così il metodo di selezione più accurato, meritocratico e giusto sarebbe quello vigente negli Stati Uniti (paese davvero meritocratico): un test a crocette di base, seguito da un bel colloquio orale di due ore con una commissione giudicatrice di più medici, che ti interroga su più argomenti di medicina, chidendoti poi anche il curriculum, altre esperienze lavorative, esperienze estere, ricerche universitarie fatte, capacità pratiche che hai già, in pratica ti chedono "Noi, del reparto pincopallino di Philadelphia, cosa ci guadagnamo ad assumerti come medico specializzando?" Sei sei un medico con i contro-cogliono entri, altrimenti stai fuori a vita.
Questo in Italia è pura utopia, anche perchè un neolaurato medico italiano è un bischero che non sa fare niente e con pochissime esperienze.
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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #188934 da Camillo
Giuseppe Bartelli: col concorso nazionale (io, poi gli altri non so) voglio solo che si smetta di giocare (per altro illecitamente) con la nostra carriera.
I direttori pensino alla loro carriera e noi penseremo alla nostra.

Non so cosa intenda chi dice: "allora noi che frequentiamo...."
dove è scritto, nell'attuale concorso, che chi frequenta entra? lo capite che se venite aggevolati al concorso è per broglio??? :'(

io ho sempre sostenuto che il modello andrebbe "copiato"...andare a modificare un modello funzionante significa solo rischiare di ritrovarci al punto di partenza.

Tutte le domande che purtroppo ancora ti fai trovano risposta nella petizione che cercheremo di presentare.

In Francia si svolge in 3 giorni di concorso con risposte aperte su dossier inerenti le materie degli ultimi 3 anni del corso di laurea e corrette per parole chiave (capisci che un pò di fortuna entra sempre in gioco ma ben 3 giorni di culo sarebbero tanti).
In Francia il Concorso Nazionale prevede anche i posti per Medicina Generale.

La proposta che ha fatto Valentina nella petizione (in cui mi ritrovo, seppur modificata) vuole:

prova scritta a quiz (sperando che in questa non sia possibile copiare, sennò non servirà a niente)
prova a risposta aperta (con correzione per parole chiave).

nessun punteggio dell'università di appartentenza viene considerato in Francia e nessun punteggio credo verrà considerato dalla nostra petizione (del resto come togli potere ai prof se consideri le loro valutazioni durante il corso di laurea).

detto questo: comunque si faccia, rimane un bene uscire dallo stallo (come disse Fradoctor)...le modifiche di perfezionamento si potranno sempre fare o chiedere.

Ho sempre detto che con questo modello (stile altri paesi europei) che proponiamo non vince necessariamente chi è più bravo ma neanche il candidato scelto dalla malavita!

Per il momento mi sembra sufficiente chiedere all'Italia di uscire dal medioevo.
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11 Anni 7 Mesi fa #188936 da Phoenix
Sono completamente d'accordo con Camillo, bisogna copiare un sistema (quello francese lo conosco meglio e mi sembra molto buono)!
Non si dovrebbe pensare a frequentare il reparto della nostra futura specializzazione durante il corso di laurea, ma TUTTI  i reparti...il concorso andrà a valutare la nostra preparazione e chi è su in graduatoria sceglie il posto e la specializzazione, chi è in basso sceglie quello che è rimasto!!
Si toglierebbe il potere ai prof, si eliminerebbe il problema delle borse perse e si imparerebbe molto di più!

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