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Sbocchi occupazionali ANESTESIA

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12 Anni 1 Mese fa #181446 da cisco83
Ciao a  tutti , sono molto interessato a questa specializzazione, chiedo a coloro che hanno dati certi quali possono essere gli sbocchi occupazionali dell'anestesista nel campo privato; inoltre vorrei sapere se posso svolgere attività pubblica e privata insieme , se si con quali condizioni.
Grazie a tutti

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12 Anni 4 Settimane fa #181546 da gattina86
in privato puoi lavorare nelle cliniche, guadagni pure un pacco di soldi.. tipo 500 auro a intervento....
puoi fare terapia del dolore, lavorare nelle usl in sala o in rianimazione, in pronto soccorso , nel 118 e in elisoccorso...

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12 Anni 4 Settimane fa #181555 da cisco83
grazie per la risposta,  sai dirmi se sono contemplati studi privati per il relativi all'applicazione di terapie antalgiche et simila? sono autorizzati a farlo?

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12 Anni 4 Settimane fa #181558 da
Risposta da al topic Re:Sbocchi occupazionali ANESTESIA
Si, si è autorizzati a farlo. Conosco più di un'anestesista che è titolare di un ambulatorio di terapia antalgica o che ci collabora.

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12 Anni 3 Settimane fa - 12 Anni 3 Settimane fa #181641 da Giuseppe Bartelli
4-5 anni fa appena uscivi dalla specializzazione di anestesia e rianimazione eri visto e preso, oggi le cose sono un po’ cambiate, in peggio.
La carenza di anestesisti si sta colmando, adesso non è difficile trovare neo-anestesisti che devono faticare qualche anno per trovare un lavoro.

Purtroppo lo dico con sincerità mettere dai 15 ai 25 posti di specialità è una esagerazione voluta dalla SIARTI per ostentare il proprio potere… in una regione media con 2 atenei ogni anno sforna una 40ina di anestesisti, qualche anno fa andava bene per il buco che c’era nel settore, adesso è veramente troppo, e lo dico da studente che non sono ancora entrato ma preferirei ci fossero meno posti per salvaguardare l'occupazione (per es. è assurdo tipo che nel mio ateneo oncologia abbia solo 3 posti e anestesia 22 !!) Poi con la specializzazione in medicina di urgenza il 118 andrà in mano a loro (giustamente) e quindi le opportunità calano.

Teoricamente tutte le specializzazioni possono lavorare nel privato, ma fidati che anestesia sono davvero la minoranza che riescono ha trovare un lavoro, attraverso appoggi e conoscenze, in una clinica privata. Facendo una stima su 20 anestesisti, 17 lavorano nel pubblico 3 riescono a entrare nel privato... e poi non è sempre detto che la clinica privata sia tutta rosa e fiori.

Per lo stipendio non potrai mai competere con i colleghi oculisti, dermatologi, cardiologi, urologi… che si aprono uno studio privato. Aprire uno studio di terapia antalgica dal nulla la vedo dura… è una fortuna riservati a pochi eletti. Io ho conoscito uno dei maggiori esperti di terapia del dolore, che ha dei contatti con il Ministero, e disse che tra qualche anno è probabile che aprano una specializzazione di nicchia con pochi posti di Terapia Antalgica per creare la figura del terapista antalgico.
Quindi la maggior parte di noi aspiranti anestesisti finirà a fare l’anestesista negli ospedali pubblici e lo stipendio è quello di un medico pubblico chiunque sia (un medico legale ospedaliero guadagna quanto un intensivista, è ingiusto, ma è così) circa 2500-3500 euro, dipende dalla regione, anzianità e altri fattori. Purtroppo gli straordinari non sono sempre pagati, anzi in questo momento nella mia regione quasi la totalità dei medici ha alle spalle un monte di ore di straordinario non retribuite, che magicamente il 31 dicembre di ogni anno vengono cancellate… se lo racconti in altri paesi europei non ci credono, ma in Italia va così.

E quello che ho scritto vale per i contratti classici, ma purtroppo adesso stanno diventando un miraggio per i giovani neospecialisti (qualunque sia la specializzaione). Le aziende ospedaliere (che hanno sempre meno fondi) fanno quasi solo contratti ATIPICI a tempo determinato, con uno stipendio notevolmente più basso (conosco un reumatologo che lavora per 1500 euro al mese al pronto soccorso) spesso con pochissimi diritti e dei turni da minatore cinese.

… this is italy…  dammi retta se vuoi un lavoro dove si guadagna bene e con poca fatica prendi una specializzazione che ti permetta di lavorare nel privato molto di più che anestesia.
Oppure vai all'estero a fare anestesia finanza.it.msn.com/speciali/gallery.aspx...tid=153721553&page=9
Ultima Modifica 12 Anni 3 Settimane fa da .

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12 Anni 3 Settimane fa #181665 da gattina86

4-5 anni fa appena uscivi dalla specializzazione di anestesia e rianimazione eri visto e preso, oggi le cose sono un po’ cambiate, in peggio.
La carenza di anestesisti si sta colmando, adesso non è difficile trovare neo-anestesisti che devono faticare qualche anno per trovare un lavoro.

Purtroppo lo dico con sincerità mettere dai 15 ai 25 posti di specialità è una esagerazione voluta dalla SIARTI per ostentare il proprio potere… in una regione media con 2 atenei ogni anno sforna una 40ina di anestesisti, qualche anno fa andava bene per il buco che c’era nel settore, adesso è veramente troppo, e lo dico da studente che non sono ancora entrato ma preferirei ci fossero meno posti per salvaguardare l'occupazione (per es. è assurdo tipo che nel mio ateneo oncologia abbia solo 3 posti e anestesia 22 !!) Poi con la specializzazione in medicina di urgenza il 118 andrà in mano a loro (giustamente) e quindi le opportunità calano.

Teoricamente tutte le specializzazioni possono lavorare nel privato, ma fidati che anestesia sono davvero la minoranza che riescono ha trovare un lavoro, attraverso appoggi e conoscenze, in una clinica privata. Facendo una stima su 20 anestesisti, 17 lavorano nel pubblico 3 riescono a entrare nel privato... e poi non è sempre detto che la clinica privata sia tutta rosa e fiori.

Per lo stipendio non potrai mai competere con i colleghi oculisti, dermatologi, cardiologi, urologi… che si aprono uno studio privato. Aprire uno studio di terapia antalgica dal nulla la vedo dura… è una fortuna riservati a pochi eletti. Io ho conoscito uno dei maggiori esperti di terapia del dolore, che ha dei contatti con il Ministero, e disse che tra qualche anno è probabile che aprano una specializzazione di nicchia con pochi posti di Terapia Antalgica per creare la figura del terapista antalgico.
Quindi la maggior parte di noi aspiranti anestesisti finirà a fare l’anestesista negli ospedali pubblici e lo stipendio è quello di un medico pubblico chiunque sia (un medico legale ospedaliero guadagna quanto un intensivista, è ingiusto, ma è così) circa 2500-3500 euro, dipende dalla regione, anzianità e altri fattori. Purtroppo gli straordinari non sono sempre pagati, anzi in questo momento nella mia regione quasi la totalità dei medici ha alle spalle un monte di ore di straordinario non retribuite, che magicamente il 31 dicembre di ogni anno vengono cancellate… se lo racconti in altri paesi europei non ci credono, ma in Italia va così.

E quello che ho scritto vale per i contratti classici, ma purtroppo adesso stanno diventando un miraggio per i giovani neospecialisti (qualunque sia la specializzaione). Le aziende ospedaliere (che hanno sempre meno fondi) fanno quasi solo contratti ATIPICI a tempo determinato, con uno stipendio notevolmente più basso (conosco un reumatologo che lavora per 1500 euro al mese al pronto soccorso) spesso con pochissimi diritti e dei turni da minatore cinese.

… this is italy…  dammi retta se vuoi un lavoro dove si guadagna bene e con poca fatica prendi una specializzazione che ti permetta di lavorare nel privato molto di più che anestesia.
Oppure vai all'estero a fare anestesia finanza.it.msn.com/speciali/gallery.aspx...tid=153721553&page=9


sinceramente nn ho mai sentito di anestesisti che faticano a trovare lavoro

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