CONCORSO SPECIALIZZAZIONE 2012!!!

Cari colleghi attuali e futuri,
siamo un gruppo di medici abilitati in attesa del concorso di specializzazione.
Ci chiediamo se non sia possibile chiedere al nuovo Ministro di apportare alcune modifiche al bando di concorso per premiare finalmente il merito.
E’ per tale motivo che vorremmo parlarne con tutti gli interessati in modo da redigere una proposta unica da presentare al Ministero competente.
In primo luogo, a nostro avviso risulta impensabile che si possa sostenere la prova d’esame in un’unica sede per specialità. Infatti, il concorso non può allo stato attuale definirsi “su scala nazionale” in quanto solo la prima prova risulta tale. Le commissioni valutatrici sono composte da Prof. della medesima sede e, soprattutto, le tracce della seconda prova risultano diverse da sede a sede e da candidato a candidato.
Questa è una pratica che continua a nostro avviso ad incrementare il potere dei Baroni o in genere la politica clientelare; inoltre, rende difficile l’ingresso in Scuole  di sedi differenti da quella in cui si è conseguita la laurea, limitando in tal modo la possibilità di crescita personale e gli scambi tra le realtà accademiche del territorio nazionale.
Per affrontare queste criticità vi invitiamo a fare proposte ed a dire la vostra su quella che ad oggi sembra l’unica possibilità: il concorso su base nazionale, magari con graduatorie separate per gruppo di specialità.
A tal proposito abbiamo analizzato i modelli di ingresso in scuola di specializzazione negli altri Paesi europei scoprendo che il modello italiano ad oggi in uso non è rappresentato in nessun’altra Nazione. L'appartenenza alla Comunità Europea, anche in considerazione della libera circolazione dei lavoratori, comporta la necessità di superare queste ingiustificabili differenze, la cui persistenza non può dipendere da altro che dalla volontà di continuare la decennale politica clientelare di gestione del diritto alla formazione. Chiediamo quindi al Governo che la permanenza in Europa non passi solo attraverso la difesa dell'euro, ma anche attraverso la tutela della meritocrazia

Non vorrei essere frainteso, ma è un classico che, all' approssimarsi del bando, si moltiplichino le iniziative di protesta-proposta-gruppi più o meno autocostituiti-iniziative- e quant'altro col sogno che subentrino modifiche.
Stranamente poi, uscito il bando, passano almeno 6-8 mesi in cui delle iniziative non interessa più niente a nessuno.
L'errore sta in questo : se davvero si vuole proporre qualcosa e ragionarla, ci vuole tempo e le cose van fatte a tempo debito.
A distanza di 1-2 mesi dal prossimo bando, eviteri ogni tipo di proposta piovuta dal cielo, anche perchè nessuno credo ci tiene a fare da cavia a soluzioni pasticciate. La riforma Fazio-Gelmini del post-laurea (leggo sul resoconto del workshop di novembre 2011) è previsto che entri in vigore dal 2013 (quindi nemmeno per quest'anno accademico, ma il prossimo, sempre che non cambino le cose), per cui davvero non so come sia possibile "inventarsi" modifiche a distanza di poche settimane da quello che dovrebbe essere il prossimo bando (tenendo conto che dovrebbe anche già essere uscito). Sul concorso nazionale ho già detto la mia altrove : ritengo sbagliato ritenerlo la panacea di tutti i mali, figuriamoci uno organizzato in 4-8 settimane, con un iter già avviato.
Parere personale ovviamente, perchè suppongo che l'unico effetto di queste iniziative annuali immancabili a ridosso della pubblicazione sia quello di far saltare tutto fino al 2013 (cosa ben peggiore).

Per quanto io sia sempre stata a favore di un concorso nazionale, sono d'accordo sul fatto che non sia possibile organizzarlo in così poco tempo.
Piuttosto, una cosa estremamente utile per ridurre le baronie ed attuabile nel breve termine, sarebbe poter provare il concorso in più sedi. Un'eventuale valutazione differente dei titoli potrebbe infatti essere molto più impugnabile dal punto di vista legale.

Ciao a tutti!
sono d'accordissimo con Pantarei!!ormai è tardi per qualsiasi proposta di variazione..rischiamo d'impasticciare
le cose e basta!!

....Dal mio punto di vista cmq (se proprio devo dirla tutta) mi piacerebbe che venga dato più
peso a chi prova l'esame di specialità nella stessa sede dove si è laureato!!!Troppo comodo che chi ha disponibilità economiche tali da permettergli di star fuori casa per 6 anni in città dove è risaputo che la facoltà è molto più semplice, prende, parte, si laurea in tempo e con voti stratosferici e poi torna nella sua città di origine o nella più vicina facoltà di medicina ed entra in specialità lasciando fuori per anni chi invece ha sudato e si è laureato a fatica ed in ritardo in quella stessa città!!!e no cavolo!!!!seconodo me già i primari dovrebbero tutelare gli studenti della loro facoltà!!!mi sono rotta!

No i primari non dovrebbero tutelare una cippa, e smettiamola con sta mentalita clientelare. Un concorso pubblico deve essere uguale per tutti, il "tutelare" e' un eufemismo mafioso e basta. Sapessi come mi so rotto io...

Io sono favorevolissima al concorso nazionale (la minuscola è voluta), sul modello Francese: un concorso che valuti l'effettiva preparazione GLOBALE di uno studente. Ovviamente, per attuarlo, bisognerebbe modificare in toto la stuttura universitaria italiana fin dai primi anni, abituarci al ragionamento scientifico, al lavoro pratico e a gestire da soli qualsiasi urgenza. A mio avviso, il massacro della Medicina si consuma proprio negli ultimi due anni (si, quelli in cui ci si dovrebbe formare di più): frequentare un reparto specialistico, spesso, elimina ogni possibilità di sviluppare una visione clinica globale. Ecco perchè la nostra laurea non è abilitante! Ovviamente, qualsiasi modifica in tale senso, andrà pensata a lungo termine (da qua a 6 anni, almeno).
Quanto alla situazione attuale, i problemi sono tre: 1. la mancanza di uniformità nelle valutazioni sul piano nazionale, 2. l'impossibilità di fare il concorso in più sedi, 3. la mancanza di serietà nella pubblicazione dei bandi.
Credo innanzitutto che il concorso debba avere una data fissa, svolgersi sempre nello stesso mese, magari giugno o luglio per permettere anche a chi si laurea a Marzo di partecipare (ED EVITARE DI PERDERE UN ANNO... POI SI DICE CHE L'ITALIA E' UNA NAZIONE IMPRODUTTIVA!). Per il momento, non penso sia pensabile la realizzazione di un concorso nazionale a meno che non si faccia a settembre, in considerazione della totale mancanza di capacità organizzativa di chi decide. Ergo, possiamo solo sperare che almeno in attesa del concorso nazionale, le prove si svolgano in giorni diversi in regioni diverse.
Inoltre, in considerazione del sovraffollamento di alcune Specialità e, quindi, della necessità per alcuni di dover "ripiegare" su altre, credo non sia opportuno considerare nella valutazione i 7 esami (tra l'altro diversi di città in città) e l'attinenza della tesi: se faccio la tesi in otorino, posso fare il concorso solo in Ch. Maxillo-facciale? Ecco che poi si crea fila...
Insomma, non mi dilungo ulteriormente ma dobbiamo iniziare a sfoltire le file, a migliorare la qualità della formazione e ricordarci, innanzitutto, che l'Università è un luogo di formazione. Pretendiamo dei corsi di Specializzazione che siano davvero PROFESSIONALIZZANTI!