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Una curiosità
Un’altra domanda in piu...Se non ci sono posti per tutti, come soprascritto, cosa fanno tutti quelli non ammessi alle scuole di specializzazione?
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Si effettua una prova scritta e una pratica, per essere ammessi alla prova pratica devi raggiungere un punteggio minimo di 48/60. Curriculum?? e cos'è?? In italia è un illustre sconosciuto conta meno di zero.
Cosa fanno quelli che non sono ammessi? Evito volgarità che sarebbero anche pertinenti per dare una risposta pienamente corretta, ma lasciamo stare e diciamo che fondamentalmente si arrangiano, poi c'è chi si dà al volontariato-schiavitù e tante altre nobili pratiche o se sei fortunato una borsa di studio di che non supera gli 800 euro al mese.
Ti lascio un link dove potrai vedere un bando di ammissione così ti fai un'idea ma basta che cerchi sul web e ne trovi quanti ne vuoi:
www.unict.it/Public/Bandi/bando8738.pdf
Vai al punto D e leggi le norme di ammissione per i Cittadini Extracomunitari
www.unibo.it/NR/rdonlyres/C9292DDA-0F73-...ranieri2010_2011.pdf
Infine ti invio un allegato col decreto ministeriale in cui potrai leggere il regolamento per l'ammissione.
Comunque ti rinnovo il suggerimento a provare in qualche altro Paese.
Ciao e buona fortuna!
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io sono d'accordo con gli altri , evita l'italia , la situazione non è delle migliori , se proprio vuoi lasciare il brasile scegli un altro paese europeo o gli usa/canada
ps complimenti per il tuo italiano
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1. C'è da chiarire che la seconda prova, definita pratica, consiste in un caso clinico che dovrai risolvere solo su carta...cioè non si svolge con pazienti in carne ed ossa o altro simile. No no nulla di tutto ciò! ci saranno una serie di casi clinici ed ogni candidato ne estrae a sorte uno solo da risolvere PER ISCRITTO...tipo tema breve per darti un'idea!
2. La meritocrazia nel nostro paese (anche io uso il minuscolo volutamente) non sanno cosa sia sin dai banchi di scuola...qui in italia spesso vige la regola delle "conoscenze" e delle "segnalazioni" e così ad andare avanti sono i soliti noti e gli altri? devono stargli alle spalle, non protestare ed accontentarsi di qualche lavoretto precario in attesa dell'entrata in scuola resa ancora più dura dalla mancanza di fondi statali che di fatto non dà sufficienti opportunità a tutti...è un paese strano che non coltiva talenti... purtroppo è così...è un malcostume talmente radicato che sarà duro abbattere...soprattutto PURTROPPO nella nostra professione!
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Ho trovato delizioso il tuo periodo ipotetico: "Se non ci sono posti per tutti, come soprascritto, cosa fanno tutti quelli non ammessi alle scuole di specializzazione?", sembri non credere alle nostre parole, talmente sono assurde, purtroppo è la realtà del nostro paese a essere assurda. Ora io non conosco affatto le proporzioni, ma giusto per farti un esempio, metti che in un anno si laureino 200 persone, i posti in specialità sono solo 100. Evidentemente chi decide il numero delle borse reputa uno spreco investire nei giovani medici, va' a sapere perché. Cosa fanno quelli che non riescono a entrare? Per lo più lavorano gratis in reparto come veri e propri specializzandi, solo che non percepiscono uno stipendio, nella speranza che qualche professorone li noti e li faccia entrare al prossimo concorso. In molte scuole c'è un fila di 2-3 anni per entrare. Naturalmente avere manovalanza gratis è un risparmio notevole per chi stanzia gli stipendi.
Detto questo, vorrei concludere spendendo un paio di parole su qualcosa per cui all'estero siamo tristemente famosi, ovvero la mafia. Ma la mafia non è il siciliano che imbraccia una mitragliatrice nel suo abito gessato, come pensate voi stranieri, niente affatto. Se fosse così, la mafia riguarderebbe soltanto i criminali e non rovinerebbe la vita di chi aspira a un lavoro onesto. La mafia in italia è dappertutto, soprattutto nel mondo del lavoro. Credi che in italia si trovi lavoro in base a un curriculum, ai propri meriti, perché si studia per prepararsi a un concorso? Il tuo stupore alle nostre parole è molto significativo, in Brasile esiste la meritocrazia, il terzo mondo siamo noi.
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Detto questo, vorrei concludere spendendo un paio di parole su qualcosa per cui all'estero siamo tristemente famosi, ovvero la mafia. Ma la mafia non è il siciliano che imbraccia una mitragliatrice nel suo abito gessato, come pensate voi stranieri, niente affatto. Se fosse così, la mafia riguarderebbe soltanto i criminali e non rovinerebbe la vita di chi aspira a un lavoro onesto. La mafia in italia è dappertutto, soprattutto nel mondo del lavoro. Credi che in italia si trovi lavoro in base a un curriculum, ai propri meriti, perché si studia per prepararsi a un concorso? Il tuo stupore alle nostre parole è molto significativo, in Brasile esiste la meritocrazia, il terzo mondo siamo noi.
perfetto !
gran parte della popolazione italiana è permeata di mentalità mafiosa , anche chi si reputa onesto , poi magari sono loro i primi a cercare raccomandazioni o a cercare sotterfugi per prevalere sugli altri
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