Domanda stipendi

Bogdani ha scritto: State troppo esagerando,ok il rispetto per colleghi ma tentiamo di essere costruttivi e di vedere le cose sempre con ottimismo.
Inoltre secondo me Medicina non è così difficile, lo è probabilmente di meno rispetto ad Ingegneria ( da noi almeno per diventare medico basta che studi, da loro ci vuole anche qualcosa di più), inoltre molti esami sono diventati molto semplici e  raramente ho visto studenti ritirarsi a medicina.

Ma infatti non è questione di difficoltà dell'Università, ma di lavoro...e li non c'è proprio paragone. L'ingegnere la vigilia di Natale si fa il cenone tranquillo, si gode il Natale, e pure Santo Stefano, torna a lavoro e il 31 sera già può festeggiare e riposarsi il giorno dopo. A Ferragosto sta in spiaggia, a Pasqua in famiglia. E dorme tutte le notti.

Il medico no.

L'ingegnere sta alla scrivania e tocca solo penne e fogli, e frequenta perlopiù colleghi giovani e in forma.

Il medico no.

L'ingegnere è abbastanza tranquillo da un punto di vista legale.

Il medico no.

Ma poi, anche in ambito universitario, ci andrei cauto...cioè Ingegneria è più difficile da un punto di vista qualitativo, ma a Medicina, oltre ad avere un anno in più (in teoria anche 3, dato che un ingegnere può lavorare pure con la triennale) ha una quantità maggiore di studio.

A conti fatti non c'è proprio paragone.

Ma il confronto, più che con gli ingegneri, andrebbe fatto con gli studenti di Economia...li c'è la vera ingiustizia. Un qualunque ragazzo uscito anche solo da una triennale di Economia (quantità di studio tipo 1/10 di Medicina) già ha ottime possibilità di trovare un lavoro a minimo 1200 euro al mese, cioè poco meno di uno specializzando in Medicina.

Se poi esce dalla quinquennale in una privata tipo Bocconi o Luiss, allora deve davvero impegnarsi per trovare un lavoro sottopagato...il più "povero" che conosco che ha fatto così guadagna comunque 1600 euro al mese, ovverosia già più di un Medico.

E facendo un lavoro da ufficio, con tutte le notti, festività e week-end liberi e zero rischi.

Ditemi se una cosa del genere è normale.

Il medico dovrebbe essere e fare una vita da missionario per la salute degli altri ma oggi non è più così. Il medico è una professione o un,arte che dovrebbe essere fatta con passione e capacità non di studio. Qualora così non fosse è una vita da alienato destinata al fallimento. Gli studenti di medicina devono essere valutati nelle loro qualità morali e di carattere, anche fisiche , intellettuali e sotto il futuro professionale, e non solo culturali specifiche in medicina.Ridurre il discorso sotto l,aspetto economico e quello che viene valutato oggi molto deprimente.Oggi si assiste a Casi di dentisti che non sapendo mettere una capsula dentale fanno fare il lavoro a odontotecnici che operano senza scrupoli a rischio del medico e del paziente. Questo solo un esempio. La punizione dovrebbe essere la radiazione dal,albo e incece non succede qualora scoperti. Se si vuole una vita comoda ci sono specializzazioni apposite ma forse bisogna farsi una domanda: non è per caso che ho sbagliato professione?

kkkk ha scritto: Il medico dovrebbe essere e fare una vita da missionario per la salute degli altri ma oggi non è più così?

Ma in quale universo parallelo?

Il medico è una professione come le altre, per quale assurdo motivo dovrebbe essere una missione? Ma falla tu, la vita da missionario...parti per l'Africa, senza un soldo - perchè ai missionari non si da nulla, neanche la miseria che danno ai medici - e vai ad aiutare la gente, rigorosamente aggratis.

I missionari sono religiosi, non fanno l'Università e non hanno contratti ne orari.

Il medico è una professione o un,arte che dovrebbe essere fatta con passione e capacità non di studio

Ma perchè, le altre professioni no?
In questo lavoro, così come tutti gli altri, c'è chi lo fa per passione, chi perchè pensa di guadagnarci, chi perchè non sa che altro fare, chi perchè ci si è trovato per caso, chi per seguire le orme dei genitori,e varie altre.

Ridurre il discorso sotto l,aspetto economico e quello che viene valutato oggi molto deprimente.

Non è solo un discorso economico, ma anche quello conta. Come in ogni professione. Del proprio lavoro bisogna viverci, mantenere una famiglia e concedersi anche un pò di svago.
O forse al medico, in quanto missionario, non è concesso svago o buona salute, famiglia o tempo libero?

Perchè c'è carenza di organico e tanti medici vanno all'estero? Perchè a Milano fanno un concorso per guardia medica e rimangono 201 posti liberi su 300? Forse che amano le montagne svizzere o il freddo della Danimarca? Direi di no.

Il motivo è uno solo : SOLDI, SOLDI, SOLDI.

Tu dai ai giovani medici italiani uno stipendio che sia dignitoso, e vedi come all'estero non ci va più nessuno, o comunque molto pochi e non per ragioni economiche...

Per cosa credi che molti facciano l'avvocato, ad esempio? Per amore della cause di tribunale? No, tantissimi lo fanno perchè hanno visto l'avvocato del paese che gira in Mercedes, ha la barca e una villa al mare. Perchè, a torto o a ragione, l'avvocato è ritenuto un mestiere in cui si fanno soldi a palate.
E si potrebbe fare l'esempio per tanti altri.

Tra l'altro, aggiungo, non è che i medici si rifiutano di lavorare. Si lamentano, ma per senso del dovere continuano a fare straordinari non pagati, notti insonni, ferie buttate e stress continuo, nonostante i quattro spicci che gli danno.

Se si vuole una vita comoda ci sono specializzazioni apposite ma forse bisogna farsi una domanda: non è per caso che ho sbagliato professione?

No, la vera domanda dovrebbe essere : ma è giusto che i medici, col lavoro che fanno, dopo un decennio buono di studi, debbano guadagnare una miseria, avere uno stipendio che è francamente offensivo?

Oppure : perchè la gente è convinta di questa demenziale teoria secondo la quale il medico è un missionario e quindi deve lavorare pure gratis?

E ancora : è giusto che un qualunque ragazzotto uscito dalla Bocconi a 23 anni possa nei casi più fortunati avere uno stipendio fino a 6000 euro facendo un lavoro da ufficio con possibilità di carriera infinite, mentre un medico con un carico di studi decuplo e un lavoro infinitamente più stressante, riesca a vedere quella cifra solo quando diventa un primario a tipo 85 anni di età?

Queste sono le domande.