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Dieci domande sulla continuità assistenziale

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11 Anni 2 Mesi fa #194092 da Sys

lololo ha scritto:

Sys ha scritto:

lololo ha scritto: La constatazione di decesso è frequente. Di solito si scrive sul foglio rosso del ricettario in duplice copia (una la tieni tu e va al distretto, l'altra la consegni ai parenti o alla struttura dove il paziente vive, di solito la casa di riposo) coi dati del paziente e ora presunta del decesso (esempio: Roma 13/4/2012. Si constata l'avvenuto decesso del sig matteo rossi nato a...il...residente a...ora presunta del decesso...firma e data). Io valuto polso, respiro e riflesso pupillare.



Io sapevo che si poteva fare in singola copia su un foglio bianco e che è necessario inserire: il sig .. .. ecc.. identificato mediante C.I numero.. rilasciata da.." poiché l'identificazione avviene mediante documento.

lololo ha scritto: Mai fatti certificati di buona salute, non credo nemmeno sia compito della guardia medica (smentitemi se sbaglio) e comunque nessuno verrà mai a chiederlo a te come guardia medica. Capita spesso il certificato di malattia, quello si.


Per i certificati di malattia bisogna chiedere le credenziali di accesso al sito inps alla propria ASL.
È vero che la CA è obbligata solo nei confronti dei turnisti nel weekend? Perché il medico di famiglia può fare il certificato di malattia retroattivo di massimo 24 ore.


Si hai ragione, scusa. Ci vuole anche il numero della carta d'identità e il comune che l'ha rilasciata. Alcuni colleghi in alternativa sò che mettono il codice fiscale (è valido lo stesso?). Per quanto riguarda dove si fa, io l'ho vista fare sul ricettario rosso ma immagino che possa essere tranquillamente fatta su un foglio bianco.

Capitolo certificati di malattia: è vero servono le credenziali. Ma poche sedi di GM hanno pc e connessione internet. Io ho risolto scaricando un'applicazione per Android della FIMMG che fa il "lavoro sporco" e mi rilascia il numero di protocollo da comunicare al paziente. Ci sono ancora colleghi che rilasciano il vecchio certificato cartaceo. Altri usano il call center. Che io sappia si, i certificati si rilasciano solo ai turnisti ("La certificazione di malattia può essere rilasciata, nei casi di necessità (lavoratori turnisti), anche dalla guardia medica (continuità assistenziale) limitatamente ai turni di guardia festivi e prefestivi e con una prognosi di massimo 3 giorni"). I certificati retroattivi non hanno valore.



Ottimi chiarimenti..
Per quanto riguarda il certificato di constatazione di decesso parlavi di duplice copia. Perché? A chi si consegna poi la copia?

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11 Anni 1 Mese fa #194510 da andrewcarb

andrewcarb ha scritto: Vi ringrazio per le esaurienti risposte ragazzi.

Vorrei aver chiarito una cosa per la constatazione di decesso, che esula comunque dalle guardie mediche e riguarda il primo soccorso. Più che altro, è un dubbio banale che mi sono sempre posto ma non ho mai trovato risposte nei libri.

Se c'è un paziente senza polso nè resprio, quando è lecito fare l'rcp e quando si può dichiarare la morte?
Che io sappia, le linee guida dicono che comunque va fatta l'rcp fino all'arrivo dei soccorsi. Ma quali sono i casi in cui possiamo esimerci e dichiarare direttamente la morte?
Vi dico che farei, corregetemi se sbaglio: se è capitato a un ragazzo che si è accasciato dieci minuti fa, inizio l'rcp. Se sta capitando a un anziano di 80 anni che era nel suo letto terminale, evito e constato il decesso.
Se capita a un 40enne, la farei comunque, a patto che non sia passato troppo tempo dall'evento, tipo qualche ora (e credo valga anche per un ragazzo). Però ditemi che ne pensate.


Qualcuno potrebbe rispondermi?

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11 Anni 1 Mese fa #194516 da lololo

andrewcarb ha scritto:

andrewcarb ha scritto: Vi ringrazio per le esaurienti risposte ragazzi.

Vorrei aver chiarito una cosa per la constatazione di decesso, che esula comunque dalle guardie mediche e riguarda il primo soccorso. Più che altro, è un dubbio banale che mi sono sempre posto ma non ho mai trovato risposte nei libri.

Se c'è un paziente senza polso nè resprio, quando è lecito fare l'rcp e quando si può dichiarare la morte?
Che io sappia, le linee guida dicono che comunque va fatta l'rcp fino all'arrivo dei soccorsi. Ma quali sono i casi in cui possiamo esimerci e dichiarare direttamente la morte?
Vi dico che farei, corregetemi se sbaglio: se è capitato a un ragazzo che si è accasciato dieci minuti fa, inizio l'rcp. Se sta capitando a un anziano di 80 anni che era nel suo letto terminale, evito e constato il decesso.
Se capita a un 40enne, la farei comunque, a patto che non sia passato troppo tempo dall'evento, tipo qualche ora (e credo valga anche per un ragazzo). Però ditemi che ne pensate.


Qualcuno potrebbe rispondermi?


Avevo fatto tempo fà più o meno la stessa domanda :)
La risposta è:

"Dopo 30 minuti di asistolia, oppure dopo 30 minuti di assenza di polso centrale e/o attività cardiaca all'auscultazione, in assenza di riflesso fotomotore e corneale.
Io continuerei l'RCP fino all'arrivo della MSA.
Invece se trovassi un pz in ACC, come da secondo quesito, inizierei l'RCP comunque sempre in attesa dell'MSA.
Tuttavia la decisione andrebbe presa "in scienza e coscienza", rapportandola alle condizoni del pz, tendendo presente i concetti di "beneficio", "non maleficio" e "giustizia". Ovvero: nonno > 80anni in RSA, in ACC da tempo non definito...beh, credo che l'asetnsione sarebbe la scelta migliore..."

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