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SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA INTERNA: QUALI LIMITI

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13 Anni 1 Mese fa #172319 da Karl Popper
In sostanza, da quello che ho capito, il sunto del topic è questo:
L'internista ha la peculiarità nel fare la diagnosi differenziale; quindi il suo impiego nel pubblico sarà quello di fare il "vigile urbano" nel PS: "...questo deve andare in cardio, quest'altro deve andare in penumo...."
Nel privato non hai speranze, a meno che non trovi qualcuno che ti impara a fare le ecografie.

Non è certo un quadro edificante 8)

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13 Anni 1 Mese fa #172335 da

In sostanza, da quello che ho capito, il sunto del topic è questo:
L'internista ha la peculiarità nel fare la diagnosi differenziale; quindi il suo impiego nel pubblico sarà quello di fare il "vigile urbano" nel PS: "...questo deve andare in cardio, quest'altro deve andare in penumo...."
Nel privato non hai speranze, a meno che non trovi qualcuno che ti impara a fare le ecografie.

Non è certo un quadro edificante 8)

Ma non è così! Non riduciamo l'internista ad un semplice smista pacchi, perchè non è assolutamente vero.
Nel privato certamente nessuno verrà da te in quanto internista ma se nel periodo del tuo corso di specializzazione hai l'interesse e anche la fortuna di poter seguire un settore particolare, nel privato troverai spazio quanto uno specialista del settore. E i campi di lavoro di un internista vanno dalla dietetica alla dermatologia, passando per la riabilitazione, fino alla già citata ecografia, che tra l'altro è un universo mondo.
Tutto dipende da quali sono gli indirizzi che la tua scuola ti offre, se trovi qualche anima pia che ti insegna, dalle tue inclinazioni e infine dalla tua iniziativa personale anche nel proporre nuove cose.

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13 Anni 6 Giorni fa #173387 da
Da quello che ho capito leggendo questo topic, l'internista si identifica nella figura di Dottor House..

Diagnosi differenziali di casi particolari che abbracciano vari campi della medicina..
Ma Dottor House è un telefilm.. Lui è un Dio, e viene ricercato..

Nella realtà, se un medico specializzato in medicina interna non è bravo abbastanza, allora si riduce a fare da centro di smistamento.. Se invece ha quella elasticità mentale da riuscire a fare diagnosi con la stessa facilità che si ha nel bere un bicchiere d'acqua, allora sarebbe un ottimo lavoro..

Il problema è che non si può capire prima della laurea se si è bravi a tal punto.. Quindi sarebbe un grandissimo rischio!

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13 Anni 6 Giorni fa #173391 da Karl Popper

Diagnosi differenziali di casi particolari che abbracciano vari campi della medicina..
Ma Dottor House è un telefilm.. Lui è un Dio, e viene ricercato..


Sarà....
Io l'ho sempre ritenuto un cretino misantropo  ;D

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13 Anni 6 Giorni fa #173392 da Kampaspe
Io credo che Dott. House abbia rovinato e rovinerà generazioni di medici....non esisto nella realtà medici di questo tipo....

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13 Anni 5 Giorni fa #173394 da

Da quello che ho capito leggendo questo topic, l'internista si identifica nella figura di Dottor House..

Diagnosi differenziali di casi particolari che abbracciano vari campi della medicina..
Ma Dottor House è un telefilm.. Lui è un Dio, e viene ricercato..

Nella realtà, se un medico specializzato in medicina interna non è bravo abbastanza, allora si riduce a fare da centro di smistamento.. Se invece ha quella elasticità mentale da riuscire a fare diagnosi con la stessa facilità che si ha nel bere un bicchiere d'acqua, allora sarebbe un ottimo lavoro..
Il problema è che non si può capire prima della laurea se si è bravi a tal punto.. Quindi sarebbe un grandissimo rischio!


[size=10pt]Nella realtà quello che tu dici vale per tutte le specializzazioni (o meglio dovrebbe valere per tutti i medici); un medico impreparato è un medico impreparato e basta, qualunque sia la sua branca di specializzazione.
Conosco chirurghi, disciplina dove l'aspetto pratico dovrebbe sublimarsi, che fanno gli "smista pacchi" (e per fortuna aggiungo io).

Gli internisti non fanno diagnosi di casi particolari, o per lo meno non si occupano solo di questi che anzi costituiscono la quota minore.
L'internista si occupa probabilmente dei casi più comuni, intendendo in questo senso le patologie statisticamente più comuni che affliggono la popolazione (vedi ipertensione, malattie cardiovascolari in genere, diabete, arteriopatia periferica, broncopneumopatia cronica, osteoartrite) e tutte quelle croniche in genere.
Certamente all'internista si richiede la "dote" di saper gestire casi complessi e multifattoriali, dote che è frutto più che di un dono del destino, di esperienza, preparazione, applicazione e disciplina, che sono poi le stesse cose richieste ad un qualsiasi buon medico.
La diagnosi quasi mai è frutto di un'intuizione geniale e la serendipità bisogna saperla cogliere.

Purtroppo Dr House che è una serie che pure apprezzo, anche se preferivo le primissime serie ma non usciamo OT, ha rovinato e rovinerà una serie di medici o più semplicemente l'idea che l'uomo comune ha del medico, e in questo senso sono d'accordo con Kampaspe.
Non facciamoci ingabbiare dagli stereotipi non ci sono specializzazioni che creano bravi medici o addirittura eroi col camice bianco e specializzazioni che generano incapaci, non tutti gli anestesisti sono geni o "resuscita morti" e non tutti i dermatologi sono meri "truccatori". Ogni specialista dovrebbe considerare sempre il paziente un essere unitario, limitarsi a gestire la patologia di sua competenza ma tenere presente che la cura è globale.
Come farmacologo che si occupa tra l'altro della gestione degli eventi avversi e interazioni tra farmaci mi spiace constatare che alle volte basterebbe un pò di scrupolo in più da parte di colleghi iperspecializzati che si occupano di gestire al top la patologia di loro interesse ma mai porsi il dubbio se la terapia prescritta possa inficiare con altre sostenute dal paziente o con condizioni patologiche che ne controindicano o per lo meno ne sconsiglierebbero la somministrazione.
[move]"Nel campo dell'osservazione, il caso favorisce soltanto la mente preparata."  Louis Pasteur[/move]

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