- Messaggi: 48
- Ringraziamenti ricevuti 11
No alla Riduzione a 4 Anni di Anestesia e Rianimaz
Alla luce dell'approvazione del decreto istruzione “Carrozza” e del riordino delle Scuole di Specializzazione dell'Area Medica, noi medici italiani in formazione specialistica in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva esprimiamo la nostra assoluta contrarietà ad una riduzione della durata del corso di formazione specialistica in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva da cinque a quattro anni.
Esprimiamo altresì ferma avversità ad un'attuazione di qualsiasi riforma del programma formativo specialistico che abbia validità retroattiva. Una riduzione della durata del nostro corso di Specializzazione, lungi dal rappresentare un adeguamento dell'ordinamento della formazione specialistica italiana a quello europeo, tanto più se imposta in maniera retroattiva a medici che sono già a buon punto del proprio iter formativo quinquennale, rischia di compromettere seriamente la qualità del programma formativo in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva e di non consentire a noi Medici Specializzandi l'accesso al mondo del lavoro in Europa, ove potremmo vedere il nostro titolo di Specialisti, acquisito in un arco temporale inferiore rispetto a quanto proposto dalle linee guida internazionali, non sufficiente per l'esercizio della professione di Anestesisti, Rianimatori ed Intensivisti.
Oltretutto, l'imposizione di tale riduzione ai medici che nel 2014 saranno iscritti già al secondo e terzo anno di corso è a nostro parere una forzatura inaccettabile. Ricordiamo agli organi competenti che questi medici hanno avuto accesso alla Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva dopo superamento di regolare concorso il cui bando prevedeva un programma di formazione della durata legale di cinque e non di quattro anni. Riteniamo di conseguenza ingiusta una riduzione in itinere della durata di tale programma.
Vogliamo sottolineare come l'European Board of Anaesthesiology suggerisca per la formazione nel settore dell'anestesia e della medicina critica un percorso di un minimo di cinque anni di cui almeno uno dedicato interamente alla terapia intensiva, come si può leggere nelle linee guida emanate dall'EBA: “The total training time of a specialist lasts a minimum of 5 years in the light of the broadened competences required nowadays, of which at least 1 year can be specifically directed to Intensive Care Medicine training” (fonte: bit.ly/I11a9P ).
Fiduciosi che il nostro appello per la qualità della nostra formazione riceverà l'ascolto che merita, chiediamo al Consiglio Universitario Nazionale, al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ed al Ministro della Salute di ascoltare la nostra richiesta e di impegnarsi a non ridurre a quattro anni la durata del corso di Formazione Specialistica in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva.
Firmato
fonte: Documento Contro La Riduzione a 4 Anni della Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Andrea_Ziglio
- Offline
- Moderatore
- Messaggi: 74
- Ringraziamenti ricevuti 5
le vostre preoccupazioni e osservazioni sono assulatemente condivisibili e condivise dal SIGM, che si sta già adoperando affinchè qualsiasi riduzione non sia operata sulla base di una logica ragionieristica, bensì nel rispetto degli obiettivi formativi e della spendibilità del titolo in ambito dell’Unione Europea.
Ci tengo però a precisare che la riduzione della durata del percorso non interesserà tutte le scuole di specializzazione, ma soltanto alcune di queste. Fino all'uscita del D.M. non si potrà sapere quindi quali scuole saranno coinvolte e quali no.
Per un quadro completo, vi invito a prendere visione della seguente informativa www.giovanemedico.it/index.php?option=co...erichecat&Itemid=142 .
Andrea
Dott. Andrea Ziglio
Coordinatore S.I.M.S. - Dipartimento Specializzandi Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.)
andrea.ziglio@gmail.com
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Messaggi: 48
- Ringraziamenti ricevuti 11
vi ringraziamo per la condivisione delle preoccupazioni ed è proprio perchè
che noi ci si sta cercando di far presente il problema per chiudere la stalla PRIMA che i buoi siano fuggiti e non già dopo!non si potrà sapere quali scuole saranno coinvolte e quali no
anche perché, a voler tenere per buono questo documento MIUR la riduzione sembrapiù che una mera ipotesi considerato che:
Le consultazioni che si sono avute con i rappresentanti degli organismi competenti (CUN, CRUI, Osservatorio Nazionale Formazione medica specialistica, Osservatorio professioni sanitarie, Conferenza dei Presidi della Facoltà) hanno portato alla seguente ipotesi di razionalizzazione della durata delle scuole di specializzazione, anche nell’ottica di allineamento allo standard europeo.
sicuramente seguiamo con viva partecipazione e trepidante attesa il sito per avere novità che ci possano rischiarare gli animi.
Grazie infinite fin d'ora per il supporto che, ne siamo certi (soprattutto ora che siete stati informati del problema), sicuramente ci darete in tutte le sedi in cui ci rappresentate-
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
le scuole a cui vengono assegnate più borse (più di 100) sono, in ordine decrescente (dati del 2012)
anestesia e rianimazione 529
radiodiagnostica 343
pediatria 315
chirurgia generale 278
cardiologia 256
medicina interna 234
ginecologia e ostetricia 219
ortopedia e traumatologia 201
psichiatria 185
igiene e medicina preventiva 149
geriatria 134
medicina fisica e riabilitativa 121
oncologia 118
neurologia 113
oftalmologia 103
quindi, considerato che le scuole chirurgiche, medicina interna, pediatria ed oncologia devono rimanere di 5 anni (e chirurgia generale rimarrà di 6?), se non si taglia sulle altre non si ottiene niente; non si recupera niente tagliando un anno solo a igiene, fisiatria e medicina del lavoro; detto questo, anche io penso che ai fini formativi 5 anni siano meglio di 4, anche per specializzazioni dei servizi come anestesia e radiodiagnostica
bel problema quindi, specie considerato che fino ad un po' di tempo fa si parlava di 2800 borse, poi di 2500, ora di 2300; e intanto quest'anno a medicina hanno immatricolato in sovrannumero, ma che bello!!!
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Messaggi: 48
- Ringraziamenti ricevuti 11
il punto del documento è che, nonostante tutti vorremmo uscire prima ed incominciare, forse, a lavorare dignitosamente (e questo è tutto un altro discorso) noi corriamo il rischio che la nostra specializzazione non venga riconosciuta all'estero, costringendoci in tal modo o a restare in Italia oppure a ricominciare daccapo in un Paese straniero (cosa che a chi conosce le regole prima di iniziare potrebbe, paradossalmente, non succedere).
Inolte potrebbe anche succedere che, in una delle ipotesi peggiori, tra qualche lustro arrivi una qualche direttiva comunitaria, da recepire bellamente, con la quale si escluderebbero dalle icu le nostre specializzazioni (e non credere che questa ipotesi è tanto peregrina se pensi a quello che è successo con la MEU che, per decreto legge, ha de facto escluso gli anestesisti rianimatori dall'emergenza territoriale e dai pronto soccorso ... e nessuno ha potuto farci nulla).
In un caso del genere che si dovrebbe fare? mettere una delle innumerevoli pezze all'italiana, con i mille distinguo e le dodicimila eccezioni? O magari ci verrà detto che dovremo fare dei corsi di perfezionamento, dei master, dei workshop o qualche altra amenità simile per poter fare il lavoro per il quale ci siamo specializzati (ricordo qui che la specializzazione in Anestesia è una della 4 obbligatorie)? ... ed intanto le scarse opportunità diventeranno sempre più rare?
Ci hanno detto che ci hanno modificato il percorso aggiungendo un anno per equipararlo al modello europeo ... ed è successo solo qualche anno fa ... che è successo? Non vale più? Proprio quando il nostro modello sembra avvicinarsi davvero al modello europeo (considerate la linee guida che LA SOCIETÀ EUROPEA DI ANESTESIA ha stilato) ... scopriamo che l'Europa non è più lo standard di riferimento?
E quanti di noi hanno "buttato" mesi e mesi della propria formazione in "tronco comune" (e ricordo che i tre mesi tra corsi e tronco comune equivalgono al 25% del periodo di formazione del II anno ... un quarto di un anno!!) ed altre amenità varie? quel tempo speso "a non imparare" cose specialistiche ma al limite "utili" ... come lo recuperiamo?
? ma se già lavoriamo ben oltre la soglia del sopportabile ...aumentando la durata delle ore settimanali previste dall'attuale ordinamento.
io credo che il rischio che stiamo correndo noi specializzandi di anestesia sia un rischio più che tangibile e quello che vorremmo è
, così come credo che le ipotesi che ho fatto sono magari esagerate ma sfido chiunque a dire che non sono plausibili ...chiudere la stalla PRIMA che i buoi siano fuggiti e non dopo!
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Giuseppe Bartelli
- Offline
- Elit Utente
- Messaggi: 171
- Ringraziamenti ricevuti 16
Questo è ciò che ha portato anni e anni di politica corrotta, infima, ignobile.
Per chi è già specializzando, state tranquilli, potete dormire sereni, nessuno vi "ruberà" un anno: sembra (fonte Federspecializzandi) che la riduzione degli anni non ci sarà, almeno per chi ha già iniziato. I soldi per aumentare (o meglio riportare a 5000 ) le borse agli sfigati che proveranno il prossimo anno (compreso il sottoscritto), non verrà dal vostro immane sacrificio di stare 1 anno in meno in specializzazione. Sia mai!
Pochi minuti fa Federspecializzandi ha fatto sapere che nella legge di stabilità, a gran sorpresa, non hanno approvato gli emendamenti per chiedere fondi (100 milioni di euro) per riportare le borse a 5000 circa. Però il governo del malaffare ha trovato ovviamente 400 milioni da regalare alle cliniche private.
A questo punto, la paura che serpeggiava tra i corridoi, di solo 2300 posti in tutta Italia per il 2014 si fa sempre più reale e concreta.
Contando che il concorso sarà nazionale e verrà provato da tutti (dal pivello neolaureato allo specialista che per il blocco del turnover non trova lavoro), si preannuncia un rapporto tra posti e domande di 1 a 4 se va bene.
Ad essere ottimisti il 70% dei medici italiani non potrà specializzarsi.
Mi correggo, il 70% dei medici italiani, andrà a specializzarsi all’estero.
Ma che problema è? Ora siamo tutti contenti, il concorso è nazionale e meritocratico! Evviva!
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.