#STABILITA': AGGIORNAMENTO E PUNTO DELLA SITUAZIONE AL TERMINE DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE BILANCIO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
COMUNICATO STAMPA
Nell’apprendere dell’esito dei lavori della Commissione Bilancio della Camera, iGiovani Medici (SIGM) dichiarano di apprezzare il segnale che proviene dal Parlamento e dal Governo, ma non si dicono soddisfatti dei fondi stanziati per il capitolo della formazione specialistica; Il SIGM rilancia la proposta di immediata evoluzione dell’inquadramento previdenziale per i medici specializzandi e di “spending review” interna alla Professione per recuperare i fondi mancanti necessari al finanziamento dei contratti di formazione specialistica; Pari impegno viene richiesto per la proposta dei Giovani Medici (SIGM) di ricorrere all’utilizzo dei fondi strutturali comunitari per valorizzare il ruolo tanto dei medici iscritti al corso di formazione specifica di medicina generale, quanto degli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria
<<Apprezziamo il segnale che proviene dal Parlamento e dal Governo, ma non possiamo dichiararci soddisfatti. Registriamo un primo risultato, ma non ci fermiamo!>>. Questo il commento dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) nell’apprendere dell’inserimento nel maxiemendamento del relatore al Ddl di Stabilità, in approvazione alla Commissione Bilancio, di un finanziamento pari a 30 milioni di euro nel 2014 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016, da destinare al capitolo della formazione specialistica di area sanitaria.
Inoltre, se il giudizio sul fronte dei medici in formazione specialistica è interlocutorio, i Giovani Medici (SIGM) si dichiarano <<del tutto insoddisfatti per non aver registrato nessuna previsione di finanziamento per gli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria e per il capitolo della formazione specifica di medicina generale>>.
C’è da interrogarsi sul cosa sarebbe successo qualora non fossero state poste in essere le iniziative di sensibilizzazione degli ultimi mesi, in ultimo la manifestazione nazionale non sindacale del II GiovaniMediciDay dello scorso 12 dicembre.
<<Comprendiamo le gravi difficoltà economico-finanziarie in cui versano le casse dello Stato, ma la formazione delle giovani professionalità che opereranno nel SSN è un tema strategico per il sistema Paese ed in sanità insistono ampi margini di recupero di risorse da sprechi, inefficienze, inappropriatezze ed assetti non produttivi, il cui superamento chiama in causa la politica tutta. – continuano i Giovani Medici(SIGM)>>.
In attesa dell’approvazione definitiva in Aula, probabilmente col voto di fiducia, del Ddl di Stabilità, in calendario il 18 e 19 dicembre 2013, l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) chiede che il Parlamento si impegni a recuperare nella prima legge di spesa utile la proposta di riconfigurazione dell’inquadramento previdenziale degli specializzandi di area sanitaria che, se recepita, consentirebbe di liberare ingenti risorse da destinare al capitolo della formazione post laurea.
<<Abbiamo già avviato una campagna di adesioni a supporto della nostra proposta ed invitiamo i colleghi in formazione, gli aspiranti specializzandi e corsisti di medicina generale, nonché tutti gli studenti in medicina a sottoscrivere la nostra petizione>> - incalzano i Giovani Medici (SIGM).
POSIZIONE DEI GIOVANI MEDICI (SIGM) SUL MAXIEMENDAMENTO DEL RELATORE AL DDL DI STABILITÀ IN APPROVAZIONE ALLA COMMISSIONE BILANCIO DELLA CAMERA
Nell’apprendere dell’esito dei lavori della Commissione Bilancio della Camera, i Giovani Medici (SIGM) dichiarano di apprezzare il segnale che proviene dal Parlamento e dal Governo, ma non si dicono soddisfatti dei fondi stanziati per il capitolo della formazione specialistica; Il SIGM rilancia la proposta di immediata evoluzione dell’inquadramento previdenziale per i medici specializzandi e di “spending review” interna alla Professione per recuperare i fondi mancanti necessari al finanziamento dei contratti di formazione specialistica; Pari impegno viene richiesto per la proposta dei Giovani Medici (SIGM) di ricorrere all’utilizzo dei fondi strutturali comunitari per valorizzare il ruolo tanto dei medici iscritti al corso di formazione specifica di medicina generale, quanto degli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria
<<Apprezziamo il segnale che proviene dal Parlamento e dal Governo, ma non possiamo dichiararci soddisfatti. Registriamo un primo risultato, ma non ci fermiamo!>>. Questo il commento dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) nell’apprendere dell’inserimento nel maxiemendamento del relatore al Ddl di Stabilità, in approvazione alla Commissione Bilancio, di un finanziamento pari a 30 milioni di euro nel 2014 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016, da destinare al capitolo della formazione specialistica di area sanitaria.
Inoltre, se il giudizio sul fronte dei medici in formazione specialistica è interlocutorio, i Giovani Medici (SIGM) si dichiarano <<del tutto insoddisfatti per non aver registrato nessuna previsione di finanziamento per gli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria e per il capitolo della formazione specifica di medicina generale>>.
C’è da interrogarsi sul cosa sarebbe successo qualora non fossero state poste in essere le iniziative di sensibilizzazione degli ultimi mesi, in ultimo la manifestazione nazionale non sindacale del II GiovaniMediciDay dello scorso 12 dicembre.
<<Comprendiamo le gravi difficoltà economico-finanziarie in cui versano le casse dello Stato, ma la formazione delle giovani professionalità che opereranno nel SSN è un tema strategico per il sistema Paese ed in sanità insistono ampi margini di recupero di risorse da sprechi, inefficienze, inappropriatezze ed assetti non produttivi, il cui superamento chiama in causa la politica tutta. – continuano i Giovani Medici (SIGM)>>.
In attesa dell’approvazione definitiva in Aula, probabilmente col voto di fiducia, del Ddl di Stabilità, in calendario il 18 e 19 dicembre 2013, l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) chiede che il Parlamento si impegni a recuperare nella prima legge di spesa utile la proposta di riconfigurazione dell’inquadramento previdenziale degli specializzandi di area sanitaria che, se recepita, consentirebbe di liberare ingenti risorse da destinare al capitolo della formazione post laurea.
<<Abbiamo già avviato una campagna di adesioni a supporto della nostra proposta ed invitiamo i colleghi in formazione, gli aspiranti specializzandi e corsisti di medicina generale, nonché tutti gli studenti in medicina a sottoscrivere la nostra petizione>> - incalzano i Giovani Medici (SIGM).
Infine, il SIGM rivolge un appello al Governo affinchè si impegni formalmente al reperimento di risorse ulteriori attraverso il ricorso ai fondi strutturali comunitari, recependo una proposta avanzata dai Giovani Medici (SIGM). <<Tale iniziativa permetterebbe di valorizzare il ruolo tanto dei medici iscritti al corso di formazione specifica di medicina generale, quanto degli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria, attraverso il finanziamento di contratti di formazione e/o borse di studio aggiuntivi.>> - concludono Giovani Medici (SIGM).
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#GIOVANIMEDICIDAY2 - I GIOVANI DELLA SANITA’ HANNO RISPOSTO “PRESENTE!” IN MIGLIAIA DA TUTTA ITALIA ALLA CHIAMATA “ORA O MAI PIU’” DEI GIOVANI MEDICI (SIGM)
Migliaia di camici bianchi in piazza Montecitorio a Roma ed in altre città si sono riuniti “per cambiare il Paese, senza cambiare Paese!”, chiedendo a Governo e Parlamento di garantire la formazione post lauream. In corso i lavori della Commissione Bilancio alla Camera per selezionare gli emendamenti. Delegazione dei manifestanti ricevuta dai gruppi Parlamentari e dal Ministro dell’Università.
N.B.: i lavori della Commissione Bilancio della Camera sono ancora in corso.
L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) esprime grande soddisfazione per la partecipazione in tutta Italia (Roma, Pavia, Napoli, Firenze, Pisa, Bari, Palermo, Milano, Monza, Verona, Padova, Parma, Ferrara, Bologna, Chieti, Ancona, Catania, Messina, Cagliari, Caserta, Salerno, Foggia, Modena) al #GiovaniMediciDay2, giornata dell'orgoglio della componente giovane della Professione e della sanità. A migliaia i giovani camici bianchi che hanno partecipato alla manifestazione nazionale non sindacale di Piazza Montecitorio a Roma. Significativa e creativa la presenza nelle altre manifestazioni “satellite” (a livello regionale Sicilia (Palermo),Sardegna (Cagliari) e locale (Verona/Padova, Monza, Parma, Pavia, Trieste, ma altre iniziative sono state segnalate a Parma, Bologna, Udine, Ancona, Torino ed in altre sedi). Ottima anche la risposta sul web per il tramite dei social network (Tweetmob indirizzato al Presidente@EnricoLetta, che chiediamo di proseguire anche nei prossimi giorni: Hashtag #giovanimediciday #contrattioraomaipiù #orgogliomedicinagenerale #lasanitàchevogliamo).
È stata chiamata a raccolta la componente più giovane della professione medica (neolaureti, medici abilitati, medici in formazione specialistica e specifica di medicina generale) e della sanità (specializzandi non medici), studenti di medicina inclusi, per chiedere «un cambio di rotta e una netta discontinuità nelle politiche sanitarie e professionali». Lo slogan più gridato: “Cambiare il Paese, per non cambiare Paese”.
Forte anche la richiesta di interventi strutturali, nella direzione di una sanità che rimuova sprechi, inefficienze, in appropriatezze ed assetti non più sostenibili, che si ripercuotono in negativo sulle giovani generazioni ed in particolare sul diritto alla formazione e all’accesso al mondo del lavoro. Non solo, pertanto, richieste di dare risposte allo stato di emergenza, vedasi la previsione di 2000 contratti di formazione per più del quadruplo di partecipanti, ma anche di disinvestire per investire le risorse recuperabili nelle realtà più produttive in termini di soddisfacimento del bisogno di salute. In altri termini, valorizzazione del merito e e della qualità del professionista e non esclusivamente dell’anzianità di servizio. Ed in assenza di una forte discontinuità, i Giovani Medici (SIGM) intravedono un esodo di giovani professionalità mediche all’estero, con una dispersione senza precedenti di un capitale di vitale importanza anche per la produttività e competitività del Paese.
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GIOVANI MEDICI (SIGM): al via il #GiovaniMediciDay per rilanciare il sistema salute a partire dagli investimenti sulle giovani generazioni di professionisti
Grandissimo riscontro di adesioni da tutta Italia al secondo #GiovaniMediciDay che si tradurrà in una manifestazione nazionale non sindacale in piazza Montecitorio ed in diverse iniziative collaterale in tutto il Paese il 12 dicembre 2013; l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) ha chiamato a raccolta a Roma la componente giovane della professione medica e della sanità, studenti di medicina inclusi, per chiedere un cambio di rotta ed una netta discontinuità nelle politiche sanitarie e professionali; Non si può tollerare che gli effetti di sprechi, inefficienze ed assetti non più sostenibili si ripercuotano in negativo sulle giovani generazioni ed in particolare sul diritto alla formazione ed all’accesso al mondo del lavoro;
Al di là dello stato di emergenza contingente si chiedono interventi strutturali ed un’adeguata programmazione del fabbisogno di professionalità.
Un Tweetmob indirizzato al Presidente Letta e manifestazioni satelliti, regionali e locali, si terranno in maniera coordinata. In studio l’ipotesi di chiedere un’astensione dalle attività formative professionalizzanti da parte dei giovani medici e non medici in formazione specialistica. I Giovani Medici (SIGM) sostengono i numerosi emendamenti presentati alla Camera al ddl Stabilità la cui approvazione andrebbe incontro alle richieste, segnando l’inizio di una nuova fase.
A pochi giorni dal secondo #GiovaniMediciDay, manifestazione non sindacale a sostegno dei giovani in sanità organizzata dall’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), il comitato promotore informa che le adesioni stanno giungendo copiose da tutte le regioni al punto di prevedere di superare le già significative presenze della manifestazione del 7 novembre 2013.
In migliaia, tra giovani medici neoabilitati ed aspiranti specializzandi, studenti di medicina, medici e professionisti non medici iscritti alle scuole di specializzazione e formandi in medicina generale, stanno rispondendo presente alla chiamata lanciata dal SIGM per chiedere a gran voce al Governo ed al Parlamento investimenti nel settore della formazione di area sanitaria, strategico per il SSN e per la tutela della salute dei cittadini.
Inaccettabile la previsione che l’attuale finanziamento dedicato ai contratti ministeriali per il concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione di area sanitaria 2013/2014 sia sufficiente a finanziare soltanto 2.000 unità contrattuali a fronte del quadruplo di potenziali concorrenti. Inaccettabile, al pari, la scarsa considerazione rivolta al settore strategico della formazione specifica in medicina generale, nonchè della disparità di trattamento nei confronti dei corsisti di medicina generale e degli specializzandi non medici.
Questi, ed altri, rappresentano incentivi all’emigrazione di tanti giovani dell’area sanitaria e gridano allo scandalo per uno spreco di risorse umane, formate a spese dello Stato, investite in una formazione a perdere di professionisti costretti a cercare una realizzazione oltre confine, anche in ragione delle scarse prospettive occupazionali e di un futuro all’insegna del precariato.
Il #GiovaniMediciDay promosso dal SIGM chiama i futuri professionisti della sanità ad un patto generazionale e vuole affermare una visione di sanità e di sistema che crei una netta discontinuità con sprechi, inappropriatezze e contiguità tra politica e parte della Professione organizzata, frutto di politiche gerontocratiche e non lungimiranti.
Il primo passo del #GiovaniMediciDay è il sostegno ai numerosi emendamenti presentati alla Camera al ddl Stabilità la cui approvazione andrebbe incontro alle richieste dei manifestanti, segnando l’inizio di una nuova fase. Se per gli anni a venire ci si potrebbe giovare dei Fondi strutturali Europei (Fondo Sociale Europeo, Programmi Operativi Nazionali) nell’ambito della programmazione comunitaria in atto in fase negoziale, rimane invece l’emergenza per i prossimi due anni accademici: dovrebbero essere reperiti almeno 100 milioni di euro annui per garantire la dotazione di contratti di formazione degli anni precedenti e per garantire la contrattualizzazione dei corsisti di medicina generale e degli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria.
Ma non basta! I Giovani Medici a fronte degli investimenti, chiedono:
a) l’adozione di una adeguata programmazione del fabbisogno di professionalità mediche e di tutta l’area sanitaria
b) interventi strutturali nel sistema salute;
c) il disinvestimento dagli ambiti che producono sprechi per investire nei settori più produttivi ed utili a soddisfare i nuovi scenari di salute;
d) il ricorso a criteri oggettivi, trasparenti e non discrezionali per l’accesso ai ruoli del SSN ed al convenzionamento nella medicina territorio;
e) la distribuzione delle premialità in base al merito e non più in base al semplice criterio di anzianità;
f) il superamento delle politiche professionali gerontocratiche che mortificano la componente giovane della professione in tutti gli organismi di rappresentanza della professione.
In contemporanea alla manifestazione nazionale di Montecitorio si terranno una serie di iniziative parallele e coordinate:
- invito all’astensione dalle attività formativo-professionalizzanti da parte dei medici in formazione, con la messa in scena di iniziative di protesta su base regionale (confermate in Sicilia e Sardegna) e locale (annunciate in quasi tutte le sedi universitarie Italiane);
- Tweetmob “#GiovaniMediciDay”, rilanciando su Twitter messaggi indirizzati al Presidente Enrico Letta (@EnricoLetta) contrassegnati dagli hashtag #giovanimediciday, #lasanitàchevogliamo, #contrattioraomaipiù, #orgogliomedicinagenerale.
Ma la Campagna #GiovaniMediciDay proseguirà anche dopo la giornata del 12 dicembre 2013, per stimolare i lavori Parlamentari sul Ddl di Stabilità, ma al pari per tratteggiare #lasanitàchevogliamo in previsione della definizione del Patto per la Salute.
<<La sanità a cui dovremmo tendere deve combattere sprechi ed inappropriatezze, riconoscere il merito, valorizzare la qualità e, soprattutto, investire nei giovani e nella cultura del capitale umano. – dichiarano i Giovani Medici (SIGM)- In Italia, invece, essa è gravata da un apparato di sistema che è causa di enormi sprechi di denaro pubblico, e da appropriatezze organizzative che, se risolti anche in parte, permetterebbero di liberare ingenti somme utili per l'investimento su conoscenza e formazione>>.
Il Consiglio Esecutivo SIGM
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